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Redazione TirrenoNews

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Ecco la elegante nota del sindaco sul problema della fogna a cielo aperto. Una terribile verità finora nascosta ed una nuova verità che ci coinvolge!

 

“Il segretario del Pd, Armando Motta, e il capogruppo dello stesso partito in Consiglio comunale, Antonio Albi, si sono dannati ieri per denunciare quella che hanno chiamato “fogna a cielo aperto” nei pressi del sottopasso di Nocera Marina.

Il problema esiste e negarlo sarebbe sciocco, ecco perché la ditta incaricata, sollecitata e diffidata dall’Amministrazione comunale, sta prendendo i provvedimenti del caso.

Ma il problema, è bene che i noceresi lo sappiano, è di difficile soluzione.

Benché siano ormai anni che si tenti in ogni modo di trovare una soluzione definitiva, a volte, infatti, si ripresenta, e crediamo sia corretto che i cittadini ne conoscano le ragioni.

Purtroppo in passato l’ex sindaco Pasquale Motta ha fortemente voluto che il depuratore progettato per gestire oltre centomila abitanti, venisse collocato in un Comune, il nostro, di appena 5mila abitanti.

Un caso unico in Italia. Per capirci, quello di Nocera è il terzo depuratore più grande della Calabria.

Un investimento, quello dell’allora Giunta Motta, di ben 24 miliardi di lire che a noi ha portato solo guai.

Soprattutto perché, ed è questo che i noceresi devono sapere, alla stazione di sollevamento numero 15 (per intenderci, quella che sta causando il problema della fuoriuscita di liquame a Via Aldo Moro), arriva la melma di Amantea e Belmonte e, poiché la stessa stazione ha letteralmente usurato due pompe di sollevamento di 54 e 75 kw (che consumano dai 6 mila ai 10 mila euro mensili di corrente elettrica), la melma fuoriesce dal tombino posto in adiacenza del sottopasso.

Tutto questo accade perché quella progettazione, voluta dalla Giunta Motta, non è in grado di gestire l’afflusso della melma degli abitanti di Amantea e Belmonte, tanto che questo problema si porta avanti da allora.

Di fronte a questo gigantesco problema, ereditato da chi ha voluto che il depuratore sorgesse a Nocera, la nostra Amministrazione comunale ha messo in opera un progetto che crediamo risolutivo.

La città di Amantea e il Comune di Belmonte, infatti, dopo una battaglia condotta da Sindaco e Assessori in ogni sede, senza sosta (più volte abbiamo interessato il Prefetto che si è sempre dimostrato sensibile al problema), saranno collegati direttamente al depuratore entro 15 giorni, senza passare attraverso la stazione n. 15.

Per di più questo nuovo collegamento eviterà la fuoriuscita di liquame anche al Villaggio del Golfo. Finora, infatti, grazie a chi fece quel progetto suicida, la condotta proveniente da Amantea, oltre che raccogliere il liquame del Villaggio del Golfo, si spinge fino al Villaggio Nuova Temesa proprio all’interno della stazione incriminata, la numero 15, e non direttamente al depuratore. Un errore tecnico di dimensioni colossali.

Tra l’altro la Stazione N. 15 raccoglie il liquame proveniente dalla SS 18, Monacello e altre vie, e prosegue con la conduttura per Passo Bagni e Via Garibaldi fino al depuratore.

Insomma, un progetto senza capo né coda che ha causato danni perenni le cui conseguenze, soprattutto economiche ma non solo, saranno pagate forse per sempre dai noceresi.

Tutte queste complicazioni erano assolutamente prevedibili quando l’allora sindaco Motta decise di farci questo regalino, eppure ora, e la cosa è davvero paradossale, i segretario del Pd, Armando Motta, e il capogruppo Pd, Albi, protestano e si lamentano per un problema enorme creato da loro stessi.

Ma non è tutto.

La gestione del depuratore, infatti, è costosissima e il Comune più grosso, quello di Amantea, che detiene il 65% della quota, ha problemi di liquidità e dunque non paga il dovuto, e Nocera, che ne detiene il 22%, non può certo sopperire. Da qui la difficoltà economica a gestire la manutenzione. Difficoltà fatta ovviamente presente più volte alle autorità competenti.

È vero che forse dovremmo tenere informati maggiormente i cittadini su quanto accade, ma è altrettanto vero che preferiamo dedicare gran parte del nostro tempo per lavorare affinché i problemi siano risolti.

Non avrei voluto scendere nuovamente in polemica, ma leggere che il segretario e il capogruppo del Pd alzano la voce per denunciare il più grosso problema del Paese che la loro parte politica ha causato, è davvero troppo.

