Nessuno più della Commissaria prefettizia Dottoressa Emanuela Greco può comprendere la centralità della persona in ogni luogo ed in ogni occasione.
Tanto più quando si parla di garantire i servizi sanitari.
Ora se si avesse memoria si scoprirebbe che un tempo Amantea aveva una clinica privata che garantiva una parte dei servizi sanitari indispensabili, quali chirurgia e relativo pronto soccorso, ginecologia ed ortopedia.
E se si avesse memoria si ricorderebbe che Amantea era stata indicata tra le città per le quali era previsto un ospedale.
Un ospedale, invero, mai nato. Noi sappiamo perché non nacque, ma invitiamo tutti a cercare la risposta.
Poi la nascita della azienda sanitaria n 1 che offrì al territorio di Amantea i principali servizi sanitari territoriali.
Poi la perdita dell’azienda sanitaria e la nascita del distretto che in qualche modo mantenne l’autonomia gestionale dei servizi sanitari sul territorio.
Infine, la perdita del distretto, falsamente compensato dal poliambulatorio che, man mano, perse la sua supposta importanza.
Oggi il nulla o quasi.
E ci si affida allora alla Casa della Salute, l’ultima spiaggia della sanità territoriale.
Ma tutti attaccano Amantea ed il “suo” territorio e tutti vogliono distruggere la sanità pubblica, rubando medici e servizi, come in passato sono stati rubati servizi, macchinari e attrezzature.
E nessuno che abbia difeso la città ed i servizi sanitari.
Oggi Amantea non ha un elettromiografo, un mammografo , un telecomandato, un apparecchio per la risonanza magnetica aperta, un apparecchio per la Tomografia ad Emissione di Positroni, eccetera.
E così Amantea è costretta a viaggiare , a curarsi fuori regione, rubando, soldi e lavoro alla Calabria.
Impossibile, quindi, avere fiducia nei politici , quei politici che potevano fare e non hanno fatto, quei politici che vanno a curarsi fuori regione.
Difficile, anche, avere fiducia nel management sanitario scelto da quella stessa politica di cui non abbiamo detto tutto il male necessario.
Non resta allora che il popolo, posto che sia ancora capace di difendere i propri interessi, e lo Stato nelle sue componenti.