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Redazione TirrenoNews

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Il dr Vincenzo Cesareo denuncia Giuliana Bernaudo.

Giovedì, 26 Febbraio 2015 22:41 Pubblicato in Cetraro

Scrive il dr Vincenzo Cesareo nell’esposto indirizzato al Procuratore della Repubblica di Paola, al Prefetto di Cosenza, al Direttore Generale dell’Asp, al Comando “NAS” di Cosenza, al Collegio Sindacale Asp di Cosenza, alla Dr.ssa Flavia Favata e al sindaco di Cetraro:

«Apprendo dal quotidiano “LA PROVINCIA” di Cosenza a pagina 27 della edizione di martedì 24/02/2014 e dalla nota inviata dalla Dr.ssa Flavia Favata […] che la Dr. Giuliana Bernaudo, […] ha disposto unilateralmente, abusando del suo Ufficio, il trasferimento delle attività della Odontoiatria Sociale in luoghi diversi dalla Struttura Ospedaliera di Cetraro, ove opera da oltre sette anni, grazie all’atto deliberativo n. 2839 del 06/06/2008 firmato dal Direttore Generale pro-tempore dell’ASP di Cosenza.

Nell’illegittimo atto de quo, si ravvisa il reato di interruzione di pubblico servizio in quanto le attività di Odontoiatria Sociale devono essere espletate in strutture protette, abbisognevoli della presenza di sale operatorie, anestesisti, cardiologi ecc., proprio per le peculiarità delle sue attività.

La stessa Dr.ssa Bernaudo era stata già “illuminata” sulla questione con nota prot. 227202 del 18/11/2014 dallo scrivente sulla sua incompetenza nei confronti della Odontoiatria sociale, sottolineandole anche che l’atto deliberativo di istituzione del servizio sopra citato, non è stato mai revocato dai Direttori Generali che si sono susseguiti nel tempo e che, pertanto, con l’atto notificato alla Dr. Favata ha abusato del suo Ufficio sostituendosi, di fatto, al Direttore Generale di questa ASP.

La direzione Strategia di questa ASP, inoltre, con atto deliberativo 2631 del 19/12/2014, ha stanziato ben 104.000 Euro per allocare il Centro di Odontoiatria Speciale nel Padiglione A del Presidio ospedaliero di Cetraro.

I lavori si stanno eseguendo regolarmente e la loro consegna è prevista per il 13 marzo dell’anno in corso.

Sarebbe quindi un ulteriore danno patrimoniale alla comunità ed all’immagine dell’Azienda e di questo Stabilimento Ospedaliero.

Per quanto sopra, Voglia il Sig. Procuratore della Repubblica, aprire un fascicolo nei confronti della Dr.ssa Bernaudo per i reati evidenziati in questa nota ed informare lo scrivente in caso di richiesta di archiviazione come previsto dalla norma.

Voglia il Sig. Direttore Generale F.F. investire la competente Commissione Disciplinare di questa Asp per i ripetuti danni all’immagine ed abusi commessi dalla Dr. Bernaudo nella sua qualità di dipendente ed anche per la diffusione non autorizzata, a mezzo stampa, di notizie false che compromettono l’immagine di questa ASP, visto anche che la TAC, a distanza di oltre due anni, non è stata ancora installata e che altre attività radiologiche sono state arbitrariamente sospese senza alcuna autorizzazione, provocando anch’esse interruzione di pubblico servizio.

Voglia considerare lo stesso Direttore Generale, il licenziamento, per i gravissimi motivi suesposti, della Dr.ssa Giuliana Bernaudo, Biologa, illegittimamente preposta al governo di attività sanitarie. Lo scrivente non consentirà l’attuazione della contestata disposizione […], senza un atto deliberativo del Direttore Generale di questa ASP, per cui la Dr.ssa Flavia Favata […], non deve tenere in alcuna considerazione la nota n. 87 del 20/02/2015 fino ad eventuali nuove disposizioni della Direzione Strategica di questa ASP».

Ma che diamine succede al comune? Ormai siamo al record!

Giovedì, 26 Febbraio 2015 15:27 Pubblicato in Politica

Altro che refusi, ormai siamo vicini alla schizofrenia. Eccovi qualche piccolo esempio.

