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Le tasse in Italia ed il pesce d’aprile: grazie Monti, Tassator Cortese & c

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Ahimè, vorremmo lo fosse, ma non è uno scherzo di aprile, anzi è una triste verità. Si chiama “Monti & c.”, il sistema per confermare i poveri, anzi crearne altri, garantire io ricchi, anzi crearne altri.

Ed è qui la cosa straordinaria . una sola certezza e cioè che l’Italia è il paese nel quale al mondo si pagano più tasse, ma nessuno che sappia dire quante siano davvero. E così qualcuno dice che siamo al 44,4% altri che nel 2013 saliremo al 56,1% ( analisi Rete Imprese Italia).

Ma come si fa ad aumentare le tasse se il PIL si riduce di anno in anno ed i consumi diminuiscono di anno in anno? Una cosa difficile per tutti , meno che per Monti ed i suoi tecnici( se no che tecnici sarebbero?).

Ed allora ecco micro e macro aumenti per cavare dai limoni pure il sangue.

Aumento dell’Iva -Senza interventi, dal 1 luglio l’aliquota oggi al 21% salirà di un punto. Una cosa illogica visto che nel 2012 i consumi sono già scesi del 2,9%.

Tares - E’ la nuova tariffa che dovrebbe sostituire le vecchie Tia e Tarsu sui rifiuti (con l’obbligo di copertura totale del servizio) incorporando anche un contributo per i servizi pubblici comunali. Si paga in proporzione sulla casa, come l’Imu, e secondo calcoli di consumatori e sindacati comporterà un aumento di imposizione dal 20% in su per i contribuenti (un miliardo di euro in più il gettito previsto). Sulla sua entrata in vigore, però, si sta consumando un piccolo giallo. La prima rata (in pagamento in queste settimane) si pagherà ancora col vecchio metodo, mentre la stangata comincerà anche in questo caso a luglio, con la seconda: comuni e imprese (in particolar modo il settore dell’edilizia) ne chiedono il rinvio al 2014 e il governo sembrava aver acconsentito (il ministro dell’Ambiente Clini avrebbe già scritto il relativo decreto), ma nell’ultima riunione a Palazzo Chigi non se n’è fatto nulla.

Ma nei comuni che non ponevano a bilancio i costi reali del RSU l’aumento di quanto sarà? Ve ne accorgerete!

Accise - Quelle su benzina e gasolio sono aumentate di 50 centesimi il 1 gennaio per effetto della prima manovra dei tecnici. Non potevamo rischiare che qualcun atro avesse la benzina cara come da noi!

Addizionali Irpef e Imu - Regioni e comuni hanno – a parte qualche eccezione – aumentato le aliquote di loro pertinenza lo scorso anno e il trend è di una crescita anche nel 2013 (alcuni comuni, per dire, hanno già adottato delibere in questo senso): d’altronde il continuo taglio dei trasferimenti statali comporta per i sindaci la necessità di tagliare le spese (i servizi) e/o aumentare le tasse. E siccome tagliando i servizi si perono amici meglio aumentare le tasse: tanto lo fanno tutti!

Invalidi - In parecchi perderanno il diritto alla pensione perché da quest’anno il requisito di reddito per ottenerla comprenderà anche quello del coniuge: se insieme si superano i 16.127,30 euro niente assegno.

Ivie. E’ la tassa che colpisce quegli italiani che posseggono case all’estero: il gettito atteso è poco meno di un miliardo.

Auto aziendali - Drastico taglio della loro detraibilità: sulle imprese peserà, ha messo a bilancio il governo, per circa 500 milioni l’anno.

Tobin tax e conti correnti - L’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie ha debuttato a marzo. Il gettito atteso è di 1,1 miliardi, ma difficilmente sarà raggiunto visto che, grazie ad un’esclusione mirata, l’esecutivo ha sostanzialmente esentato le banche. Nel 2013, poi, vanno a regime i nuovi bolli sui conti correnti bancari (esclusi quelli base e quelli con giacenza media sotto i 5mila euro) e la cosiddetta patrimonialina, un versamento a fine anno dello 0,15% sul valore di tutti gli investimenti finanziari.

Canone Rai. Il dannato canone è aumentato di 1,5 euro. Praticamente ora il suo costo è di € 113,50. E per cosa? Per vederci le partite di calcio o gli ultimi blockbuster? Macché? Per sorbirci Benigni, Littizzetto e Fazio.

Poste più salate. Spedire una prioritaria costerà ben 70 centesimi (10 cent in più rispetto ad oggi). La lettera media standard passa da 1,40 euro a 1,90 euro. Per le spedizioni fino a 50 grammi, si passa da 1,50 a 2,10 euro. Le raccomandate (fino a 20 grammi) da 3,30 a 3,60 euro. Per quelle fino a 100 grammi si arriverà a 4,95 euro.

Banco Posta. Qui è davvero uno scempio. Per i correntisti di Banco Posta, il canone annuo di conto corrente salirà a 48,00 euro, contro i 30,99 precedente.

Caselli Autostrade. L’aumento previsto è mediamente del 3% già dal 1 gennaio. Con punte del 12 e del 14% in Veneto e Valle d’Aosta (+30% negli ultimi 24 mesi).

Multe più salate. La guida senza cintura o con il telefonino all’orecchio, ovvero per eccesso di velocità saranno più salate. Adeguamento ISTAT e non per un contrasto agli “incivili”.

Conti correnti di società e buoni fruttiferi. L’imposta di bollo passera dagli attuali € 73,80 ai 100 euro tondi tondi. Per i buoni fruttiferi di importo superiore ai 5000 euro, l’imposta è fissata in un’aliquota di 0,15%. Per quelli di importo inferiore si ha l’esenzione.

Ovviamente Monti ricorda ( ma sembra inutile ricordarlo) che la colpa è di chi ha portato il paese in queste gravi condizioni, cioè dei politici. Noi non ne avevamo dubbi!

Redazione TirrenoNews

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