Loro dovrebbero solo chiedere scusa e ringraziare i noceresi per la pazienza dimostrata in tutti questi anni. Ed è del tutto inutile affermare che la Giunta Motta è finita molti anni fa, perché purtroppo il problema creato col depuratore sarà eterno e la responsabilità la porteranno per sempre loro, a prescindere che lo abbiano creato ieri, una settimana fa o 20 anni addietro.

C’è poi un secondo problema. Quelli del Pd, purtroppo, hanno l’abitudine di fare politica in un solo modo: rivolgendosi alla Corte dei Conti, al Prefetto o alla Procura della Repubblica.

Parlano e sparlano sempre di reati penali inesistenti, apparendo più magistrati che politici. Ultimamente si sono persino inventati un imminente scioglimento del Consiglio comunale sulla base di una lettera della Prefettura assolutamente ordinaria, che ogni anno perviene a quasi tutti i Comuni d'Italia.

Ma al Pd, e davvero me ne rammarico, poco interessa dei problemi della nostra comunità. Non è un caso, infatti, se in tre anni di opposizione non si sono resi protagonisti di una sola proposta in Consiglio o comunque pubblica. Solo attacchi spesso personali, articoli sui quotidiani, denunce penali che hanno dell’assurdo. I rappresentanti del Pd sanno che tutti i Comuni sono stati stritolati dagli ultimi governi, con tagli mostruosi dei trasferimenti statali. Sanno che le difficoltà sono oggettive e che ci sarebbe bisogno anche della loro collaborazione, che noi accetteremmo senza alcun problema a prescindere dalle nostre differenze politiche. Ma purtroppo, con oppositori come Albi e Motta, collaborare per il bene della comunità è del tutto impossibile.

Di seguito gli indirizzi mail ai quali il PD di Nocera ha indirizzato la denuncia.

Loro…che non denunciano mai…

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Lamezia prigioniera di se stessa e dei propri carnefici.

Mercoledì, 03 Giugno 2015 08:39 Pubblicato in Lamezia Terme

Queste ultime elezioni amministrative a Lamezia Terme hanno confermato il fatto che la città sia ancora prigioniera di se stessa e dei suoi carnefici politici che sono gli stessi che dominano la scena e tirano le fila da oltre vent’anni a questa parte. Siamo molto felici del grande risultato ottenuto dal nostro candidato sindaco Pasqualino Ruberto con il suo 17,89% e con oltre settemila preferenze si è confermato terzo polo indiscusso in città. Come Forza Nuova ci riteniamo soddisfatti anche del risultato ottenuto dai nostri tre candidati e specialmente dal segretario Provinciale Bruno Spatara,129 preferenze accanto alle 57 della giovanissima Mara Bruno e dalle 33 di Simona Borelli rappresentano voti puliti ed ottenuti solo con la forza delle nostre idee e delle nostre proposte politiche senza contare che per loro è la prima esperienza di candidatura. In questa competizione elettorale abbiamo portato a sostegno del candidato sindaco Ruberto i nostri tre candidati come indipendenti nella lista Labor non investendo alcuna risorsa economica,non abbiamo fatto gigantografie ,manifesti,vele e non abbiamo pagato alcuna cena per ottenere qualche preferenza in più,tutti metodi che noi respingiamo e detestiamo. La differenza in questa tornata elettorale è stata fatta dalla presenza dei partiti tradizionali negli altri schieramenti, che, l’abbiamo detto in tempi non sospetti ,sono autentiche macchine elettorali messe su al solo scopo di drenare voti con le capacità e le astuzie dei politicanti di mestiere,non un programma,non un idea,non un progetto per la Lamezia ma solo la famelica volontà di occupare posti di controllo e di potere. La città non ha voluto il cambiamento,quello vero e rivoluzionario,ma questo non rappresenta di sicuro una sorpresa per noi di Forza Nuova. Per il turno di ballottaggio il nostro Movimento politico si leva dalla mischia e dalla sfrenata corsa per accaparrarsi poltrone ed in perfetta coerenza con la nostra linea di pensiero politico non sosterremo né centrodestra né centrosinistra, indipendentemente dalla volontà o meno di Pasqualino Ruberto e del suo gruppo di schierarsi o meno e far valere il proprio peso politico con l’uno o l’altro schieramento. Per noi, come sempre abbiamo affermato in questa campagna elettorale, i due poli principali non rappresentano il cambiamento in città,rispondono sempre a vecchie logiche politiche e di potere,che sono le stesse che tanto male hanno fatto a Lamezia in questi anni e che ancora purtroppo ne faranno ed i cittadini di questo si renderanno subito conto e ne prenderanno visione. Noi di Forza Nuova dal canto nostro ringraziamo tutto il gruppo di Pasqualino Ruberto fatto di persone perbene ed animato da tante belle idee e volontà per far decollare la città,è stata una bella esperienza per tutti noi ed alla fine il risultato raggiunto lo consideriamo estremamente positivo. Noi torneremo nel nostro mondo fatto di lotta,sacrifici e militanza,a sostegno del nostro popolo e della nostra gente,nei prossimi giorni la segreteria provinciale si riunirà alla presenza di tutti i dirigenti e militanti per pianificare le proprie attività future. La nostra è la politica del contatto diretto con la gente e ribadiamo che non siamo i soliti professionisti o tecnici della politica,ma ci piace definirci volontari,in un mondo in cui tutti si riempiono la bocca di frasi e slogan ad effetto noi rispondiamo con la concretezza dei fatti e con la coerenza ed il rispetto che da sempre il nostro stile ci impone.