1)Con delibera di giunta n 12 del 23.01.2015 viene approvato l’avviso pubblico per la selezione di n 2 assistenti sociali per la costituzione del nucleo di valutazione del progetto Home care Premium 2014 (La stessa delibera, infatti, recita che la direzione centrale dell’INPS ha assegnato all’ambito del quale il comune di Amantea è il referente responsabile la somma di euro 123.750,00)

E sempre il bando dispone che la verifica dei titoli e l’esame del curriculum vitae sarà effettuata da un’apposita commissione.

Poi, incredibilmente, e per noi in modo palesemente illegittimo( ma chiediamo il soccorso-se basta- della segretaria comunale) viene stabilito che a parità di titoli verrà utilizzato il criterio cronologico di presentazione delle domande. Ma come? In questo modo “gli amici degli amici” saranno favoriti! (Aspettiamo di leggere le domande presentate nell’immediatezza del bando e capiremo meglio).

Ma come mai non si rispetta la legge di Stato ed in particolare l'art. 5 comma 4 del DPR 487/1994 che prevede e nei concorsi/selezioni pubbliche a parità di punteggio?

2) Ma non basta. Guarda caso 10 giorni dopo la giunta si “auto pente” ed adotta la delibera n 20 del 3.2.2015 con la quale integra la delibera 12 stabilendo che la selezione del personale avverrà a cura di una apposita commissione appositamente nominata dalla giunta municipale( ma prima chi lo avrebbe dovuto fare? Forse direttamente l’ufficio del personale? Forse la Giunta? ).

3) E non finisce qui! NO! La giunta cambia le carte in tavola stabilendo che la selezione non avverrà più per titoli ed esame del curriculum vitae. NO! La giunta stabilisce anche un successivo colloquio!

Ed allora una domanda che rivolgiamo, per ora, alla segretaria comunale. Ma è legittimo tutto ciò? Quando cambiano le regole non occorre annullare il bando precedente e indirne un altro? Noi riteniamo di si!

4)Ma ecco l’altra incredibile piroetta politico amministrativa. Il dr Aloe in data 20 febbraio adotta la determina n 38 con la quale nomina la commissione di selezione per i due assistenti sociali

Ma la delibera n 20, firmata dallo stesso Aloe, oltre che dalla segretaria, non stabiliva che la commissione era nominata dalla giunta?

Ed invece solo ora si scopre che quella delibera è illegittima perché l’articolo 11 del (non pubblicato) regolamento dei concorsi stabilisce la competenza del dirigente degli affari del personale. Non troviamo il regolamento ma riusciamo a trovare il suo articolo 11 nella delibera di giunta n 194 del 14.11.2014.

5)Ed ecco la commissione come nominata dal dr Aloe:

Segretario comunale Maria Luisa Mercuri presidente,

Responsabile servizi sociali Mario Aloe Componente

Istruttore direttivo Maria Concetta Componente.

Scusi dr Aloe , Maria Concetta chi? Non vi siete accorti che manca il cognome? A che cosa state pensando? Ma andiamo avanti.

6)Leggiamo l’art 11 del regolamento. Esso dice che la commissione è nominata dal responsabile dell’ufficio del personale sentita la giunta comunale ed è composta ai sensi dell’art 9 del dpr 487/94 ed anche per la sola presidenza dall’art 107 comma 3 del Dlgs 267/2000.

6a) Ma che significa “sentita la giunta?”. Nessuno ha letto ( tra l’altro) la sentenza del Consiglio di Stato del 17 aprile 2012 laddove i giudici ricordano “come la nomina dei componenti delle commissioni giudicatrici non possa seriamente essere ricompresa tra gli obiettivi di natura politica assegnati alla competenza degli organi di governo, trattandosi all'evidenza di una attività di mera gestione amministrativa riservata espressamente ai Dirigenti”, nemmeno, ed ovviamente, in termini di “sentita!” . Sulla legittimità di tale articolo aspettiamo la pronuncia della segretaria comunale, almeno per ora.

E poi dove è il verbale di giunta che conferma il fatto? E quale “parere” è stato espresso? E chi si è pronunciato?

6b) E non finisce qui! Come mai si richiama l’art 9 del DPR 487/94 per la commissione e si disattende la stessa legge per le preferenze? Ma in che repubblica siamo?

6c)Non solo, ma questa volta si richiama l’art 107 comma 3 del dlgs 267/2000 il quale stabilisce che “Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organi, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente: a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso”

Porca miseria! Questa volta questa norma vale e viene richiamata (il caffè gratis ai primi 10 che ci diranno in quale concorso del comune di Amantea per il quale pende ricorso al TAR questa legge non è valsa!)

