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Tra meno di un mese, dal 23 al 26 luglio, Campionato Italiano di Beach Volley farà tappa in Calabria.

La città di Amantea avrà l’onore di ospitare per il terzo anno consecutivo la tappa del campionato italiano di beach volley maschile e femminile.

L’evento è promosso dall’associazione sportiva dilettantistica “Beach&Volley Amantea” in collaborazione con la Federazione italiana pallavolo, il Comitato Fipav Calabria, il Comitato provinciale Fipav di Cosenza, il Coni Calabria e con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e dell’Amministrazione Comunale di Amantea.

I referenti dell’associazione precisano che «L’evento agonistico più importante a livello nazionale per questo sport si svolgerà in sole dieci località in tutta Italia. La tappa di Amantea (categorie under 19 e under 21) sarà l’ultima del circuito nazionale prima delle finali tricolore e sarà preceduta dalle tappe di Milano, Cordenons, Cremona, Alba Adriatica, Cervia, Casal Velino, Francavilla a Mare, Jesolo e Marotta. L’evento avrà luogo sul lungomare di Amantea presso il Centro federale Fipav Calabria “Sport Village Amantea”, divenuto oramai un punto di riferimento importante per il beach volley nel Sud Italia.

La struttura federale, patrocinata dal Coni Calabria, dispone di cinque campi da gioco, di un’arena con tribuna e parterre per il campo centrale, d’illuminazione per le gare notturne ed è capace di ospitare un fitto programma di eventi agonistici ed amatoriali aperti a tutti, nonché attività collaterali e la scuola di beach volley con i maestri tesserati Fipav. Lo staff dell’associazione, in moto da mesi insieme ai partner, è pronto per accogliere nel migliore dei modi gli atleti, i tecnici e le delegazioni che arriveranno da tutta Italia. Siamo certi che Amantea sarà, ancora una volta, all’altezza della situazione per confermarsi nella top ten delle città che ospitano questo importante evento sul territorio nazionale».

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Il 27 novembre 2013 notiziavamo che “Amantea perde l’ultimo ufficio statale” E ci chiedevamo chi dovessimo ringraziare.

 

Ricordavamo ancora che restavano 34 sedi di Giudici di Pace tra cui comuni anche piccolissimi come Campana 1916 abitanti, San Sosti 2169 abitanti, Borgia 7521 abitanti, Bianco con 4212 abitanti, Caulonia con 7060 abitanti, Stilo con 2654 abitanti, Cinquefrondi con 6453 abitanti, eccetera, e che erano pochissime le vecchie sedi che avrebbero chiuso solo perché i comuni non avevano fatto domanda. Tra questi Amantea che pure ha una sede specifica.

 

Ovviamente ci chiedevamo :”Chi dobbiamo ringraziare se Amantea perde questo ultimo ufficio statale? “ E perché nemmeno gli avvocati protestassero.

Ora il quadro è cambiato. Sul tirreno c’erano le sedi di Scalea, Belvedere Marittimo, Cetraro, Paola ed Amantea.

Poi il decreto del 10 novembre 2014 ha lasciato aperto soltanto l'ufficio del giudice di pace di Paola sopprimendo tutti gli altri.

A Scalea ,però, grazie all'intervento dei sindaci dei Comuni interessati è stato man tenuto aperto l’ufficio. I dieci i comuni di: Aieta, Grisolia, Orsomarso, Praia a Mare, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, San Nicola Arcella, Tortora, Verbicaro e Scalea garantiranno la sede , la pulizia ed i tre dipendenti ( due per 36 ore settimanali e uno per 18)

Ed il 3 luglio i comuni di Belvedere Marittimo, Buonvicino, Bonifati, Maierà, Diamante e Sangineto tenteranno di riaprire l’Ufficio del giudice di pace.

La legge milleproroghe ha previsto, infatti, per i Comuni l' opportunità di chiedere, entro il 31 luglio, la riapertura degli Uffici del giudice di pace soppressi.