Tra poco andremo tutti in bici

Lunedì, 01 Giugno 2015 12:45 Pubblicato in Cronaca

Ecco il comunicato stampa del comune di Amantea.

È stato ufficialmente aperto il cantiere che porterà, entro il prossimo 30 novembre, alla realizzazione della pista ciclabile.

Noi non ci crediamo che per il 30 novembre sia completata la pista ciclabile! .

Si tratta nello specifico di un progetto inserito nei Pisl, il cui iter procedurale era stato avviato negli anni scorsi e che ora giunge a felice compimento.

E' proprio l'abnorme ritardo con cui si giunge alla apertura del cantiere che ci fa credere che la data sia fittizia!

Il progetto in questione prevede l’edificazione di un circuito dedicato agli amanti delle due ruote che dal torrente Santa Maria consente di arrivare in località Tonnara, bypassando il traffico veicolare della Ss 18.

L’opera, finanziata per il 90 percento dalla Regione Calabria e per il 10 per cento dal comune di Amantea, costerà complessivamente 475mila euro.

«La costruzione della pista ciclabile – spiega l’assessore ai lavori pubblici Sergio Tempo – rappresenta la naturale conclusione di un cammino iniziato con la richiesta di finanziamento all’ente regionale e culminato con l’accordo sancito con Trenitalia per consentire il passaggio del tracciato nelle immediate vicinanze del tratto ferroviario.

Il percorso si alternerà tra le aree interne e quelle con vista mare, rendendo più sicuro il passaggio degli appassionati della bicicletta che potranno evitare il transito lungo la Statale 18.

Non vi nascondiamo la forte curiosità di vedere il progetto per capire se davvero qualche tratto della pista ciclabile camminerà vicino al mare e quindi soggetto alle foti mareggiate

Una circostanza che, alla luce dell’incremento dei volumi di traffico derivanti dalla chiusura della Salerno – Reggio Calabria, farà felice gli amatori delle due ruote».

Letto così sembrerebbe che la A3 non aprirà almeno fino al 30 novembre !

Ma non è tutto.

Il comune di Amantea, sulla base del regolamento previsto dalla Regione Calabria che consente di accedere ai fondi rimasti inutilizzati per un importo massimo pari al 50 percento del Pisl erogato, potrà dare seguito alla realizzazione di una seconda pista ciclabile, a complemento della prima, che verrà posizionata nell’area del nascente palazzetto dello sport.

In questo caso il progetto prevede una spesa complessiva di 237mila euro.

Da questo punto di vista si attende soltanto l’esito della richiesta.

«Prende sempre più consistenza – rimarca lo stesso Tempo – l’idea della cittadella dedicata all’attività fisica ed al tempo libero, ipotizzata a suo tempo dal compianto Franco Tonnara.

Lo stadio comunale, il campo da tennis, il palazzetto dello sport in via di completamento e la pista ciclabile daranno modo alla comunità di allenarsi, ma soprattutto di aggregarsi e condividere la stessa passione.

La stessa curiosità la abbiamo di vedere il progetto della pista ciclabile interna al centro abitato.

Si eleva il dubbio che queste strade saranno inutilizzate dai cicisti e molto usate dai motociclisti. Speriamo di sbagliarci!

L’intento è di innalzare progressivamente il livello generale della qualità della vita e per fare in ciò è necessario puntare senza esitazione alcuna verso la massima integrazione possibile tra il territorio e la stessa società civile».

Qualche dubbio anche sul miracolo che una pista ciclabile migliori il livello generale della vita ad Amantea. Dai non scherzate!

 

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