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Redazione TirrenoNews

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Ne avevamo già scritto ricordando che proprio Fabio Fazio lo aveva definito una CP, ovvero un campione potenziale

E così è stato.

 

Il quarantaduenne cletese insegnante di storia e filosofia Stefano Orofino è il primo Campione del nuovo Rischiatutto e porta a casa 132.000 euro.

Stefano Orofino,ha portato come argomento la storia della Juventus

 

Orofino è riuscito a rispondere a tutte le domande addirittura anticipando le risposte già durante i quesiti posti da Fazio:

-il nome del liceo frequentato dagli studenti che nel 1897 fondarono la Juve;

-il nome del calciatore che ha indossato la maglia numero 10 dopo l’addio di Del Piero;

-i gol di Trezeguet;

-le presenze di Zoff

-chi segnò il rigore nel 1982 per ottenere lo scudetto.

 

Si è passati poi al “Tabellone”, con Fiorello “incastonato” in una casella del tabellone stesso animando domande e risposte.

Ed Orofino ha avuto la meglio sugli altri due concorrenti mettendo da parte 66.000 euro, contro Molinari 38.000 euro e Grandi 31.000 euro.

 

Infine si è arrivati alla fase finale con la “domanda a raddoppio” sulle materie scelte dai concorrenti.

Non ce l’hanno fatta né Roberta Grandi , nè Guido Ennio Molinari che hanno perso tutto.

Poi è arrivato il momento del giovane calabrese.

Una domanda sulla finale di Champions league che la Juventus giocò a Roma la sera del 22 maggio 1996 e che terminò 1-1 e dopo i tempi supplementari si decise ai rigori.

Orofino risponde sul filo del rasoio a tutti i quesiti, ma occorre dire che Fazio gli aveva “rubato” alcuni secondi contestando una risposta che invece era corretta.

Ed è allora che il campione mostra la sua semplicità e la sua umanità coprendosi il volto con le mani e poi sfoderando un bel sorriso.

 

Poi a fine puntata i suoi ricordi giovanili: “E’ un sogno che si realizza. Io non andavo a scuola per guardare i programmi di Mike e mio padre a Cleto faceva “Lascia o raddoppia” all’azione cattolica e mi ha trasmesso questa cosa da bambino».

Bravo Orofino auguri dallo Staff di TirrenoNews.

 

Rosario Messone, Presidente di Rina scita di Lamezia, ci invia il seguente comunicato relativo alla “bagarre” dell’acqua, “pagata dai lametini al comune ma non dal comune alla regione”.

 

Siamo anche noi a chiederci cosa abbiano fatto i revisori dei Conti e la Corte dei conti!

“Salve chiedo cortesemente la pubblicazione di questo articolo:

Nelle bagarre sulle cifre del debito del comune, la città di Lamezia continua ad essere presa in giro dalla politica. In questi ultimi giorni, si sta accendendo il dibattito sul debito del comune, con una guerra di cifre mai registrata finora. Un dato è certo, che le varie amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi 30 anni, hanno amministrato in maniera del tutto personalistica, assicurando soltanto gli interessi di partito ma non certamente gli interessi dei lametini.

 

Noi di Rinascita di Lamezia da 23 anni chiediamo massima trasparenza alle varie amministrazioni ed abbiamo sempre protestato pubblicamente contro gli inciuci dei vari politici, che tendevano a penalizzare questa nostra amata e per noi amara città, determinandone sistematicamente il saccheggio e quindi la spoliazione. Non solo nulla hanno creato per Lamezia, ma hanno fatto si che i cittadini seri ed onesti venissero vessati da tasse e balzelli vari. L’acqua fonte di vita, bene comune, dai vari sindaci, assessori ed amministratori è stata trasformata in un grave danno per i cittadini.

Si perché noi l’acqua l’abbiamo sempre pagata ed ora visto che il comune non l’ha pagata alla Regione, la dovremo ripagare noi. Perché dobbiamo pagare 2 volte? I responsabili di tutto questo dovranno pagare di tasca loro, ora basta. La nuova giunta comunale con a capo il sindaco Paolo Mascaro a quanto pare non è responsabile del dissesto (idrico) ed è comprensibile perché è da poco che si è insediata ed allora le precedenti amministrazioni, i vari Speranza, Piccioni, Zaffina e tutti gli altri compresi gli assessori e consiglieri comunali erano perfettamente a conoscenza di quanto stava accadendo.

Vogliono spiegare a noi lametini perché ci costringono a pagare due volte? Ci vogliono spiegare come hanno gestito il denaro pubblico cioè il nostro? Questo dissesto di cui tanto si parla esisteva già nel 2014 si o no?

Ed allora l’ex presidente del consiglio Grandinetti ci vuole dare una spiegazione di quanto è successo. Come mai nelle varie campagne elettorali si sono presentati come i paladini dei lametini, ben sapendo che li stavano fregando!

Ed i lametini finalmente si sono resi conto di chi hanno votato?

Noi di Rinascita di Lamezia non siamo giustizialisti, ma esigiamo non solo la verità di quanto accaduto, ma anche non vogliamo assolutamente essere tartassati da tasse per pagare il mal fatto degli altri.

Praia a Mare: La misteriosa guarigione di un bambino

Venerdì, 22 Aprile 2016 13:14 Pubblicato in Alto Tirreno

La guarigione è così misteriosa che c’è chi grida al miracolo.

Di certo c’è che un bambino affetto da steatosi epatica di grado severo oggi non lo è più.

 

Questa è la sua storia raccontata dal padre signor Pietro D'Onghia.

“Il 23 ottobre 2015 facciamo fare le analisi a nostro figlio Lorenzo perché lo vedevamo un po’ gonfio e molto stanco.

I risultati, purtroppo, non sono buoni infatti le transaminasi e l’insulina sono molto alte tanto che i medici ci fanno fare un’ecografia all’addome superiore.

Ancora una volta il risultato è negativo: steatosi epatica di grado severo.

Dopo due mesi, il 4 gennaio 2016 ripetiamo le analisi al bambino e notiamo che il fegato migliora scendendo vistosamente i valori, purtroppo l’insulina invece continua ad aumentare da 50,5 a 64.9 con un valore di riferimento che non dovrebbe superare i 25,0.

Decidiamo di cambiare laboratorio analisi e il 22 febbraio 2016 , ripetiamo le analisi confermandoci il miglioramento del fegato ma l’insulina sale ancora una volta alle stelle, arriva infatti a 126,3.

Siamo al 24 febbraio, giorno del ritiro delle analisi e giorno in cui la sera verso le ore 20,00 andiamo in Chiesa a Praia a Mare con il bambino, a salutare ma soprattutto ad affidare il piccolo Lorenzo nelle mani di Santa Maria Goretti.

Il 25 febbraio Santa Maria Goretti va via, e il 26 ripetiamo le analisi .se questa volta i risultati fossero rimasti alti, avremmo dovuto recarci a Roma e iniziare una cura farmacologica.

Il 27 febbraio, giorno dopo, tutti i valori rientrano nella norma, ma la cosa più inspiegabile per i medici è la velocità con cui i valori si sono abbassati, infatti da 126,3 l’insulina scende a 22,6”.

 

Un miracolo?

Forse.

Certo che oggi il bambino sta bene.

Ed anche certa è la coincidenza tra questo evento e la presenza del corpo di Santa Maria Goretti nella Chiesa Madre di "Santa Maria della grotta".

Per i credenti è più facile ritenere che sia stata la invocata intercessione di Santa Maria Goretti a determinare la guarigione che dal punto di vista scientifico non trova spiegazioni.

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