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Redazione TirrenoNews

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Immediato l’ intervento del comune, per quanto sia domenica.

Arriva l’autoscala del comune, arrivano i vigili che chiudono via Margherita, arriva Rocco Cima ed arrivano due operai delle cooperative.

 

Obiettivo è la rimozione della insegna Terranova in via Margherita e che si spinge in mezzo alla strada, la quale, pur ad altezza di 4 metri dal terreno, ieri ha creato grande difficoltà al passaggio di uno del carri carnevalizi.

Da qui quella specie di obbligo morale da parte del comune di disporne la rimozione.

Non una ordinanza che rischiava di restare ineseguita o perfino impugnata.

Ma una sorta di accordo pro bono pacis in base al quale non la ditta ma l’ente comunale ha proceduto a spese proprie alla rimozione.

 

Così i carri potranno passare tranquillamente.

Vedremo subito dopo carnevale se l’insegna sarà ricollocata e da chi e soprattutto se saranno imposte misure minori ad i carri o se al contrario saranno rimosse definitivamente non solo questa ( e le altre insegne invadenti) ma anche i fili che riducono gravemente il passaggio dei carri maggiori.

Ieri abbiamo visto i carri abbassarsi od elevarsi ogni 15/20 metri. Ridicolo per una città che vuole un grande carnevale!

Amantea: Inseguimento della Polizia per le strade del centro

Sabato, 28 Febbraio 2015 22:27 Pubblicato in Cronaca

vigili urbani paletta 800 8001La pattuglia motorizzata composta dagli agenti Amendola Andreas, Rosario Mendicino ed Anna Montemagno procedeva per le vie del centro di Amantea in normali operazioni di controllo, quando una Opel Agila la supera oltrepassando la striscia bianca continua.

 

E non solo. Nella sua folle corsa l’auto continua spericolatamente infrangendo costantemente il codice della strada e mettendo a rischio gli altri automobilisti.

Inizia così l’inseguimento della Opel fino a raggiungerla e ad intimarle l’alt con la apposita paletta.

L’auto fa finta di fermarsi ed invece accelera improvvisamente e tenta la fuga nelle strade interne del paese .

Ma la Polizia municipale non molla la presa.

Gli agenti non sanno chi siano le due persone a bordo.

Non sono nemmeno armati, ma continuano lo stesso l’inseguimento per le vie della città.

Poi raggiungono piazza Commercio, piena di gente.

Qui l’auto è costretta a rallentare per non investire qualcuno ed il secondo passeggero ne approfitta , apre il finestrino e si butta fuori dall’ auto. Scende il vigile Mendicino a presidiarlo ed a proteggerlo.

La gente, infatti, è fortemente arrabbiata.

Anche l’autista saltà giù dall’auto e scappa verso la Calavecchia inseguito dai vigili Montemagno ed Amendola.

Tutti i presenti collaborano nell’indicare la via di fuga e così i vigili lo prendono.

Alcuni presenti vogliono malmenarlo per aver messo a rischio la vita di pacifici amanteani che si trovavano nella centrale piazza del paese.

Ma la vigilessa Montemagno li ferma: “Fermatevi. Ci siamo noi. Non mettetevi dalla parte del torto”

Sono parole dette con decisione che sarebbero potute non bastare, ma la gente riconosce la vigilessa alla quale vili attentatori hanno bruciato l’auto e si fermano, consapevoli che nessun altro come lei avrebbe potuto dirle , lei che continua il suo lavoro di tutela della città con forza, impegno e dignità.

Ed è lì che si avverte forte l’ammirazione per lei e per gli altri due vigili urbani che si sono spesi per tutelare la comunità amanteana.

Li portano al comando per la identificazione e nel mentre avvertono i carabinieri della locale stazione comandata dal maresciallo Massimiliano Diamanti.

Il giovane ragazzo MD residente a Belvedere Marittimo si giustifica dicendo di aver avuto paura perché aveva l’assicurazione scaduta. I vigili non gli credono ed, infatti , in realtà, seppur per pochi giorni, l’assicurazione non era scaduta.