Perché non salvare l’ultimo ufficio statale di Amantea chiamando a concorrere alle spese i comuni di Aiello Calabro, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago, Belmonte Calabro, Longobardi e Fiumefreddo Bruzio ed approfittando che non ci sono nemmeno costi di fitto visto che la sede è statale e va solo manutenzionata ?

Lo chiediamo ai politici di maggioranza e di minoranza, sospettando che non avremo risposta.

Forse perché……

E poi, perché non provare? Vi immaginate che bel “Film movie” ci verrebbe alla inaugurazione?

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Giugno 2015 ė il tredicesimo mese di questa amministrazione.

Una giunta nata sotto la luce di tanti selfie, enormi proclami e grandi ambizioni.

Una sindaca donna dalle tante speranze, dalla giovane età e dall’indole apparentemente confortante per un territorio che, invece, veniva ridotto a brandelli da cacciatori di consenso e venditori di fumo.

Una giunta che si dichiarava coraggiosa perché caratterizzata da un mix di navigatori esperti e giovani speranze.

Una maggioranza che si vantava di essere solida abbastanza per sostenere un governo forte e dalle scelte coraggiose.

A distanza di poco più di un anno, le luci sono diventate ombre, le speranze preoccupazioni, il coraggio inerzia, la giovinezza incompetenza e la solidità fragilità.

I social e le rassegne stampa di questi giorni danno risalto all' ultimo consiglio raccontando la dissociazione di Salvatore Alessandro, al quale va dato atto che, coraggiosamente, ha raccontato dall’interno le nefandezze di questa maggioranza. Decidendo di sedere, dal prossimo consiglio, sui banchi dell’opposizione.

Difficile non notare il duro attacco del nuovo consigliere di opposizione all’assessore Cannata e, da contraltare, la “paradossale” difesa del sindaco la quale lo definiva il migliore tra gli assessori di una giunta (disastrosa).

Penso che questo sia l’inizio di un’agonia di cui questa amministrazione non può non prendere atto.

Così come nella Nigger Island del romanzo “Dieci piccoli indiani”, questa maggioranza è destinata a perdere pezzi, uno dopo l’altro. E proprio come nel romanzo di Agatha Christie sono in molti (anche all’interno dello stesso gruppo) a chiedersi quando arriverà la prossima dissociazione e chi sarà il prossimo o la prossima ad uscire dal gruppo.

Francamente non mi appassiona ribadire per l’ennesima volta chi sia il colpevole di questa situazione o chi saranno le prossime figure a dissociarsi.

Mi preoccupa e mi allarma la deriva scadente e approssimativa di questo governo, la mancanza di una visione strategica del futuro, l’ignorare continuamente il disastro in corso e il non imparare dagli enormi ed innumerevoli errori che, in così poco tempo, si è stati in grado di fare.

Credo sia arrivato il momento di dire: grazie sindaco, pensiamo abbia fatto abbastanza, non c’è bisogno di andare avanti.

Il mio ruolo continuerà ad essere di ferma opposizione a questa maggioranza.

Lo chiedono i miei elettori, lo esprime il territorio che ho l'onore di rappresentare, lo esige la mia coscienza che non vede lontanamente ragioni del contrario.

In consiglio continuerò a non fare sconti a chi pensa di essere Alice nel paese delle meraviglie, continuerò invece ad aspettare con piacere che altri (o altre), comincino a guardare il disastro in corso con maggiore obiettività.

Penso comunque non debba esserci per forza il bisogno di andare avanti con questo stillicidio: sindaco, spero davvero che la doccia fredda di questi giorni abbia contribuito ad aprirle gli occhi.

In un periodo storico di forti divisioni mi sembra che i cittadini e le cittadine di questo territorio siano d’accordo su una cosa in particolare: le dimissioni più auspicate da parte di tutta la cittadinanza sarebbero, semplicemente, le sue. Le aspettiamo a breve!

Amantea, 27 giugno 2015. Concetta Veltri

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