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20240416 CVP TEATRO DI SEGESTAPoste Italiane comunica che oggi 16 aprile 2024 vengono emessi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy cinque francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicati ai teatri storici: Teatro greco di Siracusa, nel 110° anniversario del primo ciclo di spettacoli classici; Teatro romano di Lecce; Teatro romano di Volterra; Teatro greco di Segesta; Anfiteatro romano di Suasa, relativi al valore della tariffa B pari a 1,25€ per ciascun francobollo.

       Tiratura: duecenticinquantamilaventi esemplari per ogni francobollo.

Foglio: quarantacinque esemplari per ogni francobollo.

      

I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

Bozzetti a cura di Tiziana Trinca.

Le vignette sono accomunate dalla stessa impostazione grafica che mostra, in alto a destra, una maschera, tipica sia dei drammi che delle commedie del teatro antico, e raffigurano ognuna particolari o vedute dall’alto dei teatri a cui la serie è dedicata: il Teatro greco di Siracusa; il Teatro romano di Lecce; il Teatro romano di Volterra, il Teatro greco di Segesta e l’Anfiteatro romano di Suasa.

Completano i francobolli, le rispettive legende “TEATRO GRECO DI SIRACUSA” e “110 ANNI 1° CICLO DI SPETTACOLI CLASSICI”, “TEATRO DI LECCE”, “TEATRO DI VOLTERRA”, TEATRO DI SEGESTA” e “ANFITEATRO DI SUASA” , la scritta “ITALIA” e l’indicazione della tariffa “B”.

Gli annulli primo giorno di emissione saranno disponibili presso gli sportelli filatelici degli uffici postali di Siracusa 2, Volterra (PI), Lecce centro, Catalifimi Segesta (TP) e Castelleone di Suasa (AN).

I francobolli e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it.

Per l’occasione è stata realizzata una cartella filatelica, per ogni francobollo, in formato A4 a tre ante, contenente ognuna il francobollo singolo, la quartina di francobolli, la cartolina annullata ed affrancata, la busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo, al prezzo di 20€ ciascuna.

