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L’ordinanza sindacale contro l’inquinamento acustico. Vietato disturbare.

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Ogni estate si presentano due distinte ed antitetiche posizioni sociali, apparentemente figlie di due diverse fazioni culturali, in realtà espressioni di due interessi economici e sociali.

La prima è quella di tutelare l’ambiente dall’inquinamento acustico e di garantire il riposo delle persone ed in particolare degli ammalati .

La seconda è quella di agevolare le attività commerciali in tutti i modi, e financo, come qualcuno pretende con una musica sparata ad alto volume e perfino a notte fonda.

Due posizioni dicotomiche, incompatibili.

E le reazioni sono forti.

Ne sanno qualcosa i carabinieri che sono spesso chiamati di notte per tentare di fare il possibile per garantire il riposo.

Il problema lo avvertono sulla propria pelle i sindaci di tantissimi comuni , sindaci che si trovano compressi tra due esigenze

Da un lato quella garantire le esigenze di natura abitativa e di soggiorno, dall’altro agevolare le attività economiche e lavorative.

Due distinte facce del problema , due facce antitetiche da rendere compatibili.

Ed esiste una sola possibilità.

Quella di comprimere non certamente quella di sopprimere.

Comprimere le esagerazioni, indicare la strada obbligata per un percorso compatibile sia sotto il profilo economico che sociale

Ed ecco le ordinanze come quella recentemente emanata e che vieta di disturbare.

Una ordinanza che regolamenta i requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento, di pubblico spettacolo e nei pubblici esercizi.

Una ordinanza nella quale si precisano le differenze tra la musica di sottofondo, quella caratterizzata, cioè da valori di emissione moderati tali da non sovrastare il normale parlare degli avventori e in modo tale da non essere percepita al di fuori dell’attività commerciale; e le manifestazioni rumorose a carattere temporaneo come concerti, spettacoli, attività musicali all’aperto, feste popolari e sagre.

Una ordinanza che ricorda che per gli impianti di diffusione sonora all’aperto bisogna seguire il Regolamento per la disciplina degli impianti di pubblicità.

Una ordinanza che vietato di disturbare con il clacson o con uso smoderato dell’acceleratore, nelle ore notturne, dalle ore 24 alle ore 7,30 e, di giorno, dalle ore 14 alle ore 16,30.

Una ordinanza che interessa anche i cantieri edili, i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, esercizi alberghieri e campeggi e soggiorni di vacanza per minori, case per ferie ed ostelli della gioventù, stabilimenti balneari ed esercizi pubblici posti sull’arenile.

Una ordinanza che dispone una sanzione di 300 euro la sanzione per chi non rispetta l’osservanza.

Ma nessuna preoccupazione devono avere gli amanteani( ed i Camporesi)

È stata emanata a Corigliano del sindaco Giuseppe Geraci .

Da noi nessuna limitazione, ognuno fa come crede.

A parte la Notte Bianca, per esempio, due giorni fa dopo l’una e mezza i fuochi pirotecnici.

Eppure esiste ancora l’ordinanza del vecchio sindaco Tonnara che vietava gli speri di fuochi dopo la mezzanotte.

Due le cose.

O gli orologi non funzionano e nessuno se ne frega!

Redazione TirrenoNews

Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.

 

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Sito web: www.trn-news.it

1 commento

  • Amanteano stufo

    Vogliamo parlare delle macchine pubblicitarie con la musica a palla stile anni 80?
    Quello non è inquinamento acustico?

    Rapporto Amanteano stufo Mercoledì, 20 Agosto 2014 10:14 Link al commento

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