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Il comune di Joppolo non andava sciolto per ‘ndrangheta. Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar Lazio.

A febbraio 2014 il ministro Angelino Alfano disponeva lo scioglimento del comune di Joppolo.

La commissione di accesso inviata ad aprile 2013 era guidata da Anna Aurora Colosimo, capo di gabinetto della Prefettura di Vibo Valentia, da Francesco Di Pinto, capitano dei carabinieri comandante della Compagnia di Tropea, e da Angelo Daraio, vice questore aggiunto e ufficiale del Corpo Forestale dello stato in servizio presso il comando provinciale di Vibo Valentia.

Il sindaco Giuseppe Dato ed altri tre consiglieri di maggioranza avevano proposto ricorso al Tar del Lazio che con sentenza depositata mercoledì 3 giugno 2015 lo hanno accolto annullando il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Joppolo ed ordinando il ripristino degli organi elettivi.

La sentenza, in sostanza, si pone in linea con una precedente decisione del Tribunale di Vibo Valentia che aveva respinto la proposta di incandidabilità dell’ex sindaco e di due ex assessori.

Il ministero propose ricorso al Consiglio di Stato che si è ora si è pronunciato confermando la legittimità degli atti consiliari, di giunta e dei singoli responsabili delle aree.

Ovviamente il sindaco Dato non ha escluso la possibilità di valutare la richiesta di un congruo risarcimento per danni morali e materiali per l’ingiusto scioglimento del consiglio.

In diversi casi gli amministratori hanno lamentato la lesione del diritto alla reputazione, al decoro ed all’onore, nonché al diritto alla vita di relazione, con conseguente danno esistenziale, nonché il diritto all’identità personale ed alla salute psico-fisica, giungendo ad affermare di aver subito danni materiali, nella misura dell’indennità di funzione non percepita a seguito del provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale.

Siamo curiosi di sapere se sarà riconosciuto un qualche indennità, stante la novazione della Sentenza n. 5841 del 12 novembre 2014 del Consiglio di Stato che non ha riconosciuto alcun danno.

Al contrario siamo curiosi di sapere quanto sarà valutato il danno per verificare se sarà usato lo stesso parametro di Amantea o quello molto più basso di altri comuni nei quali sempre il CdS abbatteva l’importo della metà stante il mancato concreto svolgimento dell’incarico.

Vi faremo sapere.

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Sabato 5 marzo dalle 9.00 alle 13.00, presso il Campus Temesa "Francesco Tonnara" in via Vulcano si terrà il convegno IL MEDITERRANEO E LA SUA BIODIVERSITA' a rischio fra Inquinamento Acustico, Acidificazione, Sfruttamento di Idrocarburi STRUMENTI PER LA SUA TUTELA.

Ne danno notizia il Movimento Unione Mediterranea, la Lega Navale Italiana - Sezione di Amantea e il Polo Scolastico di Amantea.

Dopo il workshop tenuto nella sede della Lega Navale di Davoli, organizzato sempre in collaborazione con la LNI, continua l’informazione fra la gente e con gli addetti ai lavori.

Qui si è ampliato il fronte di intervento con la collaborazione anche delle scuole.

Il workshop sarà presentato dall'architetto Saverio Magnone, presidente della Lega Navale di Amantea. Seguiranno i saluti della Prof.ssa Monica Sabatino - Sindaco di Amantea, del Prof. Arch. Francesco Calabria - Dirigente del Polo Scolastico di Amantea, del Dott. Gaetano Osso - referente dell'ArpaCal per il progetto 'Quant'è profondo il mare' e del C.F. (CP) Antonio Lo Giudice - Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia.

Relazioneranno:

 Dottoressa Stefania Giglio, biologa del Centro Studi Cetacei Onlus, si occupa del censimento degli spiaggiamenti di cetacei lungo la costa calabrese: "Rete di sorveglianza diagnostica a tutela della salute e del benessere degli animali spiaggiati lungo le coste Calabresi";

 Dottoressa Maria Cristina Gambi, ricercatrice della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Ischia (Na). Si occupa di monitoraggio dell’acidificazione del Mediterraneo: "Acidificazione marina e biodiversità: esempi dai siti di emissione di CO2 dei nostri mari";

 Professore Gianni Pavan , direttore CIBRA (Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali ) Università di Pavia, Dipartimento Scienza della Terra e dell’Ambiente, estensore Linee Guida ACCOBAMS, strumento a carattere internazionale punto di riferimento per la mitigazione dell’inquinamento acustico: "Inquinamento acustico nel Mediterraneo e mitigazione dell’impatto nella legislazione";

 Professore Enzo di Salvatore, Università di Teramo, docente di Diritto Costituzionale, estensore dei quesiti referendari NO-TRIV: Profili giuridici delle estrazioni petrolifere in Italia

 Avvocato Benito Spanti, dirigente avvocatura Regione Calabria, redattore dei ricorsi della Regione contro alcune istanze di ricerca di idrocarburi nell’alto Ionio cosentino: "Attività legali della Regione contro le istanze di ricerca nel Mare Ionio";

 Previsto anche l’intervento degli studenti e dei docenti coinvolti nel progetto “Quant'è Profondo il Mare”.

A moderare il convegno sarà la dottoressa Rosella Cerra, responsabile Ambiente Unione Mediterranea Calabria.

Le conclusioni saranno a cura del Consigliere Regionale Arturo Bova - Presidente della Commissione contro la ‘Ndrangheta e Componente Commissione Ambiente - e del Rag. Antonio Nicoletta, Delegato Regionale della Lega Navale Italiana.

