Palla palla contunua a giocare(nella prima foto)
Scopriamo che con Palla Palla basta gridare e prima o poi si avrà quello che si chiede.
È solo questione di tempo e di voce!
È quello che dimostra la lotta portata avanti dagli abitanti di Celico che non volevano la discarica di rifiuti.
Ora ogni comune o contesto sovra comunale che non voglia una discarica sa come fare.
Il presidente della Regione Mario Oliverio, infatti, accogliendo le istanze dei sindaci e dei cittadini dei comuni presilani ha deciso di sospendere l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla discarica di Celico.
Di conseguenza, l’impianto resterà chiuso e non vi potrà essere sversato alcun tipo di rifiuto.
La notizia è stata diffusa a Casole Bruzio, dove si erano radunati gli abitanti dei comuni costretti a respirare da anni i veleni della discarica.
Una delegazione dei comitati è stata ricevuta a Catanzaro da Oliverio, con il quale è stato raggiunto l’accordo per la sospensione dell’Aia.
Erano stati tredici i consigli comunali che avevano chiesto la chiusura della discarica, incompatibile con il contesto ambientale rappresentato dall’altopiano silano e dal Parco Nazionale.
Non è mancata la chiosa finale di Palla Palla il quale ha dichiarato “Non siamo stati noi ad autorizzare questo impianto”.
Come a dire “se fosse stato per noi….”
E poi ha aggiunto “Per quanto ci riguarda siamo in forte sintonia con la domanda dei cittadini calabresi che ci chiedono di salvaguardare il nostro territorio e l'ambiente, che rappresentano due grandi risorse per lo sviluppo e la crescita della nostra terra".
E poi ha aggiunto “Sin dal nostro insediamento abbiamo avviato un'azione costante ed intransigente nel settore dello smaltimento dei rifiuti in Calabria che può essere sintetizzato nello slogan "rifiuti zero" e "zero discariche".
Signor presidente che cosa vuole dire che in attesa che si raggiungano questi obiettivi manderemo la nostra monnezza in altre regioni ed altre nazioni?