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famiglia-1UGC: La crisi ha allontanato i figli dai genitori, dai valori e dalla politica

ROSSANO - Sabato, 30 Dicembre 2017 – Nel momento dell'anno in cui viene celebrata la Famiglia, come testimonianza di unione e di trasmissione dei valori, la solidità del primordiale concetto di società e convivenza viene scalfita dalla violenza. Che, ancora una volta ed in modo inaudito, è andata ad intaccare, irrimediabilmente il vincolo sacro del rapporto tra figlio e genitore. Ecco come allora il Natale, da momento di unità e vita, diventa in un attimo teatro di agghiaccianti aberrazioni. Qualcosa si è inceppato. Cosa non funziona più? Chi sono i reali responsabili di questo malessere di vivere che ci rende fragili e vulnerabili e ci porta a commettere gesti di cui non ci saremmo mai considerati capaci? Viviamo in un tempo di crisi, economica e morale, che sta mettendo a dura prova i valori cristiani. È ancora lecito pensare, allora, che la famiglia sia un luogo in cui si impara a conciliare i diritti ed i doveri, la libertà propria e il rispetto per gli altri? È ancora il luogo naturale per il dialogo il confronto per la partecipazione e condivisione di gioie e dolori?

Sono queste le riflessioni dell’Unione dei Giuristi Cattolici – sezione di Rossano, presieduta da Graziella Guido, affidate ad un messaggio di commento al tragico episodio di patricidio, consumatosi in una famiglia rossanese, proprio nel giorno di Natale.

Di fronte a tali accadimenti è lecito dubitare sul ruolo della famiglia nella crescita degli individui. E se il concetto profondo di famiglia appare vacillare, anzi, sprofondare in questi gesti di efferata violenza, la società deve porsi, oggi più che mai, l’esigenza di capire che non è giusto affidare alla sola famiglia il compito di sobbarcarsi e affrontare le conseguenze e gli effetti della crisi. E questa necessità non si palesa oggi, in un momento triste per la nostra comunità, scossa dall’uccisione di un padre per mano di un figlio, ma la troviamo negli atti fondanti della Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo (“La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dello Stato”). Famiglia e Società sono due realtà osmotiche che si influenzano a vicenda. Se fallisce una di conseguenza fallisce l’altra. Ma se insieme si supportano allora c’è speranza di restituire a queste due entità, unite e distinte, l’essenziale autorevolezza ed il loro ruolo guida nella crescita delle persone.  

In questo momento storico la società purtroppo è pervasa da un egoismo profondo, pieno di cinismo, indifferenza e carenza di ideali e valori guida. Sembra respirarsi un’aria tesa a causa di una frattura profonda generata da un violento conflitto generazionale che va oltre la semplice contestazione. I figli non si riconoscono nei padri e ne rinnegano le idee. I giovani hanno oggi problemi gravissimi da risolvere, psicologici, morali e culturali. Non è un’accusa, ma un allarme che va, a tutti i costi, dissipato attraverso un’azione educativa e pedagogica completa e persuasiva che parta proprio dallo Stato.

È vero, viviamo in un sistema malato di egoismo generazionale. Lo stesso welfare nazionale ha voltato le spalle ai giovani che a loro volta hanno dato una risposta emblematica, allontanandosi dalla politica. I nostri padri hanno avuto tanto perché hanno trovato il coraggio di impegnarsi. Noi rischiamo di perdere tutto perché ci siamo addormentati davanti alla televisione. È indispensabile che le nuove generazioni tornino alla politica. Ma è necessario tornare a una politica responsabile, che abbia il coraggio di riformarsi, di ritornare al moderatismo e al civismo. Che abbia – come ci ha insegnato Papa Benedetto XVI – il coraggio di andare controcorrente, assumendo scelte forti, appunto coraggiose e, perché no, impopolari ma mirate al bene della collettività. Solo così potremo uscire dal torpore sociale in cui ci siamo relegati e dove, purtroppo, avvengono misfatti di cui tutti, un po’, dovremmo sentirci responsabili.