F.to: Rosella Cerra, Responsabile Ambiente Unione Mediterranea Calabria 3291111882

Saverio Magnone, Presidente della Lega Navale Italiana di Amantea 3478880315

Rocco Alecce, Referente del Polo Scolastico di Amantea per il convegno

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Sergio avverte, forte, la necessità si spiegare e di spiegarsi; una condi zione inusuale nella politica amanteana , da sempre fatta da uomini che esprimevano ed esprimono le loro decisioni senza possibi lità di assoggettarle a riflessioni, spiegazioni e tantomeno a possibili critiche o che stavano o stanno in un profondo ed inaccettabile silenzio.

E Sergio Ruggiero, nel denunciare la sua sofferenza in questo contesto umano oltre che politico, non vuole che restino dubbi e spiega le sue ragioni. Eccole.

“Avverto il bisogno di spiegare, così come ho fatto ad apertura dell’Assise, le ragioni per le quali ho deciso di abbandonare l’Aula. Sia chiaro, le mie considerazioni hanno carattere politico, ferma restando l’amicizia personale con tutti i membri del Consiglio Comunale. Si tratta di una forma di protesta contro l’inutilità della funzione di Consigliere di Minoranza, completamente svuotata, a mio parere, della dignità istituzionale e del significato costruttivo che invece immaginavo dovesse rivestire. Così com’è, non può funzionare, e non serve a niente, se non vuole limitarsi ad assistere a quel che la Maggioranza decide di fare, dato che è largamente maggioritaria avendo legittimamente vinto le elezioni. La gente vota, e liberamente sceglie da chi farsi rappresentare.

Commissioni Consiliari:

Sin dall’inizio della Consiliatura, ho chiesto alle Presidenti di Commissione l’indizione di riunioni tecniche per affrontare i più svariati temi: Centro storico e case sciullate (ripetutamente); Vigili urbani (ripetutamente); Riordino scarichi fognari (le colate notturne a Santa Maria e Cristaudo fanno impressione); Gruppo d’Azione Costiera; Sgravi tributari per investimenti privati nel centro storico e promozione del comparto; Sgravi tributari per rimozione amianto; Disciplina delle acque superficiali ai fini della sicurezza idrogeologica dei versanti. Ho citato solo quelle di cui ho memoria, ognuna delle quali profila una “visione”, ma sono molte di più, e altre ne avevo in mente, e per ciascuna sarei stato pronto a formulare ipotesi di lavoro, rilevare ostacoli, cercare e proporre soluzioni. E mi domando: Perché la Maggioranza ignora queste disponibilità? Per una ragione, credo, che io ho nominato “leggerezza dell’arroganza”, tendente a derubricarle come “inutili complicazioni”, e ad asservire spesso la politica a logiche diverse da quelle veramente costruttive.

Preciso che i punti all’Odg di sabato, e l’ho detto, erano condivisibili (non ho mai disconosciuto, se del caso, la ragionevolezza di certe iniziative della Maggioranza), anche se, francamente, la richiesta delle altre Minoranze di spostare di qualche giorno la data del Consiglio, a mio parere poteva e doveva essere accolta.

Interrogazioni a risposta scritta:

In quanto rappresentante del Gruppo “La Nuova Primavera”, in numerose circostanze, e anche di recente, ho inoltrato interrogazioni al Sindaco a risposta scritta, senza mai, dico mai, ottenere uno straccio di risposta.

Infine, ho rammentato che all’indomani degli eventi delittuosi culminati con lo scoppio di un ordigno che ha distrutto un’automobile ad Acquicella, ho invitato la Presidente del Consiglio a rendersi promotrice di una iniziativa consiliare di condanna dell’accaduto e di sostegno alle forze dell’Ordine. Poiché “l’Anticristo a volte si avvale del silenzio della brava gente”, ritengo che la “brava gente” debba farsi sentire, e che l’esteriorità di un messaggio in certi casi assuma i “crismi della sostanza”. Ma chi lo deve lanciare il messaggio? La Politica innanzi tutto, le Istituzioni e la Cultura, che di fronte a certi fatti non possono mostrarsi pavide o distratte, ma devono mostrare la propria schiena dritta se pretendono di rivestire un Ruolo eticamente positivo in un percorso di emancipazione della società. Ma dalla Presidente non è pervenuto nessun colpo, e nessun colpo, mi pare, sia giunto dalla Maggioranza, consegnando i fatti ad un colpevole silenzio.

Per tutte queste ragioni ho proposto le dimissioni della Presidente Linda Morelli, alla quale ho chiesto scusa per averla epitetata “zerbino della Maggioranza”. Rinnovo alla Signora le scuse e l’amicizia, precisando di voler significare “acriticamente piegata agli intendimenti della Giunta”.

E’ seguito un battibecco con Rubino sulla questione GAC. Ho chiesto scusa anche per questo, ma la commissione che avevo proposto nel merito e mai convocata, avrebbe facilmente evitato anche lo spiacevole episodio.

Ho ascoltato le garbate parole, ma a mio parere poco convincenti, di GB Morelli, ho augurato buon lavoro a tutti quanti e me ne sono andato. Avevo deciso di farlo al primo Consiglio utile, mi è consentito di farlo e l’ho fatto.

I meno distratti ricorderanno che in passato più volte avevo protestato, e che una volta per le medesime ragioni avevo abbandonato una Seduta di commissione.

Ed oggi, ancora mi domando lì dentro che cosa ci sto a fare.

Amantea 29.02.2016              Sergio Ruggiero Gruppo “La Nuova Primavera”

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