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guerra333Vivo in un piccolo paese della provincia di Cosenza. Tutto è tranquillo. Sono rimasto solo dopo la morte di mia moglie. Rimasto solo, guardo spesso la televisione e prima di andare a dormire ascolto la Rassegna Stampa di TgCom24. Poi all’improvviso l’altra notte scoppia il finimondo. L’Iran ha lanciato centinaia di droni e missili contro Israele. Vedo il cielo che si illumina come fosse giorno. Ma davvero è scoppiata la guerra in Estremo Oriente oppure quei missili sono soltanto fuochi d’artificio? No, siamo in guerra e quelle testate micidiali portano distruzione, miseria, feriti e morte. Meno male che l’esercito israeliano coadiuvato dalle forze militari francese, inglese e americane è riuscito a neutralizzare i missili iraniani lanciati durante l’attacco prima che i razzi cadessero al suolo. Israele era preparata perché avvisata in tempo dall’America e la gente si era rintanata nei rifugi. Teheran ha mantenuto la promessa di vendetta dopo che il primo aprile scorso Israele aveva bombardato l’ambasciata iraniana a Damasco uccidendo il comandante RezaZahadi. E’ la prima volta che l’Iran ha cercato di colpire Israele direttamente dal proprio territorio. Le altre volte ha affidato la vendetta a partner esterni: Hamas, Hezbollah, Houthi, Fath al Islam. L’attacco non ha provocato gravi danni alle cose e alle persone. Alcune bambine sono state colpite dalle schegge cadute dal cielo e sono state prontamente trasportate negli ospedali. Per i politici nostrani da ambo gli schieramenti questo attacco è senza precedenti e molto pericoloso perché potrebbe scatenare una guerra in Medio Oriente e coinvolgere anche i paesi della Nato, Italia compresa. L’Italia ha condannato l’attacco iraniano, ha ribadito pieno sostegno alla sicurezza di Israele e cerca di evitare una ulteriore escaletion del conflitto. Meloni ha convocato d’urgenza il G 7. I partecipanti hanno rivolto un accurato appello a cessare il fuoco, a porre fine alla crisi di Gaza e alla liberazione di tutti gli ostaggi ancora in vita. Parole, parole al vento che i guerriglieri di Hamas e gli Hezbollah e Netanyahu non vogliono ascoltare. E i nostri militari che operano nella zona di guerra sotto l’egida delle Nazioni Unite rischiano la vita e potrebbero trovarsi all’improvviso sotto le bombe e poi venire coinvolti nel conflitto. Intanto rincarano le bollette di luce e gas. E la benzina ha superato i 2 mila euro al litro e nelle autostrade anche molto di più. E c’è pure l’allerta anche in Italia sugli obiettivi sensibili e nelle sinagoghe. E molti fanno finta che non c’è nulla di preoccuparsi. Ma l’Ucraina non è molto lontana dall’Italia e neppure Israele e Gaza. E i missili e i droni potrebbero benissimo arrivare anche in Italia e colpire le nostre città. Allora siamo in guerra, ma nessuno ce lo ha detto. E io ho paura. Penso ai miei due figli e ai miei nipotini. Perché ho conosciuto la guerra negli anni 40 e le dure conseguenze. Ero ragazzo, avevo fame e la mamma che mi diceva:-Allucasciune non ci sono più pane e fichi secchi o infornati-. E poi la guerra degli anni 50 in Korea del Sud da soldato con l’esercito americano. Ero giovane, non avevo più fame, però la paura di essere occupato da un momento all’altro era tanta. Quanta distruzione! Quanta miseria! C’erano le bombe, le cannonate, le avanzate e le ritirate, i morti e tanti, tanti feriti militari e civili che io curavo perché infermiere nella corsia post operatoria N.22 del 121° Ospedale di Evacuazione. E’ brutta la guerra, perché uccide, accumula morti anche tanti civili, esseri umani incolpevoli.

Francesco Gagliardi

San Pietro in Amantea (C.S.)

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spiritoAbbiamo indossato pantaloncini per tutta la nostra infanzia, poi pantaloni, pantaloni corti o minigonne, Oxford, Clarks, Vietnam, sciarpe palestinesi, tute e blue jeans.

Abbiamo evitato la paralisi infantile, la meningite, la poliomielite, la tubercolosi, l’influenza suina e ora il COVID-19.

Abbiamo fatto pattinaggio a rotelle, triciclo, bicicletta, motorino, benzina o diesel e ora guidiamo ibridi o elettrici.

E leggiamo...molto

E la religione dei nostri compagni di scuola non era una materia...

Prima bevevamo acqua dal rubinetto e gassose in bottiglie di vetro, e le verdure nel piatto erano sempre fresche, oggi ci vengono consegnati i pasti

Sì, ne abbiamo passate tante, ma che bella vita abbiamo avuto!

Potrebbero descriverci come “ex annuali”; persone nate in questo mondo negli anni 40­/50, che hanno avuto un'infanzia analogica e un'età adulta digitale.

Dovremmo aggiungere la Rivoluzione Biologica a cui abbiamo assistito. Nel 1960 la biologia era molto descrittiva. Abbiamo assistito all'evento della Biologia Molecolare: sono state scoperte le molecole della Vita: DNA, RNA, ecc. Quando si vede tutto ciò che ne è derivato: terapia genica, impronte genetiche e altro, il progresso è considerevole.

In un certo senso abbiamo "visto tutto"! Abbiamo fumato tutto!

La nostra generazione ha letteralmente vissuto e testimoniato più di ogni altra in ogni dimensione della vita.

Questa è stata la mia generazione che si è letteralmente adattata al “CAMBIAMENTO”. Una generazione davvero speciale, che resterà UNICA.. purtroppo.

Gigino A Pellegrini

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