Ostia è andata alle elezioni.
Ostia, dove imperano il racket, l’usura, il traffico di stupefacenti, le estorsioni, le gambizzazioni, gli affari sporchi sulle spiagge, le intimidazioni e finalmente uno scioglimento per infiltrazioni mafiose nella macchina amministrativa
Ostia, dove, come dice Alfonso Sabella, magistrato antimafia e (per poco) assessore capitolino alla legalità “la mafia si respira per le strade come nella Sicilia degli anni ’80, non c’e’ bisogno di sentenze passate in giudicato”.
Ostia, dove in campagna elettorale i candidati preferiscono parlare di altro e non di mafa
Ostia, dove vanno a votare solo il 36,15% degli elettori
Ostia dove
Giuliana Di Pillo (M5S) 30,21%
Monica Picca (Fdi, Forza Italia, Liberi, Picca presidente, Noi con Salvini) 26,68%
Athos De Luca (Pd) 13,61%
Luca Marsella (Casapound, Assotutela, Cittadini del X municipio) 9,08%
Don Franco De Donno (Laboratorio civico X) 8,61%
Andrea Bozzi (Un sogno comune, Ora) 5,54%
Eugenio Bellomo (Sinistra Unita) 3,61%
Giovanni Fiori(Popolo della famiglia) 1,34%
Marco Lombardi (Noi del X municipio) 1,32%
Ora al ballottaggio andranno il M5s ed il centro destra.