Il sindaco ff Michele Vadacchino ha emanato la ordinanza n 157 del 4 novembre 2013, pubblicata ed efficace dal 5 novembre successivo, con la quale ha ordinato la sospensione immediata della attività di Tipografia-Serigrafia della ditta Tiesse Group sas di Altomare Tiziana & c, avente sede legale in Amantea nella frazione Campora San Giovanni in C.so Italia n 54 ed ha ordinato al comando della Polizia Municipale la notifica e la esecuzione.
L’ordinanza è stata emessa sulla base della nota n 417 del 31.10.2013 del dirigente medico del Dipartimento di prevenzione UO di Igiene pubblica dr Egidio Viola con la quale si è espresso il parere sfavorevole all’apertura dell’attività di Tipografia-Serigrafia della ditta Tiesse Group sas di Altomare Tiziana & c, avente sede legale in Amantea nella frazione Campora San Giovanni in C.so Italia n 54 .
“Ut more solito” la nota richiamata non è stata allegata come dovuto alla ordinanza per cui non è possibile comprendere le ragioni tecniche a sostegno della ordinanza sindacale.
Altro limite del’ordinanza è che manca la indicazione della possibilità di ricorso ex lege avverso la medesima
Né basta la considerazione che obbligatoria la sospensione della attività “ in quanto la stessa non possedendo i requisiti elencati nel parere può arrecare possibili danni alla salute pubblica”.
Sovviene però il preciso richiamo all’allegato 1 del DPR n 59/2013, recante la “Disciplina dell'autorizzazione unica ambientale (Aua)” recante modifiche al Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 ed al Dl 9 febbraio 2012, n. 5, che alla lettera B) riporta tra le attività Tipografie, litografie, serigrafie, tampografie con utilizzo massimo di prodottiper la stampa (inchiostri, vernici ed assimilabili) non superiore a 30 kg/giorno.
Dulcis in fundo segnaliamo che proprio oggi 7 novembre il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha emanato la Circolare 7 novembre 2013, prot. n. 0049801 recante chiarimenti interpretativi relativi alla disciplina dell'autorizzazione unica ambientale nella fase di prima applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59.
I Carabinieri tengono sotto pressione la città. Lo avevano già fatto nelle nottate scorse con una serie di perquisizioni domiciliari.
Una pressione legata, forse, all’attentato incendiario alla Cooperativa Apa, un’altra legata, si dice, all’attentato alla Golf dell’architetto Luciano Perri, non spiegano però la forza e la costante presenza con la quale l’Arma sta operando nella cittadina tirrenica.
C’è altro- almeno così si sussurra- senza che si sappia esattamente cosa. Si parla di una serie di intimidazioni che avrebbero fatto scattare il maxi blitz. Intimidazioni portate molto in alto, troppo in alto!
E stamattina, a giorno fatto, appuntamento davanti alla locale caserma di carabinieri in Via Roberto Mirabelli.
Tante auto , anche civetta, tantissimi Carabinieri e perfino il furgone della Unità cinofila con i cani allenati alla ricerca della droga.
Puntati una serie di soggetti già legati a vicende giudiziarie ma anche incensurati.
Particolare attenzione ad alcuni esercizi commerciali.
Notato il Capitano Acquotti della locale Capitaneria di Paola.
Voci attendibili parlano della presenza di un magistrato di Paola.
Presente anche qualche legale, la stampa locale ed almeno una televisione regionale.
Ma non trapela nessuna notizia.
Si parla comunque di rinvenimenti di armi e di droga, ma nessuna certezza, tantomeno sul luogo dell’eventuale rinvenimento.
Ma se fosse vero si sarebbe saputo anche di arresti o fermi, ed invece niente di niente.
L’unico elemento da tenere in conto sembra qualche sorriso in più dei carabinieri locali.
Bisogna attendere domani per avere notizie dai quotidiani locali ai quali le fonti ufficiali daranno in serata tutte le notizie.
Ma che succede ad Amantea?
Non si è spenta l’eco dell’attentato incendiario che ha colpito l’Apa Multiservizi ed ecco lo strano furto della Golf dell’architetto Luciano Perri.
Il furto sembra sia avvenuto sul lungomare di Amantea mentre il tecnico faceva il solito footing mattiniero, ma qualcuno dice che sia avvenuto sotto casa.
Strano perché normalmente se l’auto viene rubata per fare una rapina od un furto non la si brucia certo a pochissimi km dal luogo dove è stata rubata, ma, semmai, nei pressi del luogo dove è avvenuta la rapina od il furto.
Ci si deve interrogare, quindi, sul perché l’auto non sia stata bruciata là dove si trovava quando è stata rubata.
Certo è un furto strano e da capire. Cosa che gli investigatori stanno tentando di fare. Ma appare probabile che si tratti di un vero e proprio attentato incendiario.
Certo che due attentati incendiari a distanza di pochissimi giorni lasciano perplessi, se non interdetti, così come lascia interdetto il silenzio della politica amanteana che si preoccupa di majorette, bande musicali e sbandieratori e non della difficile situazione dell’ordine pubblico.
Non è la prima volta che Amantea si trova in una condizione simile a quella attuale, ma sui volti della gente sembra potersi leggere insieme alla sorpresa anche la preoccupazione, più o meno evidente a seconda delle persone.
Amantea si sta interrogando.
Ma in silenzio. Un silenzio greve e preoccupante . Lo stesso silenzio che mostra la giunta comunale.
E non sappiamo se le perquisizioni ed i controlli eseguiti nei giorni di Fiera sia stati determinati da questo ultimo evento delinquenziale od a fatti comunque connessi
Né si sa se siano serviti a qualcosa.
Quello che ci sorprende è che un sistema vantatissimo di apparecchiature di controllo visivo sembra non stanno sortendo alcun effetto utile alla lotta al malaffare , quasi come se non funzionassero affatto.