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Frutta-e-verdura-con-cesto-777x437E gennaio vien danzando, vien danzando alla tua porta, sai tu dirmi che ti porta? Ci porta una bella stangata su luce e gas, malgrado le promesse del Presidente del Consiglio On. Gentiloni che non ci sarebbero state per il 2018 aumenti e nuove tasse. Servizi non all’altezza e aumenti per le famiglie italiane. Ma c’è dell’altro. Dal primo gennaio come si regoleranno le nostre mamme, le nostre nonne quando si recheranno ai supermercati? Cosa diranno alla cassiera quando nello scontrino troveranno un altro iniquo balzello? Signora le bustarelle di frutta e verdura le dovrai pagare a parte. Per una cipolla una busta. Per le carote un’altra busta. Per i mandarini un’altra busta. Per le mele ancora un’altra busta. Ma quante buste? Tantissime. Dovremmo pagare tutte le buste perché dal primo gennaio dovranno essere biodegradabili. Quanto andranno a costare? Non si sa con certezza il prezzo, potrà variare da 2 a 10 centesimi. I consumatori si lamentano mentre le associazioni ambientaliste plaudono all’iniziativa: Norma virtuosa, i sacchetti possono essere riusati per l’umido facendo risparmiare il costo del sacchetto di plastica utilizzato. Questa novità e questa nuova tassa non è piaciuta alla maggioranza degli italiani. Ma c’è dell’altro. Dal primo gennaio arriva anche una tassa sulla bicicletta. Per i ciclisti amatoriali che vorranno partecipare alle gare della Domenica dovranno pagare 25 euro, si dice all’anno.

In caso di trasgressione della legge, verranno consegnate multe salatissime: da 2500 Euro fino a 100mila se la violazione ha a che fare con quantitativi ingenti o se il valore delle buste fuori legge è superiore al 10% del fatturato del trasgressore. 

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La acuta penna di Francesco Gagliardi ci porge un articolo con il quale traccia un tema affatto natalizio ma simpaticissimo. Eccovelo integrale:

“Ci risiamo.

Ancora una volta ci dobbiamo occupare di una truffa ad un anziano follemente innamorato di due giovani donne, mamma e figlia, di origine romena.

A Bassano del Grappa, località famosa durante la seconda guerra mondiale e per la canzone degli Alpini “Sul ponte di Bassano noi ci darem la mano”, un anziano vedovo di 77 anni stava per finire in mutande per colpa di due belle donne romene.

Per circa tre mesi l’uomo innamorato pazzo delle avvenenti signore ha versato sul conto corrente delle signore oltre 127 mila euro e se non fossero intervenuti in tempo i figli chissà quanti altri soldi gli avrebbero spillato.

Meno male che se ne siano accorti, dopo tre mesi però, e così hanno bloccato il conto del padre in banca e hanno denunziato alle forze dell’ordine la truffa ai danni dell’allocco e innamorato papà.

La tecnica delle due donne era infallibile come ai vecchi tempi: la seduzione.

Ogni giorno lo andavano a trovare in casa sapendo che viveva da solo e che i familiari non si facevano vedere.

Gli avevano fatto credere che ancora a 77 anni suonati era un uomo affascinante e che loro se ne erano follemente innamorate.

Lo lusingavano, lo baciavano, lo accarezzavano, gli dicevano che senza di lui non potevano vivere.

Avevano bisogno, però, di soldi, simulando debiti in Romania.

E l’uomo, innamorato follemente, ad ogni visita versava sul conto delle donne ingenti somme di denaro.

– Nonnino, sei bellissimo, sei un amore, ci fai un regalino? - . – Perché no?-

Quando si è anziani, vedovi e soli come in questo caso del nostro nonnino si ha bisogno di una compagnia, di un sorriso, di una carezza, di coccole, anche di un bacio, che evidentemente tutte queste cose gli sono mancate dopo la morte della consorte da parte dei figli e delle nuore.

Due donne straniere se ne sono approfittate e lo hanno raggirato e quasi, quasi ridotto alla fame.

La notizia apparsa sui giornali ha suscitato la reazione nel Web e sono apparsi vari commenti.

Di coglioni in giro per l’Italia ce ne sono tanti.

Non provo nessuna compassione.

E’ una storia vecchissima.

Speriamo che almeno il nonnino si sia divertito un poco.

Ora le due donne sono state denunziate per truffa aggravata e continuata.

Cosa decideranno i Giudici fra cinque, dieci anni quando si andrà in Tribunale?

Niente.

Le due donne sono straniere e provengono dall’Est Europeo.

Sono una risorsa dice il politicamente corretto.

E i soldi? Spariti.

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