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Continuano le indagini sulla vicenda della stabilizzazione dei vigili.

Sabato scorso gli uomini della Digos hanno invitato in commissariato ( sembra oggi lunedì 19 maggio), per essere sentito sulla vicenda della stabilizzazione dei vigili urbani l’ex assessore Sante Mazzei che ha dichiarato la sua piena, immediata e totale disponibilità.

 

Prima di lui era stato invitato anche l’ex vice sindaco Michele Vadacchino che ha dovuto declinare l’invito per ragioni di salute , ma che, probabilmente, verrà sentito più avanti, appena possibile.

Ovviamente sono stati tutti sentiti come persone informate sui fatti.

Non si esclude nemmeno che gli investigatori possano sentire anche altri.

Magari qualche dipendente che sottoscrisse gli atti amministrativi

Sembra che si tratti di una indagine complessa e delicata e che proprio per questo essa sia condotta con puntigliosità ed attenzione.

Prima o dopo però l’epilogo e la conclusione delle indagini

Due le possibilità o qualche notifica delle conclusioni delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p., con invito all’indagato, ed ovviamente il suo difensore, a prendere visione ed estrarre copia di tutti gli atti del fascicolo del P.M. nonché, entro il breve termine di venti giorni dalla notifica dell'avviso, a presentare memorie, produrre documenti, depositare le investigazioni difensive, chiedere al PM atti di indagine, presentarsi per rilasciare dichiarazioni o, infine, chiedere di essere sottoposto ad interrogatorio (solo per quest'ultima richiesta il PM è obbligato a procedere) o la archiviazione.

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“Ieri sono andato a teatro. Mi sono divertito, ma non come oggi”. Poi un sorriso.

E’ la frase raccolta nella sala consiliare mentre imperversavano le discussioni sulla TARI e sul consuntivo del 2014.

Il vicino di sedia gli rispose:” Ma non hai capito che ci stanno facendo il pacco? E che le tariffe aumenteranno di tre-quattro volte?”.

E l’altro, sempre sorridendo:” Ma perché tu la paghi la spazzatura? Io no!”.

E poi la conclusione: “ Divertiti, che la vita è breve! Io non ci vengo quasi mai in consiglio, ma mi riprometto di venirci più spesso! E’ pure gratis: Hi.hi.hi”

Il giorno dopo la sola dichiarazione di Sergio Ruggiero ed intorno alle vicende del consiglio il silenzio; uno strano silenzio. Anche della carta stampata che ha parlato secondo le indicazioni dell’addetto stampa del PIP, di Giusi Osso che riceverà in comune il maestro Ferrer Ferran, della nomina di Concetta Zagordo a responsabile dell’ufficio Tributi e di Mario Aloe a vicesegretario.

Esce solo la voce di Andrea Ianni Palarchio. Eccola:

“Si è tenuto ieri 14.05.2015 il consiglio comunale di Amantea in seduta ordinaria che aveva tra i

punti all'o.d.g. l'approvazione della modifica alla delibera tari e l'approvazione del bilancio

consuntivo 2014.

(Il)Consiglio comunale (è) iniziato con la richiesta da parte dell'opposizione di annullare la seduta in quanto gli atti necessari affinché i consiglieri potessero svolgere al meglio il loro mandato non

erano disponibili nei termini previsti dalla normativa cioè 4 giorni prima del consiglio.

La segretaria comunale ha risposto alla richiesta fatta dall'opposizione dichiarando che il bilancio

consuntivo era depositato nelle stanze della segreteria entro i termini previsti(anche se, per quanto

sostenuto dall'opposizione, un dipendente comunale non lo aveva trovato e non aveva disposizioni

su dove trovarlo) mentre per gli altri atti non era necessario rispettare la regola dei 4 giorni prima.

Acclarata la volontà della maggioranza di voler andare avanti nella seduta si è passati alla discussione della modifica della delibera Tari.

Modifica che, per quanto si è potuto apprendere dal consiglio, si è potuta effettuare dopo aver ottenuto , per intercessione della parlamentare On. Enza Bruno Bossio, un parere da parte del Ministero dell'Economia che in pratica " autorizzava" la correzione .

Nel corso della discussione e' stato spiegato dall'assessore al bilancio e ai tributi che l'errore commesso si trovava nel calcolo della parte variabile della tariffa perché la distribuzione dell'importo da incassare(circa 2.8 mln euro) erano stati spalmati anziché sulle utenze di Amantea

(circa 7500) sul numero delle utenze del Comune di Lamezia Terme ( circa 26.000).

Tale errore che inizialmente ha illuso numerosi utenti i quali avevano creduto in una reale diminuzione della tariffe anche per merito della differenziata, oggi ha creato incredulità e sgomento

nei tanti che non avevano considerato un incremento di tale portata del tributo.

La nuova tariffa infatti, pur restando complessivamente a saldo invariato, penalizzerà fortemente le

famiglie numerose che in alcuni casi vedranno raddoppiarsi il vecchio importo 2013.

Nonostante però la gravità dell'errore commesso, l'impatto di tale errore sulle famiglie e la vana

richiesta nel corso del consiglio comunale delle dimissioni dell'assessore al bilancio e del

responsabile finanziario dell'ente, la maggioranza a risposto picche e ha votato la delibera (per la

cronaca la consigliera Ciccia ha lasciato il civico consesso poco prima del voto per rientrare

all'approvazione del bilancio consuntivo - assenti i consiglieri Mannarino e Salvatore) .

