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Follie all'Italiana: I comuni assumono e le province dismettono

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Questa Italia è sempre più assurda. Roba da ex manicomi. Volete un esempio? Eccovelo! 
In Calabria ci sono 1.358 unità eccedenti nelle ex amministrazioni provinciali così ripartite:

Catanzaro: 259 dipendenti, 11 milioni

Cosenza: 514 dipendenti, 23,2 milioni

Crotone: 154 dipendenti, 6,1 milioni

Reggio Calabria: 239 dipendenti, 8,4 milioni

Vibo Valentia: 192 dipendenti, 7,2 milioni

In tutto i dipendenti a tempo indeterminato nelle Province italiane sono 31.400.

Di questi le eccedenze dovrebbero riguardare 15.700 lavoratori.

Nelle città metropolitane i dipendenti a tempo indeterminato sono 12mila, di cui 3.600 in esubero, per una spesa di circa 55 milioni di euro.

Insomma parliamo di 19.300 esuberi da ricollocare

Ma parliamo della Calabria

In Calabria mediamente le province devono ricollocare 1.358 dipendenti; una media di 3.3 persone per comune

In provincia di Cosenza occorre ricollocare 514 dipendenti; una media di 3.3 persone per comune

Non poche.

Ma allora perché queste persone non vengono avviate nei posti vacanti che esistono nei comuni ed i comuni bandiscono concorsi per le loro assunzioni?

Queste persone verranno poi inviate nei comuni in soprannumero e quindi senza le economie cercate o verranno dismessi dal lavoro e diventeranno i nuovi precari della PA ?

Ovvii gli scioperi e le reazioni.

Il Ministro Madia dichiara : "Garantiremo un posto a tutti".

Ma come ci chiediamo? Ed ecco le risposte.

8.000 lavorano nei Centri per l'impiego e verranno ricollocati nello Stato.

Dei 12.000 circa che restano 3.000 sono in zona pensione e quindi nel giro di un paio d’anni saranno espulsi dal sistema lavorativo

Rimangono allora 9.000 dipendenti che messi in mobilità dovranno trovare una collocazione entro i prossimi due anni o verranno messi fuori servizio, conservando però l'80 per cento dello stipendio.

La legge Del Rio però prevede il riassorbimento di una parte del personale da parte dello Stato, per esempio l'agenzia delle Entrate, o da parte delle Regioni e dei Comuni.

Ed infatti fa eco la Madia la quale cerca di gettare acqua sul fuoco spiegando che «Abbiamo bloccato tutte le assunzioni. Proprio per dare priorità insieme ai vincitori di concorso non assunti alla mobilità delle Province».

Ma è sicuro il ministro che ubbidiranno tali norme?

Od i comuni , le regioni e gli enti statali bandiranno i concorsi e faranno ben diversamente?

Ed in questo caso cosa farà il ministro? Annullerà i concorsi banditi?

Ultima modifica il Domenica, 28 Dicembre 2014 21:06
Redazione TirrenoNews

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