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Elezioni del 5 giugno,a Cleto si restringe la democrazia!
Mercoledì, 11 Maggio 2016 10:50 Pubblicato in Basso TirrenoIn democrazia le elezioni,sia a livello nazio nale che locale ,sono momenti importanti dove tutti i cittadini sono chiamati ad eleggere i propri rappre sentanti aven do la possibi lità di scegliere tra proposte politiche diverse e alternative.
Il semplice andare a votare, non avendo la possibilità di scegliere tra proposte politiche alternative, non rende concreta e attuata la democrazia.
Io credo che anche a livello amministrativo abbiano una loro importanza i riferimenti culturali,le grandi idee come riequilibrio tra salari e profitti,diminuzioni delle diseguaglianze, redistribuzione della ricchezza, assistenza sociale, reddito garantito, pensioni, rispetto delle regole democratiche, ecc..
Anche un piccolo paese viene amministrato,e non secondo il mio giudizio ma per i tanti esempi, in modalità diverse da persone (giovani o meno giovani che siano!) che hanno posizioni differenti rispetto a questi grandi temi e che hanno differenti visioni del mondo e dei rapporti sociali e insieme competenze appropriate!
Pur nel tempo del tramonto delle ideologie penso che nessuna persona culturalmente onesta possa dire che sia indifferente, per esempio a Roma, votare Meloni-Salvini, Fassina, Marchini, Raggi, Giachetti!
Gli elettori di Cleto il prossimo 5 giugno (dopo il tormentone della rottamazione!) si troveranno a dover sceglier tra due liste guidate rispettivamente da Giuseppe Longo e Armando Bossio.
Considerato che nel 2011 sono stato capolista della lista “CLETO FUTURO” e dal 2011 al 2015 sono stato Consigliere di minoranza,non essendo presenti, come “CLETO FUTURO”, nella competizione elettorale del 5 giugno,ritengo mio dovere nonché obbligo civile e politico, in primis nei confronti degli elettori di “CLETO FUTURO” e poi di tutti i cittadini di Cleto, di dare alcune informazione.
I due capilista Longo-Bossio sono i rappresentanti odierni di famiglie che per circa 50 anni sono state alleate nella DC,poi confluite insieme nel PD e nel 2009 e 2011 insieme a sostegno della la lista “Stella del Sud” con capolista Giuseppe Longo.
Questo dato storico,brevemente richiamato, è assolutamente meno importante del fatto politico attualissimo che dal 2011 al 2015 Giuseppe Longo e Armando Bossio hanno amministrato Cleto, come Sindaco e Vicesindaco.
In questi 4 anni noi di“CLETO FUTURO”, abbiamo potuto verificare (e lo abbiamo anche documentato puntigliosamente!), giorno dopo giorno, che la cultura politica,il modo di praticare la politica,del Sindaco e del Vicesindaco sono stati assolutamente all’unisono e indistinguibili.
Mai un contrasto,mai neanche un cenno di discussione su scelte amministrative importanti ((concorsi mancati—concorsi fatti-acqua(a Cleto sono arrivate bollette da 6000,00 euro)-spazzatura (famiglie con 4 figli e con meno di cento metri quadrati costretti a pagare oltre 600,00 euro!)-Pisl-Piano Regolatore-lavori pubblici realizzati-incarichi -pianta organica-tasse-manovra tributaria ecc.)).
Nessuna differenza sul rispetto delle regole democratiche (vedi interrogazioni delle minoranze e modalità di discussione e approvazione dei Bilanci).
Mai nessuna differenza nel prestare attenzione alle sollecitazioni delle minoranze! Mai nessuna differenza nel favorire la trasparenza e la partecipazione dei cittadini attraverso gli strumenti informatici.
Unico scontro, in quattro anni, tra Longo e Bossio (c’è anche stato un Consiglio Comunale ad hoc) la questione della parcella dell’avvocato Barba.
E su questa questione,per la prima volta, come “CLETO FUTURO” e insieme all’altra minoranza rappresentata da Giuseppe Filice, abbiamo ritenuto condivisibile la decisione assunta dal Sindaco Giuseppe Longo.
Di fatto Longo e Bossio non hanno messo mai in atto pratiche politiche e scelte amministrative differenti.
Di fatto oggi non rappresentano proposte amministrative alternative! Politicamente, per come hanno amministrato, pur se molto diversi per età,sono gemelli omozigoti!
Non c’è una ragione politica evidente e desumibile dagli atti comunali che possa giustificare che oggi Longo e Bossio si presentano concorrenti!
Questo è un dato oltre che democraticamente inquietante anche molto raro se non certo unico.
