Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Calabria: Regionali, scendiamo in campo contro il clientelismo ed il familismo della Politica
Sabato, 16 Novembre 2019 17:48 Pubblicato in Alto TirrenoParentela ribadisce la linea dei 5 Stelle, "nessuna candidatura degli eletti in carica e massima apertura sul programma"
Il Movimento 5 Stelle sta lavorando per le Regionali della Calabria a partire dal programma, dal confronto interno e dal coinvolgimento di quella società civile che non teme di mettersi in gioco e che vuole sostenere il cambiamento concreto".
Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, coordinatore della campagna elettorale del MoVimento 5 Stelle per le Regionali della Calabria, che aggiunge: "Tutti i contributi sono utili e importanti.
Abbiamo bisogno di coesione, unità e capacità di sintesi.
La Calabria è in una situazione tragica, più che drammatica, per causa del clientelismo e del familismo che hanno caratterizzato le varie amministrazioni regionali, soprattutto quella guidata da Mario Oliverio".
"Davanti a questa realtà occorre superare - evidenzia il parlamentare - ogni individualismo e bisogna dimostrare la differenza dagli altri con un progetto politico innovativo e credibile, quale quello che stiamo costruendo con tanta pazienza, fiducia e determinazione".
"Le nostre regole e i nostri princìpi - conclude Parentela - non consentono, come ribadito a chiare lettere dal capo politico Luigi Di Maio, la candidatura di eletti con il Movimento 5 Stelle che siano in carica, che invito a spendere le loro energie per il bene della comunità calabrese, la nostra sola priorità, specie in questa fase di confusione e rimescolamento che interessa i vecchi partiti e non ci riguarda affatto".
Decine di scosse telluriche investono il tirreno cosentino
Sabato, 16 Novembre 2019 17:29 Pubblicato inAnche oggi diverse scosse.
Ecco le ultime dal 12 al 16 novembre
Il dipinto riprodotto qui sopra è opera dell'artista veneziano Vincenzo Chilone (1758-1839).
Raffigura, come spiega la didascalia del sito della casa d'aste Sotheby's, Piazza San Marco inondata.
Da alcuni elementi del quadro (le bandiere austriache e un edificio in seguito abbattuto) si può datare la scena al 9 dicembre 1825 quando le gazzette del tempo registrano forte acqua alta.
Secondo gli esperti di Sotheby's, le gondole addobbate dimostrano che gli allagamenti erano occasione di divertimento.
Frase eccessiva, sicuramente, ma è un fatto che i fenomeni di questi giorni non sono unici nella storia.
Ecco i valori di marea registrati a Venezia dal 1872
Data | Ora | Valore |
16 aprile 1936 | 21.35 | 147 cm |
12 novembre 1951 | 8.05 | 151 cm |
15 ottobre 1960 | 7.55 | 145 cm |
4 novembre 1966 | 18.00 | 194 cm |
3 novembre 1968 | 7.30 | 144 cm |
17 febbraio 1979 | 1.15 | 140 cm |
22 dicembre 1979 | 9.10 | 166 cm |
1 febbraio 1986 | 3.55 | 159 cm |
8 dicembre 1992 | 10.10 | 142 cm |
6 novembre 2000 | 20.35 | 144 cm |
16 novembre 2002 | 9.45 | 147 cm |
1 dicembre 2008 | 10.45 | 156 cm |
23 dicembre 2009 | 5.05 | 144 cm |
25 dicembre 2009 | 3.55 | 145 cm |
24 dicembre 2010 | 1.40 | 144 cm |
1 novembre 2012 | 1.40 | 143 cm |
11 novembre 2012 | 9.25 | 149 cm |
12 febbraio 2013 | 0.05 | 143 cm |
29 ottobre 2018 | 14.40 | 156 cm |
29 ottobre 2018 | 20.35 | 148 cm |
Certo non va dimenticato che “Complessivamente nell’ultimo secolo la città ha perso 26 centimetri, di cui circa 12 per innalzamento del mare legato al clima che cambia, circa 6 centimetri per subsidenza naturale e circa 8 centimetri per subsidenza antropica, in particolare per emungimento dalle falde acquifere.”
A preoccupare, ora, è soprattutto il futuro. In uno studio pubblicato su "Scientific Reports", Luigi Tosi, dell’Istituto delle Scienze Marine di Venezia, spiega che considerando uno scenario di emissioni moderate (lo scenario IPCC A1B) a cui va sommata la subsidenza attuale, la risalita del livello marino relativo dovrebbe variare tra 17 e 53 centimetri entro il 2100.
“Ciò significa che l'elevazione del suolo del centro storico, che emerge a soli 90 centimetri sopra il mare medio, sarà drasticamente ridotta.
Di conseguenza, la frequenza degli eventi di acqua alta, ovvero maree superiori a 110 centimetri, aumenterà e gli eventi potranno ripetersi tra 20 e 250 l’anno.”
Lo studio condotto e appena pubblicato sulla rivista "Water" da un team internazionale, a cui ha partecipato Marco Anzidei, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è più preoccupante, anche perché usando misure con il GPS il team stimano ben 3,3 millimetri l’anno di subsidenza naturale: “Alla fine del secolo, a causa del riscaldamento climatico che provoca l'aumento del livello marino e della subsidenza che ne accelera gli effetti, noi stimiamo che a Venezia il livello medio potrebbe crescere fra i 60 e gli 82 centimetri rispetto ad oggi.