Il pm del processo per la trattativa tra Stato e mafia Vittorio Teresi, che ha coordinato l'inchiesta terminata un anno fa con la condanna di quasi tutti gli imputati 'eccellenti', dal primo gennaio 2020 andrà in pensione.
Oggi il Consiglio superiore della magistratura ha deliberato il collocamento a riposo del magistrato che è stato fino a poco tempo fa Procuratore aggiunto a Palermo. Sebastiano Ardita, il relatore della pratica, oggi durante il suo intervento in cui ha illustrato al plenum del Csm la delibera di collocamento a riposto di Vittorio Teresi, ha ricordato che Vittorio Teresi "è un magistrato con la schiena dritta, che ha dedicato la propria vita professionale alla lotta alla mafia, in coerenza con l’insegnamento di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di cui era amico e di cui ha onorato la memoria”.
"Teresi ha sempre mostrato coerenza e professionalità nella sua esperienza di magistrato - ha proseguito Ardita - e per questo gli va rivolto un riconoscimento e l’augurio di trascorrere in serenità il meritato riposo dal primo gennaio".
"Sono lusingato - ha commentato Vittorio Teresi all'Adnkronos - Ho sempre apprezzato il coraggio di Sebastiano Ardita.
Le sue parole mi ripagano di tante amarezze che ho dovuto subire in questi anni. Divido con i colleghi le soddisfazioni che abbiamo raccolto e non rimpiango nulla di quello che ho fatto e di quello che non ho fatto".
E conclude: Credo di avere fatto sempre, fino in fondo, il mio dovere".
Oggi Vittorio Teresi, che dopo la scadenza del mandato da Procuratore aggiunto, è sostituto alla Procura di Palermo, presiede il Centro studi Paolo e Rita Borsellino di Palermo.