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romaòòòRiccardo Simonetti, un influencer italiano di nascita ma tedesco d'adozione è comparso sulla copertina di una rivista tedesca nei panni della Vergine Maria. Il caso ha sollevato un vero e proprio polverone perché i giornali hanno scritto che il Simonetti è un ambasciatore dell'Unione europea,di quella unione europea già finita nel mirino gli scorsi giorni per le linee guida sulla comunicazione che mettevano al bando la parola "Natale".

Nel numero di dicembre del mensile berlinese Siegessäule, il blogger era stato raffigurato in copertina nei panni di Maria e con un bambinello in grembo. In un post su Instagram, l'influencer aveva commentato: "Se ignoriamo il fatto che Gesù non era bianco, potremmo credere che la Vergine Maria avesse la barba. Perché no?".

È vergognoso e irrispettoso di milioni di cattolici di tutto il mondo quello che ha fatto Simonetti, che ricoprirebbe il ruolo di ambasciatore speciale dell’Unione Europea per i diritti Lgbt, facendosi ritrarre nei panni della Vergine Maria in versione trans con tanto di barba. Ha offeso la nostra libertà di culto, la nostra fede e i nostri convincimenti. E a farlo è chi continua a farci lezioni sulla tolleranza e sui diritti. Siamo veramente stanchi di questo politicamente corretto. Hanno cercato di abolire il Natale, hanno cercato di abolire il presepe, nelle canzoncine di Natale sostituiscono la parola Gesù con Perù, tolgono dalle pareti delle scuole il Crocifisso, invitano a non dare il nome di Maria e Giovanni ai nascituri, vietano di dire signori e signori,ora mettono in ridicolo finanche la Madre di Gesù. Sono senza alcun dubbio volgari personaggi. Simonetti si vergogni e le istituzioni europee prendano le distanze da chi ridicolizza e offende le radici cristiane dell’Europa, ha dichiarato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

E’ intervenuto anche il Santo Padre Papa Francesco: -Abolire il Natale? Hanno provato a farlo i regimi del passato. Unione Europea fuori del tempo-. Cattolici, ribelliamoci. I Vescovi ormai non vedono, non sentono, non parlano. Hanno cercato di mettere il bavaglio alle feste e ai nomi cristiani e loro zitti. I nostri tradizionali simboli cristiani sono diventati un tiro al bersaglio e loro non dicono una parola. Ora finanche una Madonna trans col Bambinello in braccio e per giunta con la barba. Ma è possibile che ci sia ancora gente così malvagia che non riesca nemmeno a rispettare almeno la Vergine Maria, l’Immacolata Concezione, la Madre di Nostro Signore? E’ davvero vergognoso. Avrei tanto da dire, ma mi fermo qui, augurando a tutti voi, amici e lettori di Tirreno News, una buona e felice giornata in occasione della festa dell’Immacolata.

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fruttaÈ di ieri la notizia su facebook di un grande gesto di solidarietà da parte di una persona che ha messo a disposizione ,di chi ne avesse bisogno, della frutta e verdura invenduta . Si tratta davvero della dimostrazione che la solidarietà è un vero sentimento di fratellanza ,della condivisione di un reciproco aiuto e di altruismo.

È l'idea di una fratellanza universale degli uomini,la convinzione che l'intera umanità formi un 'unica famiglia. In parole povere la solidarietà è la capacità degli uomini di provare empatia per altre persone e aiutarle quando il bisogno si fa davvero essenziale, specie quindi nei momenti più difficili che ognuno di noi attraversa . Un gesto quello del signore che ieri ha postato la sua disponibilità, che educa ai valori della solidarietà anche i bambini perché domani possano diventare buoni adulti Perché la solidarietà va coltivata sin da piccoli specie nella società come quella in cui viviamo, dove l'individualismo regna sovrano e nessuno ,sembra ,accorgersi della sofferenza del nostro vicino . Questo valore ,quello vero ,pratico, tangibile ,ci rende tutti protesi verso uno stesso obiettivo ,quindi è un aiuto reciproco che nella società è un bene essenziale . La società ha bisogno delle persone che si aiutano a vicenda ,a favore del "famoso" e sempre alto valore che è "Il bene comune".