Il secondo passeggero , sempre del nord tirreno cosentino, ha dichiarato di aver chiesto soltanto un passaggio.

La Polizia Municipale eleva le sanzioni di legge ed effettua i controlli di rito scoprendo che il giovane MD è in realtà un plurisegnalato al Prefetto.

Resta da scoprire che cosa facesse ad Amantea, lui che risiede a Belvedere, ma questo lo diranno gli investigatori.

Nel frattempo non possiamo, nel segnalare il pregevole lavoro della polizia municipale di Amantea ed additare ad esempio gli agenti Amendola Andreas, Rosario Mendicino ed Anna Montemagno, non richiamare lo spirito di collaborazione avuto dalla comunità verso le Forze dell’ordine, segno che qualcosa è cambiato e che Amantea sa quale è la parte giusta , la legge.

Fuori i “politici di esperienza”, dentro i giovani

Sabato, 28 Febbraio 2015 14:52 Pubblicato in Politica

E’ il messaggio di Elena Arone per il nuovo consiglio di Frazione

Meno male che è arrivato e speriamo che sia letto ( e compreso) .

Perché il primo incontro per il nuovo consiglio di frazione era pieno di politici. Altro che !

C’erano per la minoranza Concetta Veltri, ma per la maggioranza Gianluca Cannata, Linda Morelli e la stessa Elena Arone.

Ma allora a chi sta parlando la consigliera Elena Arone ?

A se stessa? A Linda Morelli? A Gianluca cannata? O forse a Concetta Veltri?

Difficile capire. Comunque ecco il comunicato:

“La delegata del sindaco al decentramento Elena Arone, dopo aver gioito per l’approvazione del nuovo regolamento del consiglio di frazione, ha programmato il cammino politico per la formazione dell’importante organo consultivo che culminerà con l’elezione dei nuovi componenti dell’assise.

«Dopo le modifiche apportate al regolamento del consiglio di frazione – spiega la stessa Arone – siamo pronti a collaborare ed agire in maniera sinergica.

Ed è per questo che intendo ricordare cosa è un consiglio di frazione e quali sono i benefici che esso può portare.

Il consiglio di frazione è un organismo di partecipazione con funzioni consultive e propositive in ambito frazionale; indirizza la sua azione allo stimolo ed alla valorizzazione della partecipazione dei cittadini alle scelte di governo; assicura, alla luce del principio di sussidiarietà, l’attività di indirizzo e programmazione in ordine alle esigenze esclusivamente o prevalentemente rilevanti in ambito frazionale; elabora proposte e rilascia pareri non vincolanti agli organi dell’amministrazione in ordine a scelte che incidono sul territorio e sulla comunità della frazione.

Il consiglio di frazione è un organismo atto a favorire il processo democratico e partecipativo sul territorio comunale, nello spirito della reciproca collaborazione con lo scopo di elaborare idee e progetti riguardanti la frazione, facilitando i rapporti con l’esecutivo senza fare politica.

Il comune di Amantea è già guidata da un’amministrazione eletta dal popolo.

Il consiglio di frazione è un organismo apolitico, neutro, formato principalmente da giovani che perseguono la crescita della loro comunità senza interessi personali e senza rivendicazioni partitiche».

«Sulla base di questo presupposto – prosegue la Arone – chiedo a chi già ha avuto esperienze politiche e ha fatto qualcosa in favore della comunità camporese di lasciare spazio ai giovani, alle loro idee ed ai loro progetti.

Dopo tanti anni c’è la possibilità concreta e tangibile di dialogare con l’amministrazione comunale nella sua interezza.

È bene ricordare che il consiglio comunale è formato da una maggioranza e da una minoranza politica ed ognuno di noi deve rimanere al proprio posto.

Come delegata del sindaco al decentramento posso garantire da parte mia tutto l’appoggio e la collaborazione richiesta per rendere migliore la nostra frazione».”

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