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Stanotte riparte l’ora legale.

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La storia e la simpatia dell’ora legale

Qualcuno ci ha scritto di ricordare l’inizio dell’ora legale nella notte tra il 24 ed il 25 di marzo altro non fosse che per il fatto che così gli italiani possano ricordare il valore del termine legale, ormai desueto in uno stato( ma è ancora uno stato l’Italia?) nel quale se ne è abbondantemente perso il ricordo quotidiano.

Qualcuno ci ha ricordato che l’ora legale è figlia della guerra essendo nata nel 1916 quando la Camera dei Comuni diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate.

Nello stesso anno venne adottata dall’Italia con il decreto legislativo luogotenenziale n. 631 del 25 maggio.

Poi l'ora legale venne adottata definitivamente con la legge 503 del 1965, in periodo di crisi energetica.

L'ora legale è la convenzione di spostare avanti di un'ora le lancette degli orologi di uno Stato per sfruttare meglio l'irradiazione del sole durante il periodo estivo.

Nel mondo ci sono paesi che la applicano tutto l’anno, paesi che la applicano per sei-sette mesi, paesi che la hanno applicano solo per qualche tempo, paesi che non l’anno mai applicano .

In Italia la applicazione dell’ora legale fa risparmiare tra 500 e 600 milioni di kilowattora di cui più della metà nei soli mesi di aprile ed ottobre.

L’ora legale divide esattamente a metà goli Italiani

Secondo il Codacons gli italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari all'ora legale.

Anche in questo caso non si riuscirebbe a formare un governo?

La stessa inchiesta ha tuttavia rilevato che la maggior parte degli intervistati è a favore dell'abolizione dell'ora solare.

Questa soluzione comporterebbe l'utilizzo dell'ora legale tutto l'anno, eliminando i fastidi legati al cambio di ora: il problema sarebbe che d'inverno, con meno ore di luce a disposizione, uno slittamento in avanti di alba e tramonto potrebbe fornire sì un'ora di luce in più alla sera, ma anche una in meno ogni mattina, mentre le attività umane continuerebbero a svolgersi con lo stesso orario.

Nei giorni immediatamente successivi al "cambio dell'ora" qualche persona avvertono disturbi dovuti all'alterazione del ciclo sonno-veglia.

Una ricerca di svariati cardiologi americani afferma che l'ora di sonno persa il giorno dopo l'entrata in vigore dell'orario estivo incrementa del 25% la probabilità di subire un infarto cardiaco. Questo rischio cala del 21% il giorno in cui l'ora di sonno persa viene recuperata.

Dell’ora legale si sta interessando la UE . La Commissione europea sta valutando se abolire il cambio fra estate e inverno. Si tratta di scegliere se tenere costantemente l'ora invernale, oppure l'ora estiva, oppure ancora una media fra le due.

Blu applicata

Rosso mai applicata

Marrone applicata e poi disapplicata

Redazione TirrenoNews

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