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crollo-106INTOLLERABILE IL SILENZIO DEI PARLAMENTARI CALABRESI SU QUANTO ACCADUTO

I fatti accaduti nei giorni scorsi, relativi alle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che hanno fatto emergere un quadro inquietante sulle gare per l’assegnazione di lavori pubblici rilevanti e le relative forniture di beni e servizi determinando il sequestro del Ponte Morandi e della Galleria Sansinato sulla S.S.280 non rappresentano, purtroppo, un fatto inedito.

Mentre sono preoccupanti i gravi elementi che sembrano emergere dalle indagini della Procura circa il coinvolgimento di funzionari statali e parastatali, tecnici e dipendenti Anas, i quali avrebbero acconsentito all’impresa esecutrice una serie di anomalie e violazioni, tese al conseguimento di maggiori profitti, correlate all’utilizzo di materiali di scarsa qualità nei lavori di ripristino del calcestruzzo e delle armature nelle Infrastrutture sottoposte a sequestro.

Questa vicenda è l’ennesimo copione che si ripete: questa inchiesta, infatti, è solo l’ultima dopo il recente rinvio a giudizio di due ingegneri per il crollo del muro di uno svincolo della Variante A della Statale 106 a Germaneto a trenta giorni dalla riapertura dopo la sistemazione.

Seppure il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende esprimere e ribadire la propria fiducia nel costante impegno operato dalla Magistratura non possiamo, tuttavia, evitare di evidenziare, anche questa volta, il fallimento totale della classe politica parlamentare calabrese che, mai come oggi, ha letteralmente e vergognosamente lottizzato la Struttura Territoriale di Anas in Calabria.

Così avviene che, nel mentre all’interno del Consiglio Comunale di Catanzaro, i consiglieri comunali Giuseppe Pisano e Sergio Costanzo – che ringraziamo – si pongono il problema legittimo di chiedere al Presidente della Commissione Lavori Pubblici Eugenio Riccio di convocare al più presto una riunione dell’organismo consiliare invitando i dirigenti regionali di Anas la politica parlamentare calabrese da Roma tace vergognosamente…

Il silenzio dei parlamentari calabresi a Roma è intollerabile e ci chiediamo cosa deve accadere ancora affinché la dirigenza della Struttura Territoriale dell’Anas in Calabria venga rimossa! Non solo e non soltanto per il lavoro assolutamente insufficiente svolto fin qui già solo negli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione che, negli ultimi 2 anni, sono stati praticamente inesistenti sulla Statale 106.

Ma anche per la mediocre programmazione di nuove opere da realizzare ma, soprattutto, per il mancato controllo su quello che succedeva sui cantieri della Variante A, del Ponte Morandi, della S.S.120 e su ciò che oggi sta accadendo sul Megelotto 3, tra Sibari e Roseto Capo Spulico…

È troppo comodo per la dirigenza di Anas in Calabria affermare con una nota stampa che ci sarà collaborazione con gli inquirenti nell’inchiesta. Qui vi sono delle responsabilità chiare ed evidenti su cui la politica parlamentare calabrese che da Roma ha lottizzato, mai come oggi, la Struttura Territoriale di Anas in Calabria deve assumere delle scelte e delle responsabilità a partire dalla richiesta urgente al Ministro delle Infrastrutture affinché siano rimossi gli attuali dirigenti.

Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto richiede pubblicamente ai parlamentari calabresi a Roma l’impegno ad inoltrare, anche attraverso una interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, una formale richiesta di rimozione della dirigenza della Struttura Territoriale di Anas in Calabria esercitando così il proprio dovere nell’interesse generale della nostra regione.

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 6 novembre 2021

 

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Ing. Fabio Pugliese
Via A. De Gasperi, 5
87060 - Calopezzati
Cosenza
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