Si chiama T. Alex il giovane camporese di 25 anni arrestato dai Carabinieri della Radiomobile in uno ai carabinieri di Amantea
Alex 25enne, disoccupato, già noto alle forze dell'ordine, per detenzione ai fini di spaccio di droga è stato sottoposto ad una prolungata attività di osservazione
Poi ieri sera è stato rintracciato in una sala giochi e sottoposto a controllo
Ne è seguita una iniziale perquisizione.
Successivamente i militi si sono recati nella sua abitazione
In seguito ad una accurata perquisizione sono stati rinvenuti circa 300 grammi di marijuana
La droga era nascosta in vari nascondigli
Oltre alla marijuana sono stati rinvenuti centinaia di grammi di sostanza da analizzare, verosimilmente utilizzata per il “taglio” della droga.
Inoltre sono stati trovati altri materiali utilizzati le finalità di spaccio.
In conseguenza il giovane camporese è stato dichiarato in arresto dai militari della Stazione di Amantea ed è stato posto ai domiciliari
Sul fatto dovrà pronunciarsi l’Autorità Giudiziaria di Paola.
Il carnevale 2015 passerà alla storia come un carnevale difficile.
Ma forse, e nel contempo, sarà ricordato come un carnevale di resurrezione
Nel senso che peggio di così non potrà mai andare.
Dal 2016 non si potrà che cambiare e certamente migliorare.
Oggi si stanno dando i colori al carro che era rimasto danneggiato da un incendio che ne aveva distrutto una parte.
Oggi pomeriggio 21 febbraio ecco un nuovo Grillo completamente ultimato e dipinto, che, tempo permettendo, domani sarà visto dai presenti alla sfilata.
Ma non sarà certamente l’unica maschera ad attrarre l’attenzione dei utenti del carnevale amanteano, anzi.
Farà bella mostra di sé la balena azzurra di Pinocchio, quella che apre la bocca per inghiottire non il plancton ma le verità, tutte le verità, lasciando al mondo e ad Amantea, nel caso, solo le bugie.
Ed è per questo che proprio a fianco alla balena si erge un pinocchio dal lungo naso, pinocchio delle bugie, nel quale ognuno degli osservatori potrà vedere chiunque egli creda, da se stesso , a Renzi, a mario Oliverio, a qualsivoglia politico del comune, della provincia, della regione, del parlamento.
Dall’altro Berlusconi dalle lunghe orecchie, un Berlusconi onnipresente, l’altro Renzi italiano.
Ed inoltre troneggia, per impianto scenico, nel centro del carro, il “RE Napolitano” che si è spostato dal Quirinale per sedersi sul nuovo scranno del parlamento.
Poi, ed ancora, le tre scimmiette del “non vedo, non sento ,non parlo”, quasi a simboleggiare il silenzio. Non si sa quale se quello mafioso, quello massonico o quello politico, comunque, il silenzio comodo ai poteri!
Infine il simbolo della speranza, una bellissima mongolfiera fatta da mille palloncini colorati, una mongolfiera di speranza, sia che serva per portare via da un luogo triste, come quello in cui viviamo, chi ha ancora il bene nel cuore, sia che serva per portare via da un luogo triste chi è responsabile di questa tristezza così che resti a dominare il bene, la solidarietà, l’amicizia.
Il Processo Nepetia aveva portato allo scioglimento del consiglio comunale, scioglimento poi annullato dal Consiglio di Stato.
Ora una raffica di assoluzioni e di riduzioni di pena comminate dalla Corte d’Appello di Catanzaro ce ribaltano in buona parte la sentenza di primo grado del processo Nepetia, scaturito dall’omonima operazione scattata nel 2007 ad Amantea contro la cosca Gentile-Africano e le presunte infiltrazioni mafiose negli appalti del comune.
Ecco le assoluzioni:
Franco La Rupa, ex consigliere regionale ed ex sindaco del centro tirrenico ( da 7 anni alla assoluzione);
Tommaso Signorelli ex assessore comunale ( da 6 anni alla assoluzione);
Franco Berardone ex assessore comunale ( da 1 anno e 8 mesi alla assoluzione)
Con l'assoluzione dei politici amanteani crolla il castello accusatorio che legava il mondo della politica a quello della potente 'ndrina amanteana
Antonio Coccimiglio imprenditore (da 1 anno e 8 mesi alla assoluzione)
Settimio Coccimiglio imprenditore(da 1 anno e 4 mesi alla assoluzione)
Venturino Sposaro ( da 2 anni e 8 mesi alla assoluzione),
Antonio Sposaro ( da 2 anni e 8 mesi alla assoluzione),
Ecco le condanne:
Giovanni Amoroso (da20 anni e 4 mesi a 13 anni e 6 mesi), per il ferimento di due carabinieri, che nel 2007 lo avevano individuato durante la latitanza ad Amantea;
Natale Rizzo (da 10 anni ad 8 anni e 10 mesi).
Paolo Launi (7 anni e 4 mesi),
Giuliano Serpa (da 2 mesi a 4 anni)
Ulisse Serpa (da 4 anni e 2 mesi a 4 anni).
Gianluca Coscarella (da 1 anno ed 8 mesi a 1 e 3 mesi),
Angelamaria Marano (da 2 anni e 4 mesi ad 1 e 3 mesi),
Concetta Schettini ( da 7 anni e 6 mesi ad 1 anno e 6 mesi per il reato di turbativa d'asta)