7)E poi l’articolo 11 dice che il presidente è scelto tra il dirigente responsabile del settore competente , il segretario dell’ente, un dirigente dell’ente appartenenti a qualifiche funzionali pari o superiori a quelle del posto messo a concorso. Ovviamente la commissione avrà un UNICO PRESIDENTE.

Infine l’art 11 dice che la commissione è composta anche da 2 esperti nelle discipline interessate dall’area funzionale del posto e scelti tra professori o dirigenti appartenenti a qualifiche funzionali pari o superiori a quelle del posto messo a concorso o altre persone che per la loro qualifica, titoli ed esperienze professionali completano le competenze della commissione nelle materie previste dal bando.

Ma allora la dizione che i componenti della commissione debbono possedere il titolo di studio di laurea riportata dalla determina n 38 è un falso, una approssimazione od una semplice aberrazione giuridica . Chiediamo ancora una volta, per ora, alla segretaria se si tratti di un refuso, di una approssimazione o di un vero e proprio errore visto che ci sembra contraria al regolamento.

Possibile che nessuno ( tranne Francesca Menichino ed anche in parte) se ne accorga? Ma nessuno legge gli atti del comune?

8) Ed ultimo, ma non per ultimo. Che significa che “ per un principio di economicità ( la scelta) non può non ricadere che su personale interno?”. Come è possibile infatti che in attuazione del regolamento si possa nominare un professore( addirittura universitario) senza nemmeno pagarlo?

9) Ma allora come si comporrà la commissione per il legale? Con personale interno che non ha nemmeno il titolo di avvocato? La signora segretaria ci illumini o rimedi!

10) e poi.......................................

Noi vi pubblichiamo il comunicato:

“Il dovere dell'informazione è proprio di coloro che desiderano conoscere la realtà attraverso l'analisi oggettiva dei fatti e non attraverso l'interpretazione individuale degli stessi.

È solo per onorare proprio quella oggettività dell'informazione e riportarla sul terreno della realtà, che è giusto sottolineare alcuni concetti.

 

Nel civico consesso dello scorso 24 febbraio, aperto alla cittadinanza e che ha avuto come unico punto all'ordine del giorno la solidarietà nei confronti del vigile urbano Anna Montemagno, colpita da un grave atto intimidatorio, l’intervento del consigliere comunale Sante Mazzei rimarcava la necessità di una maggiore “sensibilizzazione” della cittadinanza in tutte le sue figure rappresentative e quindi, a suo avviso, sarebbe stata necessaria la convocazione dello stesso consiglio presso il Campus “Francesco Tonnara”, così come avvenuto in occasione degli attentati di stampo mafioso rivolti nei mesi scorsi contro il sindaco Monica Sabatino, il vice sindaco Giovanni Battista Morelli, l’assessore Sergio Tempo e il consigliere Franco Chilelli.

La risposta a tale richiesta è stata data sia dal vice sindaco che dal primo cittadino.

Nel corso del suo intervento lo stesso Morelli ha ricordato che nel consiglio comunale richiamato da Mazzei, molte furono le adesioni spontanee da parte di coloro che svolgono ruoli istituzionali e che diedero il loro forte sostegno alla lotta contro il crimine organizzato, dimostrando, con la loro sola presenza e con i loro interventi, una forte ed evidente volontà di supporto e tutela nei confronti dell'azione degli amministratori del comune di Amantea, rivolta alla legalità e alla trasparenza.

Allo stesso modo, così come fecero all'indomani di quel consiglio comunale alcuni organi d'informazione, il vice sindaco ha inteso evidenziare che la “non partecipazione e, quindi, l'insensibilità” dimostrata da parte della cittadinanza amanteana e da alcune importanti figure della società civile ed anche religiosa fu oltremodo notata e sottolineata.

Detto ciò appare quanto mai chiaro che la “sensibilizzazione” non può essere un atto d’imposizione e che la non partecipazione di figure di riferimento, sia in campo culturale e formativo, sia in campo religioso ed educativo, in momenti così importanti della vita di una comunità, lascia sicuramente un segno indelebile, che è di certo una libera scelta di chi la mette in atto, ma non può essere una giustificazione della propria assenza.

Tutto ciò che è stato scritto in queste ultime ore può essere considerato solo frutto di libere interpretazioni delle parole e delle intenzioni del vicesindaco e, in qualità di commenti e critiche assolutamente soggettive, devono essere considerate volutamente polemiche e finalizzate a travisare l’intervento stesso.”

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