Redazione TirrenoNews
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Non dimentichiamo che siamo Temesiani
Venerdì, 15 Novembre 2019 18:10 Pubblicato in Campora San GiovanniE’ la dichiarazione dell’assessore all’archeologia Concetta Veltri dopo il recente rinvenimento del secondo tempio di Imbelli.
Omero nel Libro I vv. 180 ss dell’Odissea scriveva:”Io sono Mente, figlio del saggio Anchialo, regno sui Tafi che amano il remo. Navigando sul mare colore del vino, verso genti straniere, verso Temesa in cerca di bronzo, sono arrivato qui con nave e compagni. Porto con me ferro lucente”.
E’ quel famoso passo omerico che attesta la esistenza di Temesa”prima dell’arrivo dei Greci”
Una città ed una società avanzata dove si praticava la produzione del bronzo ed il suo commercio.
Callimaco, Ovidio e Stazio nominano, poi, i “bronzi di Temesa”
Ma è Omero che fa rientrare Temesa in un orizzonte cronologico molto arcaico e precedente la colonizzazione ellenica.
Pausania ,ancora, racconta che Ulisse, in viaggio nel Mediterraneo dopo la caduta di Troia, giunse con le sue navi a Temesa e venne accolto benevolmente dagli indigeni.
Ma il suo compagno Polite, ubriaco, violentò una ragazza del paese.
Gli abitanti, allora, lo lapidarono.
Ulisse proseguì il suo viaggio, ma il demone di Polite cominciò a perseguitare gli abitanti in modo atroce, uccidendoli ad ogni occasione, finché costoro, disperati e intenzionati a lasciare l’Italia, su indicazione della Pizia gli destinarono un’area sacra, gli edificarono un tempio e ogni anno dovettero dargli in moglie la più bella tra le fanciulle di Temesa.
Temesa come noto, fu dapprima nell’orbita di Sibari e successivamente passò sotto il controllo di Crotone, come indica la monetazione a doppia legenda con il Tripode Delfico e la scritta KPO e l'elmo corinzio con la scritta TEM.
Scrive Gioacchino Francesco La Torre : “Le pendici occidentali del colle Cozzo Piano Grande (m 365 s.l.m.), affacciate sul litorale tirrenico di Campora San Giovanni, frazione del Comune di Amantea, hanno nascosto per secoli i cospicui resti di un importantissimo luogo di culto di epoca tardo-arcaica.
Lo scavo ha permesso di riportare alla luce un grande e problematico edificio templare di cento piedi, del tipo ad "oikos" privo di peristasi, conservatosi anche in alzato in maniera sorprendente e trovato pieno degli oggetti votivi depositati al suo interno prima della distruzione e dell'abbandono”
Oggi se ne trova un altro.
Per questo sono già andata sui luoghi di interesse
Una informazione , questa, estremamente importante e che impone la continuazione delle ricerche e degli scavi.
Stiamo lavorando per far redigere un importante progetto di prosecuzione degli scavi, di valorizzazione dei reperti rinvenuti ed ancora non rinvenuti , anche, e non solo, a mezzo di un museo.
Vogliamo che tutti i “temesiani” conoscano la propria storia e ne siano orgogliosi.
Lavoreremo perché nelle scuole si studi Temesa
In questa direzione ci muoveremo con forza e decisione chiedendo la collaborazione di quanti hanno a cuore questo territorio
Il Sindaco di San Pietro in Amantea cambia casacca: di Francesco Gagliardi
Venerdì, 15 Novembre 2019 17:50 Pubblicato inIl 5 ottobre u.s. pubblicai un articolo dando notizie ai miei cari lettori che il Sindaco di San Pietro in Amantea Sig. Lorelli Gioacchino aveva detto addio alla Lega di Matteo Salvini.
Avevo appreso soltanto il 29 maggio che il Sindaco del mio caro paesello era con Matteo Salvini quando partecipai ad un seminario presso l’Università della Calabria, dove si era parlato del voto nelle elezioni europee.
Solo allora avevo appreso che il Sindaco aveva cambiato ancora una volta schieramento politico.
Ma esaminando i voti ottenuti dalla Lega in quella competizione elettorale si poteva facilmente capire che qualcosa di strano c’era e che i 132 voti ottenuti dalla lista di Salvini erano frutto della azione politico amministrativa del Sindaco dell’antico borgo. 132 voti, cioè il 60% dei votanti e che San Pietro in Amantea in quella tornata elettorale è risultato il Comune più leghista della Calabria.
