COSENZA, 17 SETTEMBRE 2021 - “L’unica baracca all’interno dell’ex Campo di concentramento di Tarsia è a rischio crollo. È rimasta nella sua forma originale, l'eventuale o per meglio dire il prossimo crollo porterebbe al disfacimento della struttura non solo nella sua parte materica ma soprattutto nella sua valenza di testimonianza e monito nei riguardi di quella che è stata la più brutta pagina di storia italiana. Su segnalazione della presidente provinciale ANPI di Cosenza, Alessandra Carelli, ho ricevuto una richiesta di intervento urgente su quello che viene riconosciuto come “patrimonio culturale” della nostra regione: l'ex Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia, sito che il Ministero per i Beni Culturali in data 30 agosto 1999 riconosce, con atto formale, di rilevanza storica e sottopone l’intera area a vincolo”.
È quanto dichiara il presidente della Provincia di Cosenza, Francesco Antonio Iacucci, e candidato al Consiglio regionale della Calabria nella lista del Partito Democratico, che ha inviato una lettera al segretario regionale del Mibact, Salvatore Patamia, per “evitare che vada perduto un bene di grande valore storico e culturale”.
“Venuto a conoscenza del pericolo – spiega Iacucci - ho inviato nell’immediatezza una squadra dal nostro Ufficio tecnico che arrivato sul sito ha potuto solo prendere atto dello stato assai precario, ma anche dell’impossibilità da parte nostra di effettuarsi un intervento risolutivo. Le chiedo pertanto – scrive nella lettera indirizzata al segretario regionale del Mibact - di voler intervenire con pronta sollecitudine quantomeno per interventi di consolidamento ai fini di scongiurare il crollo”.
COSENZA 15 settembre 2021 – Sono stati individuati e sanzionati alcuni responsabili dell’abbandono indiscriminato di rifiuti all’interno di alcune aree urbane del Parco della Sila. Sono stati i militari delle Stazioni Carabinieri Parco, attraverso un mirato servizio di vigilanza ambientale a identificarli grazie anche alla videosorveglianza posta in essere sul territorio. In particolare l’attenta osservazione è stata dedicata nei comuni di Spezzano della Sila e San Giovanni in Fiore in località nelle quali tale reato viene consumato. Ogni singolo abbandono, è stato infatti ripreso dai sistemi di videosorveglianza predisposti dai Carabinieri Forestali, immagini che hanno permesso di risalire puntualmente ai responsabili. Attualmente sono già state elevate sanzioni per oltre 4000,00 euro, altre sono in fase di notifica. Le operazioni condotte dai militari, si inseriscono nell’ambito di una campagna di controllo a contrasto di questo fenomeno messa in atto dal Raggruppamento Carabinieri ParchiReparto Parco Nazionale della Sila.
COSENZA 14 settembre 2021 – I militari delle Stazioni Carabinieri Parco, dipendenti dal Reparto Carabinieri P. N. “SILA”,
negli ultimi mesi hanno avviato una particolare azione di controllo e di monitoraggio dell’area protetta, al fine di evitare la circolazione e il parcheggio sui prati silani, al di fuori della carreggiata stradale, di automezzi a motore quali autovetture, Quad e motocicli.
I militari hanno intensificato i controlli nei comuni di Taverna (CZ), Spezzano della Sila (CS) e San Giovanni in Fiore (CS). Durante il giornaliero servizio di controllo del territorio, mirato alla tutela degli ecosistemi naturali e della biodiversità, sono intervenuti per contrastare tutti quei comportamenti, da parte dei fruitori delle aree naturali del Parco, che provocano il danneggiamento della vegetazione e del cotico erboso in terreni pascolivi con conseguente aumento del rischio di fenomeni erosivi e incendi derivante dall’utilizzo di mezzi a motore su prati e sentieri ove il transito e la sosta sono consentiti solo a piedi.
Ad oggi sono 48 le sanzioni elevate e notificate, altre notifiche di infrazione sono in fase di elaborazione.