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Redazione TirrenoNews

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Oliverio & Falcomatà. Amici “fino a munnizza”!

Sabato, 16 Novembre 2019 13:17 Pubblicato in Calabria

Emergenza rifiuti a Reggio Calabria. “La situazione dei rifiuti nel territorio ha raggiunto livelli insostenibili”a

Adesso Falcomatà si scaglia contro Oliverio: “serio rischio di ordine pubblico”.

I sindaci dei Comuni della Città metropolitana di Reggio Calabria si recheranno oggi alla Cittadella regionale di Catanzaro, auspicando un incontro con il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

Lo comunica l’ente metropolitano specificando come la “situazione dei rifiuti nel territorio ha raggiunto livelli insostenibili”.

I primi cittadini chiederanno al governatore l’apertura di un tavolo politico istituzionale permanente per affrontare nell’immediato la questione.

Oggi il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomata‘, intervenendo ad un’iniziativa all’Associazioni industriali ha messo in evidenza la difficolta’ nel conferimento dei rifiuti indifferenziati e organico negli impianti regionali.

“Da quindici giorni non riusciamo a conferire – ha affermato – questo sta comportando una produzione di microdiscariche.

La causa ha nome e cognome: la Regione Calabria che ha chiuso le porte degli impianti di conferimento solo ai 97 Comuni dell’area metropolitana di Reggio Calabria.

Le altre province, invece, conferiscono regolarmente. Stiamo facendo di tutto per risolvere questa situazione”.

“Finora la Regione ci ha chiesto di rientrare almeno dell’80% del debito per poter conferire nuovamente – ha precisato Falcomata’ – nonostante le difficolta’ di molti Comuni, molti sono in dissesto, con problemi legati alla liquidita’, tutti si sono messi in linea e sono arrivati vicini a quella percentuale”.

Il sindaco metropolitano si chiede quindi “se la salute dei cittadini puo’ essere demandata al calcolo ragionieristico.

Se la situazione non si sblocchera’ – ha concluso Falcomata’ – c’e’ il serio rischio di ordine pubblico”.

Ma come abbiamo già scritto ieri su StrettoWeb, ci chiediamo come mai in concomitanza con il blocco delle discariche si sia fermata anche la raccolta porta a porta dei rifiuti differenziati (plastica, vetro, carta e cartone).

In città monta la rabbia e si insinua il dubbio della mega-truffa sulla differenziata, imposta ai cittadini ma non completata regolarmente.

Non è che vada a finire tutto in discarica?

Perchè che la raccolta porta a porta si sia fermata completamente da quasi 15 giorni è una strana coincidenza…

Emergenza rifiuti a Reggio Calabria, il comunicato stampa di Falcomatà: il Sindaco chiede un tavolo politico istituzionale permanente

«Le porte degli impianti di smaltimento dei rifiuti calabresi sono chiuse per i 97 Comuni del territorio metropolitano di Reggio Calabria, e solo per loro, sicché si creano microdiscariche ovunque e l’indifferenziato non viene raccolto da 15 giorni. E questo avviene per responsabilità della Regione». L’ha detto questa mattina il sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenendo al convegno sul tema “Economia circolare, ambiente e futuro – Sfide culturali e imprenditoriali per lo sviluppo sostenibile” svoltosi nella Sala convegni di Confindustria Reggio Calabria.
«I tecnici regionali, se non avessero disertato quest’appuntamento, vi avrebbero detto che per riaprire le porte della discarica di Crotone e tornare a farci scaricare occorre che i Comuni del Reggino rientrino dell’80% dal loro debito con la Regione in materia ambientale – ha proseguito il primo cittadino –. In realtà, malgrado tanti tra loro siano in dissesto e in predissesto, tutti gli Enti locali del territorio metropolitano si sono “messi in riga” e sfiorano ormai quella soglia. Ma se anche così non fosse, la salute dei cittadini e l’igiene pubblica non possono essere demandate a una percentuale imposta peraltro non da una norma, ma da dirigenti e funzionari della Regione. Né i gestori degli impianti hanno accettato d’avere rapporti direttamente con l’Ato, il neocostituito Ambito territoriale ottimale per la gestione dei rifiuti: “Abbiamo un rapporto diretto con la Regione e vogliamo continuare così”, ci hanno risposto, visto che la legge regionale sui rifiuti non prevede “filtri” tra gli Enti locali e i soggetti che gestiscono gli impianti. Però gli altri territori provinciali continuano a conferire i propri rifiuti in discarica mentre noi no; e nessuno sa perché».

Falcomatà sta allora nella circostanza che «l’interlocuzione politica con l’Ente regionale è completamente saltata. Proprio per questo, i colleghi sindaci del territorio metropolitano hanno fisicamente sbarrato l’accesso di tutti i camion delle altre quattro province calabresi al termovalorizzatore di Gioia Tauro – ha annunciato il primo cittadino reggino – Sì, perché a proposito d’economia circolare, oggi sotto il profilo ambientale grazie a siti come Gioia, ma anche Siderno e Sambatello, proprio il territorio metropolitano reggino potrebbe essere oggi quello più autonomo dell’intera Calabria, invece di fatto è quello più intollerabilmente penalizzato. Chiediamo adesso che venga istituito immediatamente un tavolo regionale di concertazione permanente e che della questione venga investito direttamente il Ministero per l’Ambiente con la massima urgenza».

Strettoweb

Il Movimento 5 Stelle si presenterà alle Regionali in Calabria del prossimo gennaio ma non alleato al Pd.

Parola del coordinatore dei grillini per la campagna elettorale nella nostra regione, Paolo Parentela: “non avevamo e non abbiamo intenzione di dialogare con i Dem.

 

 

 

 

 

Non basta scaricare Oliverio per cancellare i disastri fatti in Calabria dal Partito Democratico. Credo, inoltre, che non ci sono neanche i tempi tecnici per sedersi e discutere con una forza politica che ancora non ha in testa un programma chiaro e serio”.

“Noi stiamo lavorando con la società civile, con le associazioni e movimenti.

Non abbiamo nulla contro Rubbettino che è una bravissima persona, la questione è politica”,conclude.

StrettoWeb / Salvatore Dato

Il nuovo prato del campo sportivo

Sabato, 16 Novembre 2019 12:17 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziaria

Quella del terreno di gioco dello Stadio comunale “Stefano Medaglia” sembrava una sfida impossibile.

Il sistema di irrigazione - obsoleto e malfunzionante - è stato messo apposto.

Ed oggi abbiamo un terreno di gioco che fa invidia a tante realtà di livello superiore.

Amantea ha una tradizione calcistica con radici profonde che poggiano su un terreno fatto di principi, valori e ideali.

 

 

 

 

 

 

Per questo ritengo - come già detto al Sindaco Mario Pizzino ed all’Assessore al Bilancio Rocco Giusta - che nel nostro Stadio bisogna continuare ad investire.

Perché ci sono interventi importanti che dobbiamo ancora realizzare.

Perché il calcio nepetino merita rispetto e dignità.

Tra due/tre settimane si torna a giocare davvero in casa.

Con la speranza di trasformare questa serie di pareggi in tante vittorie.

Gli ingredienti ci sono tutti.

I ragazzi sono in gamba.

E abbiamo una società giovane e motivata che ha uno straordinario progetto etico sul calcio.

Elementi che ci consentono di poter sognare.

Forza Amantea

Enzo Giacco Presidente Consiglio Comunale Amantea Delegato allo Sport.

Ndr Peccato che il prato precedente si sia seccato e si siano persi i soldi spesi!

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