E’ in questi casi che possiamo affermare che la democrazia si restringe!
E’ la prima volta nella storia politica di Cleto!
Fino al 1990 le liste sono state da una parte DC e dall’altra PCI-PSI. E con tutti i limiti,le difficoltà e gli errori comunque si confrontavano due mondi culturalmente e politicamente assolutamente differenti.
Ma per venire alle ultime elezioni del 2009 e del 2011,la presenza delle tre liste, Furano-Longo-Filice, a confronto dell’oggi,hanno rappresentato una ricchezza democratica da rimpiangere,in quanto, almeno nelle storie politiche dei capilista, si poteva riconosce (con le vecchie ma non del tutto desuete classificazioni!) una destra,un centro e una sinistra,cioè culture politiche e prassi politiche (senza volere dare qui giudizi di valore!) semplicemente differenti e alternative.
Gli elettori di Longo,di Filice e quelli che hanno dato il voto di preferenza a Bossio alle elezioni amministrative del 2011,non per rapporto amicale-parentale-clientelare, ma per condivisione culturale e politica, il 5 giugno non dovrebbero avere problemi nell’esprimere il loro voto.
La difficoltà l’avranno di sicuro tanti elettori di “CLETO FUTURO” che vorrebbero esprimere un voto libero dai rapporti amicale-parentale-clientelare.
Per questo sento il dovere di dire pubblicamente quale è il mio orientamento odierno.
Non volendomi rassegnare al fatto che il destino politico di Cleto sia quello di votare per rapporti amicale-parentale-clientelare,il 5 giugno a Cleto, mi troverò costretto ad esercitare il mio diritto di voto, ma di annullare la scheda.
Questo non vuol dire che non seguirò attentamente la campagna elettorale e che non valuterò ,le iniziative, le idee e le competenze che metteranno in campo tutti i candidati e in particolare modo i candidati che si presentano per la prima volta!
Alle tante persone che mi dicono che non vogliono andare a votare,anche se comprendo,in questa situazione, questo atteggiamento,voglio dire che l’astensione ha un significato politico diverso dal recarsi a votare e votare scheda bianca o di annullare la scheda. Non permettete a nessuno di privarvi del vostro diritto-dovere di voto!
Questa mia posizione pubblica,considerata la mia storia politica a Cleto, la dovevo, per onestà intellettuale, a tutti quegli elettori che per più volte mi hanno dato la loro fiducia e a tutti i cittadini.
In chiusura rilievo e un suggerimento alle due liste.
Pur nel rispetto delle persone, la presenza nelle liste di non residenti a Cleto (due nella lista Bossio e uno nella lista Longo) è un fatto avvilente che sembra sottoscrivere il declino del nostro paese che non ha neanche più la possibilità di fare liste con candidati che abbiano scelto di vivere a Cleto!
Consapevole che potrebbe cadere nel dimenticatoio e/o suscitare ilarità, vorrei invitare i capilista e tutti i componenti delle due liste che hanno a cuore la democrazia e il bene di Cleto ad organizzare confronti diretti tra rappresentanti delle due liste per confrontarsi su problematiche quali Tasse-Manovra Tributaria-Pianta Organica-Bilancio Comunale-Acqua-Raccolta Differenziata-Viabilità-Trasparenza e Partecipazione ecc..
Pur stante,e soprattutto, quanto riportato sopra,queste iniziative (coinvolgendo,oltre ai capilista, anche i candidati che si presentano per la prima volta!) potrebbe servire,forse,per dare almeno qualche minimo elemento di valutazione-differenziazione a quei cittadini (io compreso) che vorrebbero avere elementi per scegliere di affidare l’Amministrazione del proprio paese alle persone che meglio li rassicurano per competenza e per orientamenti culturali e politici.
Sarebbe questo almeno un gesto di responsabilità politica!
Giuseppe Furano
Tutta paesana la vicenda tra il segretario provinciale del PD, Luigi Gugliel melli, ed il Corriere della Calabria.
Il Corriere della Calabria pubblica un editoriale sul "modello Cosenza"
E Guglielmelli scrive:«Egregio direttore, ho letto con attenzione il suo articolo alquanto indecoroso e passibile di querela sulla composizione della lista Pd di Cosenza. Io Le posso assicurare non solo che il Pd ha presentato candidature correlate dal certificato dei carichi pendenti, ma ha anche verificato a fondo la natura di tutte le candidature. Lei deve fare i nomi. Se è un giornalista serio e ha le fonti faccia i nomi. La smetta con le insinuazioni di fatti del tutto estranei al Pd. Lei ha il dovere di dire chi è questo figlio di Riina in lista, deve dire a chi si riferisce. Ovviamente ci riserviamo di tutelare l'immagine e il decoro del Pd in ogni sede».
