
L’Italia va a rotoli ed Amantea la segue.
Almeno a giudicare dalle auto abbandonate un po’ dappertutto e per le quali è difficile se non impossibile pagare bollo ed assicurazione.
L’Italia va a rotoli ed Amantea la segue.
Almeno a giudicare dal fatto che vandali sconosciuti, e non “colti” dalle inutili telecamere di sicurezza, massacrano le auto abbandonate anche quando poste in parcheggi poco utilizzati come quelli di via E.Noto.
Eppure la demolizione in sostanza comporta solo i seguenti pagamenti
Emolumenti ACI 7,44 euro
Imposta di bollo 29,24 euro (se si utilizza il CdP come nota di presentazione)
Il trasporto del veicolo al centro di raccolta concessionario/automercato/succursale.
Forse vale la pena di avviare queste auto a demolizione.
Ma non vorremmo un comune BEN PIU’ ATTENTO AL PROPRIO TERRITORIO ED ALLA SUA GENTE, un comune che si facesse carico, se possibile, di raccogliere le auto abbandonate e dopo aver raccolto più auto avviarle a demolizione con un unico viaggio per poter far pagare meno, oppure di accertare subito i proprietari intimando l’immediata rimozione.
Amantea. Se c’era bisogno di un termometro che certificasse la gravità della situazione economica italiana eccolo. E’ quello che viene fuori da quanto sta succedendo ai migranti giunti in Italia agli inizi del 2011, quando la Libia era pervasa dal sacro fuoco della libertà dal dittatore e tutti gli “altri” africani , lì giunti da ogni parte del continente nero, vennero imbarcati, anche a forza, e mandati in Italia.
Finisce così l’ “Emergenza nordafrica” che aveva portato in Italia circa 50.000 persone in fuga dal nord Africa nel pieno della crisi sociale e politica di quella parte del continente africano.
Finisce così, dopo un’inedia di due anni.
Basta una circolare, l’uso delle forze dell’ordine ed il silenzio dei partiti oppressi dalla grave situazione post elezioni.
Nessun partito che difenda questi profughi.
Uno invece ( la Lega) che contesta l’Europa perché ha lasciato l’Italia sola a gestire l’emergenza profughi ed a garantire “per oltre due anni la presenza, improduttiva, sul nostro territorio, a spese dei contribuenti. Con famiglie italiane sul lastrico, il 35 per cento dei giovani senza lavoro, pensionati costretti a risparmiare sulla spesa, vigili del fuoco che hanno operato nei luoghi del sisma senza ricevere i pagamenti degli straordinari, è immorale continuare a sostenere, a piè di lista, la presenza dei profughi, nel momento in cui non ne sussistono più le ragioni”.
Non solo, ma la Lega vuole che le decine di migliaia di carcerati extra UE scontino le pene nelle carceri dei propri paesi senza gravare sullo stato italiano.
In questo contesto si muovono i profughi che hanno firmato (TUTTI) la richiesta di erogazione della “buonuscita” e che stanno andando via appena si realizza la seconda condizione e cioè il rilascio del permesso di soggiorno, sia pure di natura umanitaria, e che costituisce una specie di passaporto al movimento ed al lavoro, per avere il quale occorre che i migranti si rechino a depositare le impronte digitali per il loro riconoscimento dattiloscopico.
Tutti contenti allora? Macchè ! Se qualcuno all’insegna “dell’occhio che non vede ( i neri) cuore che non duole” si rallegra( magari silenziosamente) qualcun altro si lamenta ( in Italia chi si lamenta vuole solo soldi) perchè riceverà questa massa di persone lasciate libere, mentre prima, con la scusa di un pasto e di un letto, erano controllabili.
Lo scorso 2012 c’era stata una lunga serie di eventi intimidatori e di incendi a beni di imprenditori amanteani. Taluni resi notori altri nemmeno evidenziati per quanto denunciati. Una ondata che aveva creato paura nella stessa gente. Poi la decisa posizione della locale associazione antimafia e prima ancora della locale associazione dei commercianti aveva sollecitato la continua presenza ed attenzione delle forze dell’ordine e sembrò che questi fenomeni ‘ndranghetistici” avessero fine.
Ed invece no!
Due giorni fa nei pressi di un supermercato amanteano posto nel pieno centro abitato è stata trovata l’ennesima bottiglia contenente liquido incendiario con accendino compiegato ed un messaggio criptico.
Immediata la denuncia, immediato l’intervento della stazione dei carabinieri di Amantea guidata dal Comandante Antonino Claudio Vivona e dei carabinieri della Compagnia di Paola guidata dal Capitano Luca Acquotti.
Le indagini sono in corso e non tralasciano di percorrere alcuna delle possibili strade investigative.