Da evidenziare il voto contrario dell'opposizione che oltre a contestare l'irreperibilità degli atti nei

termini previsti, ha contestato le modalità e i tempi dell'approvazione della delibera correttiva che

avrebbe dovuto avvenire in una seduta precedente di consiglio e non nella medesima seduta del

bilancio consuntivo.

Ha contestato anche la modalità di ottenimento del parere da parte del ministero che non rispetta i

canoni di ufficialità. Solo ieri, ha dichiarato il Sindaco, e' stata inviata la richiesta ufficiale al

Ministero.

Passando al secondo punto all'o.d.g. cioè l'approvazione del Bilancio Consuntivo 2014, la

consigliera del M5S Francesca Menichino ha evidenziato che era privo di gran parte degli allegati

previsti dalla legge come obbligatori (non erano posseduti nè dall'assessore al bilancio nè dal

responsabile finanziario/segretaria comunale) e per tale motivo ha chiesto la nullità dell'atto.

Tali allegati sono fondamentali per la comprensione del bilancio e attraverso la loro mancanza si è

reso impossibile per i consiglieri espletare il loro mandato di controllo.

Nonostante tale grave contestazione si è proceduto comunque alla votazione registrando il voto

favorevole della maggioranza e contrario dell'opposizione.

L'opposizione ha chiesto che gli atti venissero inviati alla Corte dei Conti e alla Prefettura.

In conclusione vorrei porre l'attenzione su una questione di carattere prettamente tecnico ma, se

fosse corretta come ipotesi, dimostrerebbe il motivo per il quale la delibera Tari avrebbe dovuto

essere approvata in una seduta precedente all'approvazione del Bilancio Consuntivo.

Mi riferisco alla delibera di Giunta 73 del 09.04.2015 avente ad oggetto: approvazione schema del

rendiconto della gestione Relazione illustrativa esercizio finanziario 2014.

Il rendiconto è un documento contabile col quale si riassume la gestione di un esercizio concluso.

Grazie ad esso, contabili ed amministratori rendono al consiglio comunale il conto dell' anno finanziario ed espongono fino a quale punto hanno avuto realizzazione le previsioni del bilancio,

nonché i motivi di eventuali differenze tra previsioni e risultati.

A questo punto mi chiedo come sia stato possibile con la delibera Tari errata dichiarare di incassare 2.800.000 euro ?

Com'è possibile sempre alla luce dell'errore commesso confermare un parere di regolarità contabile su quella delibera?

Avrebbero probabilmente dovuto scrivere che dalla tari si prevede un incasso di 1.200.000 euro

anziché i previsti 2.800.000 a causa di un errore dei calcolo della tariffa e per tale motivo e'

necessaria una delibera correttiva.

Probabilmente, sarebbe stato opportuno modificare la delibera e correggerla prima di andare in consiglio per approvare il bilancio consuntivo.

Per le gravi carenze organizzative e gestionali la nostra città sta arrivando al collasso amministrativo e contabile, trascorso circa un anno di amministrazione Sabatino anziché ritornare

ad essere meta ambita per visitatori e turisti siamo diventati famosi per Refusi, errori ed orrori.

Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande

credibilità politica e la capacità di colpire esosi ed intollerabili privilegi.(E. Berlinguer)

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gianluca cannata amantea cosenzaL’assessore alle attività produttive Gianluca Cannata ha avviato, di concerto con gli uffici comunali competenti, una ricognizione per verificare la realizzazione di presidi industriali e commerciali sui lotti dell’area Pip di Campora San Giovanni regolarmente assegnati.

La realizzazione dell’area Pip (Piani per gli investimenti produttivi) nasce a cavallo tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta. L’amministrazione comunale decise di collegare la realizzazione dell’area industriale al piano di fabbricazione generale, in cui era inserita anche la lottizzazione “Colongi”. Dopo questo primo passo, l’adozione del piano fu eseguita nel 1989. Si dovettero poi attendere alcuni anni prima di giungere all’erogazione dei finanziamenti e alla realizzazione dei primi presidi.

«Lo scopo dell’iniziativa – spiega Cannata – è accertare se i suoli in questione sono attualmente utilizzati per i fini per i quali sono stati istituiti e concessi. L’intervento di polizia amministrativa è finalizzato a comprendere se sono state rispettate le prescrizioni del regolamento comunale cui i destinatari delle aree avrebbero dovuto attenersi».

Il regolamento in materia è molto chiaro: entro centoventi giorni dalla sottoscrizione della convenzione di concessione dell’area, l’assegnatario avrebbe dovuto presentare il progetto esecutivo per il rilascio della concessione edilizia. L’inizio dei lavori, una volta concluso l’iter burocratico per l’ottenimento dei vari nulla osta, sarebbe dovuto avvenire entro sei mesi, mentre il ciclo produttivo sarebbe dovuto andare a regime nell’arco di sei mesi dalla conclusione dei lavori.

«Alcuni lotti – conclude Cannata – si presentano oggi abbandonati a se stessi. L’accertamento posto in essere consentirà di capire se ci sono i presupposti per avviare un procedimento di decadenza dei suoli, in modo da annettere nuovamente le aree al patrimonio comunale e procedere ad una nuova riassegnazione che possa generare occupazione, benessere e sviluppo. I presupposti ci sono tutti».

Comunicato comune di Amantea.

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