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Amantea perde anche la presidenza del GAC

Mercoledì, 10 Giugno 2015 15:25 Pubblicato in Cronaca

Roberto Pizzuti primo cittadino di San Lucido, è il nuovo presidente dei Gruppi Azione Costiera Perti perla del tirreno.

Ma chiariamo cosa è il GAC Perti e lo facciamo utilizzando il sito http://www.gacperti.it/

“Il GAC “La Perla del Tirreno” è una Associazione Temporanea di Scopo con personalità giuridica, composta da soggetti pubblici e privati rappresentativi del tessuto socio economico del territorio, che ha come finalità lo sviluppo sostenibile della zona di pesca.

Al GAC partecipano 20 partner, di cui 8 pubblici, 6 privati del settore ittico e altri 6 degli altri settori di interesse.

Ancora ad oggi il Consiglio Direttivo del GAC sarebbe composto dal presidente dott. Pasquale Ruggiero e dai consiglieri Bruno Giuseppe – Comune di Belmonte Calabro (CS),Robero Pizzuti – Comune di San Lucido (CS),Fabio Buono – Comune di Paola (CS), Francesco Capocasale – AGCI – Agrital Calabria,Martillotti Salvatore - Legacoop Calabria Settore Pesca, Piero Franco Mendicino – Confcooperative Unione di Cosenza,Francesco Calomino – Confcommercio Cosenza, Regasto Saverio – Consorzio Albergatori Associati Sud Tirreno Cosentino Isca Hotels,Annamaria Mele – Endas Comitato Provinciale di Cosenza.

Invece il presidente non è più Pasquale Ruggiero e due giorni fa si è svolta la assemblea per eleggerne un altro.

A maggioranza con la astensione del solo Antonio Rubino, assessorecon delega all’ambiente verde pubblico, riordino raccolta rifiuti trasporto urbano del comune di Amantea, oltre che responsabile del Gac, è stato eletto nuovo presidente il sindaco di San Lucido dottor. Roberto Pizzuti.

Amantea perde l’ultima posizione rappresentativa sovra comunale.

“Il Governo ha il dovere di aiutare i disoccupati, i precari, i perdenti lavoro con un reddito di cittadinanza ed esonerarli dalle tasse. Il Sole d’Italia”

Così si legge sullo striscione portato da una signora.

E Bruno Mammoliti, rappresentante del movimento "Il sole d’Italia", dice:«Siamo stati abbandonati dal Governo. Da oltre 16 mesi non percepiamo gli ammortizzatori sociali e nessuno muove un dito per aiutarci. Noi chiediamo di poter lavorare ed in assenza di occupazioni vorremmo che ci venissero pagate le indennità che ci sono dovute per gli ammortizzatori sociali. Viviamo un forte disagio ed una situazione di disperazione. Chiediamo al Governo di intervenire per risolvere questa situazione. In tutta la Calabria siamo circa 40 mila e non possiamo essere abbandonati a noi stessi»

I rappresentanti sindacali in una nota precisano “ Dopo il pagamento della mensilità di gennaio 2014 tutto si è inspiegabilmente bloccato. Infatti, nonostante la disponibilità di ben 55 milioni, i lavoratori dovranno ancora attendere non si sa ancora per quanto tempo.

La nota inviata nei giorni scorsi dal ministero del Lavoro contempla alcune restrizioni retroattive che impediranno il percepimento della mobilità in deroga a migliaia e migliaia di lavoratori.

Mentre c’è chi quasi plaude a queste scelte scellerate, Cgil-Cisl-Uil Calabria esprimono la più ferma condanna di scelte incomprensibili fatte sulla pelle dei lavoratori.

Al Governo Regionale chiediamo di aprire subito il cantiere del Piano per il Lavoro e l’Occupazione che, integrando risorse comunitarie e regionali, realizzi un sistema di vere politiche attive finalizzate al reinserimento occupazionale, perché la Calabria, dopo le tante evanescenti promesse del Governo, deve trovare la forza di rialzare la testa”

Una parte di questi 40 mila , circa mille, da stamattina stanno manifestando presso l’aeroporto di Lamezia terme.

Rivendicano il pagamento degli ammortizzatori sociali.

I manifestanti hanno cercato di invadere le piste ed è intervenuta la Polizia

Stamattina sono stati chiamati a rinforzare il presidio di Polizia anche carabinieri, finanzieri e Guardie Forestali dei comuni prossimi a Lamezia terme.

Ovvie le difficoltà intorno all’aerostazione ma nessuno stop ai voli

Danni agli schermi dell’aerostazione

La protesta all'interno dello scalo di Lamezia Terme

E’ giunto alle prime luci dell’alba di oggi nel porto di Vibo Valentia Marina, scortato dai mezzi navali della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, il Supply Vessel “BOURBON ARGOS”, battente Bandiera del Lussemburgo con a bordo i medici senza frontiere. La grande nave di soccorso, dirottata nei giorni scorsi su tre distinti eventi sar nelle acque del Canale di Sicilia dal Centro di Soccorso Nazionale del Comando Generale della Guardia Costiera Italiana, aveva a bordo 342 migranti di varie nazionalità africane.

       I migranti, alloggiati sul ponte della Nave, già visitati durante la navigazione di trasferimento dallo staff medico imbarcato sulla nave al momento del soccorso, si presentavano in discrete condizioni di salute, fatta eccezione per otto migranti per i quali si è reso necessario il ricovero presso il Nosocomio di Vibo Valentia.

Gli stessi erano stati recuperati nei giorni scorsi nelle acque del Canale di Sicilia, a bordo di tre gommoni alla deriva. Tra i migranti soccorsi 272 uomini, 64 donne di cui 2 in stato di gravidanza e 6 minori.

Il dispositivo di accoglienza e verifica disposto dal Prefetto di Vibo Valentia Dott. Giovanni Bruno, ha visto impiegate le varie forze dell’Ordine – Polizia – Carabinieri – Guardia di Finanza – Guardia Costiera – Forestale, Vigili del Fuoco, l’ASP di Vibo, la Protezione Civile e le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio, che hanno contribuito ognuno, per quanto di competenza, alle attività predisposte nelle riunioni di coordinamento tenutesi ieri presso la sede della Guardia Costiera di Vibo Valentia e presiedute dal Prefetto.

I primi a salire a bordo del Pattugliatore, sono stati i Sanitari del 118, che hanno effettuato le verifiche sanitarie dei migranti e delle donne in stato di gravidanza.

Subito dopo sono salite le Squadre interforze di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile della Polizia di Stato, del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Guardia Costiera di Vibo Valentia.

Le attività d’indagine svolte dal Pool investigativo interforze, finalizzato ad individuare eventuali “scafisti”, si è concluso dopo diverse ore di raccolta di testimonianze fornite da taluni migranti, che hanno contribuito a definire le responsabilità dello scafista, di nazionalità del Gambia.

Il presunto scafista è stato posto in stato di fermo a disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

Successivamente si è provveduto alle attività di sbarco dei migranti, all’identificazione ed al trasferimento degli stessi con i pullman nelle strutture ricettive secondo un piano di accoglienza predisposto dal Ministero dell’Interno.

In particolare una trentina migranti permarranno nella Provincia di Vibo ed i rimanenti verranno trasferiti nelle altre Regioni.

Sbarcati i naufraghi, la Nave “BOURBON ARGOS”, ha poi ripreso la regolare navigazione.

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