Il merito, non c’è che dire, era tutto del Sig. Sindaco e della sua Giunta Comunale i quali ancora oggi godono della fiducia da parte dei cittadini di San Pietro in Amantea. Ieri, notizia bomba, che ancora una volta mi ha gettato nello sconforto.
Non so se il botto si è fatto sentire nei palazzi. Tirreno News per primo pubblica la notizia:- Il Sindaco di San Pietro in Amantea è con Fratelli d’Italia -, il partito di Giorgia Meloni.
Certamente questa adesione del Sindaco al partito Fdi avrà degli strascichi e delle conseguenze all’interno della compagine comunale e nell’elettorato, che, ancora una volta, a distanza di un solo anno, dovrà cambiare partito.
Prima Forza Italia, poi Nuovo Centro Destra, poi Lega, domani Fratelli d’Italia.
E’ una scelta di continuità, ha scritto Tirreno News, “ per quanto riguarda il posizionamento nel centrodestra, rispetto alle ideologie politiche che lo stesso Lorelli ha espresso nel corso degli anni”.
A me non resta che augurargli buon lavoro con la speranza che la sua scelta questa volta sia definitiva e che sia stata presa dopo una attenta riflessione.
Però i 132 elettori che lo hanno seguito nel votare Lega nelle ultime elezioni europee sono rimasti delusi.
Ora sono disperati.
A chi daranno il voto nelle prossime elezioni regionali?
Il nostro caro Sindaco sarà candidato nella lista di Fratelli d’Italia a consigliere regionale?
Il Sindaco li ha lasciati nello sconforto e nella disperazione. E i nostri cari emigranti in terre lontane che scrivevano nel Web.-
Bravo il nostro Sindaco-, ora cosa scriveranno?
Cambieranno anche loro casacca?
Anche loro canteranno: Mondo crudel, è l’ora dell’addio e Come si cambia per non morire, come si cambia per ricominciare.
ArcelorMittal lascia l'Ilva ed allora la Procura di Milano apre un'inchiesta.
Venerdì, 15 Novembre 2019 17:22 Pubblicato inFascicolo aperto sulla decisione assunta da ArcelorMittal di recedere dal contratto di fitto finalizzato all'acquisto del complesso aziendale
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla decisione assunta da ArcelorMittal di recedere dal contratto di fitto finalizzato all'acquisto del complesso aziendale ex Ilva. In particolare, il procuratore capo di Milano Francesco Greco <ravvisando - si legge in una nota stampa
- un preminente interesse pubblico relativo alla difesa dei livelli occupazionali, alle necessità economico-produttive del paese, agli obblighi del processo di risanamento ambientale, ha deciso di esercitare il diritto/dovere di intervento, previsto dall'ultimo comma dell' art.70 del codice di procedura civile nella causa di rescissione del contratto di affitto d'azienda promossa dalla società ArcelorMittal Italia contro l'Amministrazione Straordinaria dell'Ilva>.
Il procuratore Greco ha così invitato il coordinatore del secondo dipartimento (quello che si occupa delle delicate inchieste su corruzione, politica e Pubblica amministrazione) Maurizio Romanellia studiare le modalità dell'intervento che sarà seguito dai pubblici ministeri Stefano Civardi e Mauro Clerici, già titolari del procedimento relativo alla bancarotta della società Ilva.
Il procuratore Greco ha inoltre proceduto all' iscrizione di un fascicolo a modello 45 (fatti non costituenti notizie di reato) per verificare la eventuale sussistenza di ipotesi di reato con conseguente delega al Nucleo di Polizia Economia e Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano per gli accertamenti preliminari.
I commissari straordinari dell’Ilva hanno depositato tramite i propri legali un ricorso urgente ex articolo 700 al tribunale civile di Milano per chiedere un provvedimento che impedisca ad ArcelorMittal di spegnere gli impianti. La Procura di Milano ha deciso di intervenire anche in questo procedimento.
Proprio stamattina ArcelorMittal Italia e ArcelorMittal Energy avevano comunicato al Governo e alla prefettura di Taranto, il piano di «sospensione» dell’esercizio dello stabilimento di Taranto e delle centrali elettriche.
Lagazzettadelmezzogiorno