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Se non riceverà sufficiente sostegno internazionale, la Turchia potrebbe essere costretta a riaprire la rotta verso l’Europa per i ”rifugiati siriani”.

Lo ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan durante un discorso ad Ankara ripreso dall’emittente satellitare “al Arabiya”.

 

 

 

 

 

Erdogan ha ribadito che la Turchia è determinata a realizzare una “zona di sicurezza” nel nord-est della Siria in collaborazione con gli Stati Uniti entro la fine del mese di settembre, ma è anche pronta ad agire da sola se necessario.

A quel punto, ha spiegato il capo dello Stato, l’obiettivo di Ankara è di trasferire nella “zona di sicurezza” almeno un milione di rifugiati siriani sui 3,65 attualmente ospitati in Turchia.

Un “fardello” che, in ogni caso, il paese “non è in grado di gestire da solo”: la Turchia “non ha ricevuto il sostegno necessario dalla comunità internazionale” e “sarà costretta ad aprire le porte”. Agenzia Nova

EUROPA UE, NEWS giovedì, 5, settembre, 2019

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Prima avrebbe chiamato il PD dicendo "Fate l'accordo e fermate Salvini"

La telefonata della Merkel al Pd: "Il Conte bis va fatto a ogni costo"

Il retroscena, è stato raccontato da Goffredo De Marchis in un lungo articolo pubblicato su Repubblica, e la dice lunga sulle pressioni internazionali per non far tornare gli italiani al voto.

Dopo i risultati delle elezioni in Germania si comprende la paura della Merkel.

Ma fra poco ne sapremo di più. (forse)

Ma non basta.

Appena accontentata ecco la sua (per ora) finale lamentela raccontata da Dagospia di Roberto d’Agostino

La Merkel avrebbe telefonato a Mattarella esprimendo la sua delusione per la nomina di Di Maio agli esteri.

Sembra quindi che la Merkel abbia un filo diretto con il PD e con Mattarella ( che siano la stessa cosa?)

Come mai non si lamenta dei ministri pro immigrazione che favoriranno la invasione africana ed asiatica dell’Italia?

Non rimaniamo sorpresi, invece, del fatto che “certi” italiani si lascino guidare dalla Merkel .

Tutti sappiamo che ormai l’Italia non esiste più e che questo pezzo di mondo che ha scritto e scrive gloriose pagine della storia del mondo sarà come un tempo “servo” del resto dell’Europa.

E diamo anche atto che solo la Merkel sia contestata dagli sponsorizzatori dei neo giallorossi ( Merkel, Macron e Urusla von der Leyen).

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«Cosa intenderà Zingaretti quando dice che sull’immigrazione serve una svolta radicale? Svolta radicale? Ci dovremo prendere tutta L’Africa perché è questo che ci chiede l’Europa?». Lo scrive su Fb Don Aniello Manganiello, sacerdote napoletano impegnato da sempre contro la criminalità organizzata.

 

 

 

 

«Non so se Zingaretti – si legge nel post allarmato di don Aniello – si è mai recato a Castelvolturno, alla località Mezzanone di Foggia, alle centinaia di supermercati dove i migranti chiedono l’elemosina, oppure nei casolari di campagna abbandonati, nelle stazioni ferroviarie, soprattutto le stazioni secondarie, nelle piazze di spaccio oppure nei luoghi di prostituzione? A questa gente la coscienza rimorde quando i migranti sono sui gommoni o sulle navi delle ONG. Poi quando sono a terra la coscienza pensa ad altro. Io ho sempre espresso il mio parere: non condivido questo tipo di immigrazione. Perché è una immigrazione che fa male a loro che vengono e a noi italiani. È un danno per entrambi».

Chi è don Aniello Manganiello

Don Aniello Manganiello è un prete di trincea, che ha avuto il coraggio di prendere di petto camorristi e spacciatori. Un sacerdote che ha promosso iniziative per diffondere la cultura della legalità, soprattutto tra i giovani sia a Napoli e in Campania che nell’intero Paese. Autore del libro Gesù è più forte della camorra, dove ha raccontato gli anni trascorsi a Scampua, padre Manganiello ha fondato l’associazione Ultimi per la legalità, che ha presìdi in tutta Italia. 


I commenti su Facebook non si sono fatti attendere. E mentre qualcuno si dice preoccupato dalle frasi di don Aniello sui migranti, la maggioranza si schiera decisamente col sacerdote campano.  «Sentire dire da un parroco queste parole significa che vive i territori e vede le sofferenza di questa povera gente non come i buonisti di tastiera».

E ancora: «Ti accuseranno di essere un parroco “reazionario”, ma Tu sei l’unico testimone sul posto». C’è poi chi osserva: «È inutile fare gli indignati a comando, i buonisti e gli ipocriti. Questa politica non fa bene a nessuno, li accogliamo, e poi? Cosa facciamo per includerli attivamente? È’ accoglienza lasciare interi quartieri invasi da gente che non ha un obiettivo, non conosce la lingua, non si misura con la collettività; è questo un bene per noi e per loro?».

I fedeli cattolici, che evidentemente non condividono le campagne della Cei e di Famiglia Cristiana, lo dicono chiaramente. «Finalmente un pensiero di carità vera. Don Aniello ho sempre pensato che dietro questa politica di immigrazione assurda c’è un volere delle grandi potenze di svendere l’africa perché quando si toglie la forza lavoro i giovani ad una nazione la stai uccidendo per poi farci i loro comodi tanto chi starà a difendere questa grande nazione i vecchi e i bambini?».

Una sequela di complimenti che vanno da un semplice: «Sei il sacerdote della verità. Dovrebbero seguire il tuo esempio. Un abbraccio». A chi si schiera con don Aniello, senza indugi. «Chi è Parroco tra la gente ha il polso del territorio e tu caro Don Manganiello di strada ne macini tanta. Sempre accanto a te».

martedì 3 settembre 15:05 - di Carlo Marini

 

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