
E’ domenica mattina e sono le 1130 circa. Il cielo è azzurro e limpido ed il sole brilla luminoso
Ma stamattina intorno alle ore 08.00 non era così. Anzi.
Il cielo era a pecorelle come quando anticipa la pioggia (cielo a pecorelle, pioggia a catinelle)
Ed il sole riusciva a stento ad illuminare la terra.
Poi un foro tra le nubi cominciò a lasciar filtrare la luce, ma in un modo strano, anomalo come si vede nelle foto.
La luce filtrava a raggiera , una raggiera che scompariva man mano che il foro si allargava
Era il 4 luglio 2014 quando arrivarono due pullman di profughi che vennero allocati nella palestra della scuola media ed assistiti dalla protezione civile e dalla croce rossa.
Erano per lo più Siriani ed Egiziani.
A tarda sera una buona metà di loro era sparita, aveva preso il treno per destinazioni sconosciute.
L’altra metà partì la mattina dopo sul far del giorno.
Praticamente quando il sistema di soccorso fu pronto con la colazione di fronte si trovò solo 3 profughi. Tutti gli altri 107 si erano volatilizzati. Agli ultimi 3 una colletta servì per pagare il biglietto del treno.
La logica era quella di andare verso il nord , sia d’Italia , sia d’Europa, dove c’erano amici, parenti, comunità eritree , e soprattutto, occupazione e futuro.
La stessa cosa in questi giorni sempre ad Amantea.
Qui sono arrivati decine e decine di profughi dall’Eritrea dove la guerra crea una totale invivibilità.
Nemmeno in tempo di farsi conoscere, di farsi un giro per il paese e sono scomparsi.
Ed Amantea non se ne è nemmeno accorta.
Anche in questo caso la logica è la stessa.
Non si lasciano identificare , registrare . Magari danno nomi falsi. Un comportamento necessario per evitare che siano identificati.
Proprio oggi un gruppo di un centinaio di Eritrei era alla stazione Tiburtina di Roma ed all’arrivo della Polizia hanno provato a scappare La fuga è dovuta alla consapevolezza che una volta identificati diventa più difficile l'iter per lasciare il paese.
Solo in 18 non sono riusciti a scappare e sono stati portati negli uffici di via Patini.
Qualche giorno fa la stessa cosa a Cairo Montenotte dove 15 eritrei sono scappati senza farsi prendere le impronte digitali. Similmente a Marghera.
Scrive il Presidente dell'associazione L'Incontro
"Tutto parte dall’eccessivo traffico che da tempo ormai si sviluppa sulla SS18 dopo il crollo del ponte della A3.
Una strada , la SS18, che non può sopportare tutto( o quasi) il traffico nord-Sud e viceversa.
Ed i poveri ciclisti che non possono mai utilizzare l’autostrada non possono fare altro che percorrere le strade statali e provinciali
Ieri a Scalea un ciclista è stato investito per cause in corso di accertamento da un veicolo ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale dell'Annunziata di Cosenza
Ora versa in gravi condizioni ed è in prognosi riservata.
Qualche giorno fa , insieme con un altro automobilista, ho soccorso un ciclista spagnolo in viaggio per la Sicilia
Ogni giorno mi imbatto in decine e decine di migranti che mattina e sera viaggiano da Amantea( e Longobardi) verso i luoghi di lavoro( la stessa Amantea, Campora SG, Falerna, Nocera Terinese) e viceversa.
Di sera è anche difficile vederli.
Molto spesso usano biciclette senza i necessari catarifrangenti e le necessarie luci anteriori e posteriori.
In particolare sono quasi inavvertibili nella lunga galleria di Coreca( quasi 1 km)
Chiedo che almeno sia disposta la installazione di apposita segnaletica che invii i ciclisti sulla vecchia Statale, quella che passa dalla Tonnara, evitando, così, la micidiale galleria.
È incomprensibile che nessuno abbia colto questa mia sollecitazione e che lo stesso comune di Amantea e l’Anas ( a noi mortali non è dato di sapere di chi sia la competenza) non avvertano l’obbligo od almeno la sensibilità di provvedere autonomamente , senza le nostre sollecitazioni
In fondo stiamo parlando di due segnali!!
Anche per queste ragioni di sicurezza della vita umana sollecitiamo l’amministrazione comunale ad accelerare i lavori del percorso pedonale ed ovviamente il suo completamento da Belmonte Calabro a Nocera Terinese.
Luigi Rubino Presidente Associazione L’Incontro- Insieme per Crescere Amantea"