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Redazione TirrenoNews

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Scelto l’addetto stampa del comune

Sabato, 30 Luglio 2016 23:37 Pubblicato in Primo Piano

La scelta dell’addetto stampa del comune è una di quelle notizie importanti che sta passando in secondo ordine.

Non è affatto corretto. 

 

Almeno fino a quando egli non prenderà servizio è necessario che “altri” ne parlino.

Parliamo della carta stampata e del web.

Noi ci proviamo.

Ci proviamo segnalando peraltro che la notizia è giornalisticamente datata.

Ci riferiamo alla determina del segretario generale n 11 del 22 luglio 2016 avente ad oggetto “ Ricerca di un addetto stampa e comunicazione, in esecuzione della delibera di giunta n 63 del 2016. Approvazione della commissione”.

Tante le stranezze, però!

 

La prima è che in basso nella riferita determina leggiamo "Nomina addetto stampa".

Nella determina leggiamo:

“2) prendere atto dei predetti verbali del 19 luglio 2016 e del 21 luglio 2016 dai quali si evince la idoneità del dott. Ernesto Pastore allo svolgimento dell’incarico di addetto stampa e comunicazione”.

In basso, infine, leggiamo:

“6) di precisare che l’ incarico avrà la durata di un anno decorrente dall’affidamento dello stesso”

Ne deduciamo che l’ incarico non è stato ancora affidato, ma che ne esistono tutti i presupposti

Ma andiamo avanti.

 

La nomina della commissione non reca alcuna giustificazione relativa alla sua composizione n numerica e qualitativa.

Come è possibile valutare la qualità del concorrente senza almeno la presenza di un giornalista

Assumere che i componenti della commissione avessero i requisiti per la valòitazine di un addetto stampa e comunicazione significa che i medesimi erano qualificati a tanto e potevano essere nominati addetti stampa e comunicazione.

Poichè tanto non è stato fatto se ne argomenta la loro insufficienza alle funzioni

Peraltro nei verbali non si da nemmeno atto della avvenuta lettura o presa d’atto della legge 150/2000.

Come è possibile allora fare al concorrente la domanda sulla “ Differenza di compiti e funzioni tra addetto stampa e portavoce, alla luce dei principi indicati nella legge n 150/2000?”

Non solo ma avevamo sollecitato l’annullamento del bando di selezione dell’addetto stampa che avevamo scoperto essere stato copiato dal “Cerca Lavoro di Bassano del Grappa del dicembre 2015 dove abbiamo trovato l’esatta dizione del nostro bando ma tra quelli privati indetti dalla Etra spa, il che spiega quella Etra che si trova nel bando comunale.(sic….)”.

Secondo il nostro modestissimo parere si tratta della ennesima riprova della arroganza dell’amministrazione comunale che è sicure di non essere mai soggetta alla legge.

 

Per tutte ricordiamo due cose:

La prima è che pochi giorni fa ( una tra tante) il giudice del Lavoro, dott.ssa Paola Marino, del tribunale di Palermo ha emesso una sentenza con la quale ha condannato il Comune di Bagheria ad applicare il contratto di lavoro giornalistico all’addetto stampa

La seconda è che una voce autorevole come quella di Franco Abruzzo presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia nella sua relazione al Convegno : Urp e uffici stampa nell’apparato statale e degli enti pubblici presso la Università degli studi di Roma "La Sapienza" dopo la legge 150/2000, un modo nuovo di comunicare delle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici, dopo aver ricordato che “le attività di informazione si realizzano attraverso il portavoce e l’Ufficio stampa” e “Quelle di comunicazione attraverso l’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) e strutture analoghe quali gli sportelli del cittadino, quelli polifunzionali o per le imprese”, chiarisce con fermezza che “ il portavoce che, per la durata del suo incarico, non potrà esercitare attività professionale nei media” ed infine che “ La stessa incompatibilità (divieto di attività parallela nei media, ndr) varrà per il personale degli Uffici stampa”

Viene da chiedersi come possa l’amministrazione, senza nulla togliere alle qualità personali e professionali del proposto, ritenere logico e legittimo l’excursus del bando, della nomina della commissione e della selezione, a fronte dei rischi derivanti da quanto precede.

Contravvenzione di 600 euro ad una sfortunata turista

Sabato, 30 Luglio 2016 16:43 Pubblicato in Catanzaro

Squillace Lido. Carabinieri e vigili urbani sanzionano una signora romana in villeggiatura nei pressi di Squillace Lido.

 

La turista è stata vista abbandonare una busta di rifiuti per strada.

La donna è stata identificata e sanzionata.

Si tratta senza dubbio di una turista molto sfortunata

Tra migliaia e migliaia di persone che abbandonano i rifiuti per strada è stata vista soltanto lei

 

Non solo ma stando a quanto sul web e colmo della sfortuna la romana sarebbe stata vista sia dai carabinieri che dai vigili.

In verità nei giorni scorsi il sindaco insieme ai vigili urbani avevano effettuato un sopralluogo individuando una decina di responsabili dall'esame dei sacchetti ai quali sarà applicata una multa di 600 euro.

 

Ma quello che è ancora più grave è che qualcuno aveva pensato di trovare una soluzione incendiando i rifiuti e liberando nel’aera una alta quantità di diossina.

 

 

Nella seconda foto i rifiuti bruciati.

 

Non si è spenta l’eco delle operazioni di polizia che ha permesso l’arresto di diversi profughi trovati in possesso di marijuana ed eccone un’altra con una droga di maggiore pericolosità.

 

Per fortuna non si ferma l’azione di controllo del territorio da parte dei carabinieri di Amantea.

Affatto.

 

Anche oggi, a conclusione di una intensa e continuata azione di indagine, è stato fermato un pusher minorenne che trasportava un mezzo panetto di hashish.

Non più, quindi, soltanto marijuana!

E chissà cos’altro circola per questa cittadina dove tutto sembra normale, dove i genitori sicuramente disconoscono i problemi di dipendenza dei propri figli e poi se li trovano in caserma o come nel caso in tribunale.

Una situazione che impone una ben maggiore attenzione da parte della scuola, delle parrocchie, delle associazioni, della società civile, del sistema sanitario, dell’amministrazione comunale, intesa come espressione della politica, parte della quale pensa di risolvere il problema depenalizzando il consumo della marjuana.

 

Una situazione nella quale i carabinieri di Amantea si trovano soli a condurre una lotta a difesa della legalità.

Una situazione gravissima se si riflette sul fatto che per lo spaccio ed il pusheraggio si usano profughi e minori, cioè le persone più fragili, magari usandoli , questi ultimi, dopo che sono diventati consumatori abituali.

Ora il tribunale dei minori dovrà trattare il caso e certamente il procuratore non mancherà di tentare di accertare da dove giungesse l’hashish, chi governasse il giovane pusher e tanto altro per scoperchiare una situazione che in tanti negano esista o negano abbia raggiunto un livello fortemente espressivo e pericoloso.

Ovviamente all’Arma i complimenti della società civile amanteana.

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