Riporta il giornale :”Poi ci ha inviato un sms per caldeggiare la pubblicazione del suo scritto. Siccome non abbiamo nessun timore delle sue querele; siccome non prendiamo ordini da lui su quando e come fare i nomi, che ovviamente faremo, e siccome non intendiamo "smetterla", a tale sms abbiamo replicato: «Egregio Guglielmelli, letta la sua nota, speriamo sia di parola. La attendiamo in Tribunale».
Tuttavia pare che Guglielmelli non sia tanto intenzionato a mettere in atto le vie legali, infatti, manda un altro sms:
«La mia non è una minaccia. Solo una frase di rito, in questi casi vista la gravità delle affermazioni. Se mi si dice che il figlio di Riina è nelle liste del Pd mi pare il minimo. Anche se io odio querele e denunce soprattutto nei confronti della stampa. Spero si possa chiarire e discutere nel merito».
Il giornale risponde:
«Neanche la nostra è una minaccia. Ma siccome lei sa PERFETTAMENTE a cosa fa riferimento il nostro editoriale, è bene che in tribunale, dove i magistrati hanno il potere di acquisire la documentazione a sostegno della nostra pesante, certo, affermazione, si vada per stabilire se siamo dei mentitori. Pubblicheremo la sua nota e diremo che la onorabilità del suo partito passa attraverso una tutela che solo una sentenza può dare. Vale per il suo Pd e vale per noi».
Infine il Giornale scrive. “Caso chiuso, lavoriamo a raccogliere riscontri e prove. Dalla indagine di Reggio Calabria (che oggi ha operato sette arresti e che contesta a notissimi personaggi anche la violazione della legge Anselmi per avere messo in piedi strutture massoniche dove mafiosi, imprenditori e politici gestiscono insieme potere e voti) comincia ad arrivare materiale prezioso. E sì, caro Guglielmelli, il "modello Reggio" torna di moda in politica. Peccato che il Pd a Reggio Calabria se ne è liberato, mentre quello di Cosenza, a voler essere buoni, stenta a farlo, anzi...”
Ndr. Cosenza ci ha abituato a minacce di querela ed a repentine sconfessioni.
Vi invitiamo a seguire la vicenda su Corriere della Calabria ma ci impegniamo, comunque, a farvi sapere.
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Il Giro d’Italia ad Amantea. La verità sul Traguardo Volante
Martedì, 10 Maggio 2016 22:41 Pubblicato in CronacaUna splendi da gior nata di sole ha accompa gnato in tutta la Calabria il 99° Giro d’Italia, ritornato nella no stra re gione do po due anni.
Ed Amantea ha reso onore ai ciclisti ed alla straordinaria organizzazione che accompagna i ciclisti Una folla notevole si è sparsa lungo la SS18 per applaudire il passaggio del Giro
Tra questi anche gli amministratori comunali che insieme con Giuseppe Frangione ha riempito il palco del Traguardo Volante istituito fuori dalla corsa ufficiale
Il Traguardo di tappa che assegna anche i 3 punti era previsto a Scalea
A Marinella di Lamezia, invece, c’era il traguardo commemorativo della morte dei ciclisti
Come noto in ogni tappa ci sono solo 2 traguardi volanti e questa volta Amantea non ha potuto avere un TV ufficiale.
Ma poco è importato
Amantea ha avuto sempre il Traguardo Volante e non è sembrato corretto che dovesse farne a meno
E’ bastato installare lo striscione con la scritta Traguardo Volante, riempire la statale di bandiere, istallare il palco, montare l’impianto di amplificazione e dare il microfono a Giuseppe Frangione.
A dare forza al “nostro” traguardo volante tanti amministratori .
Il sindaco Monica Sabatino, il vicesindaco GB Morelli, la presidente del Consiglio Linda Morelli ed altri.
Frangione ha informato il pubblico presente sull’andamento della corsa
Ad Amantea sono transitati Nicola Boem(Bardiani-CSF), Matej Mohoric (Lampre-Merida) e Joey Rosskopf (BMC Racing Team) che sono usciti dal gruppo 10 km dopo Catanzaro e subito raggiunti da Mathias Brändle (IAM Cycling).
Nicola Boem era passato primo sul Traguardo Volante di Marinella
Tv Marinella al km 35,3 vinto da N Boem
Sul Traguardo volantediScaleaera passatovinto da P. SERRY (66).
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