
La locandina postata sulla pagina face book del consigliere Tommaso Signorelli è subito apparsa ai “politici” amanteani come una bomba.
Diverse le ragioni.
La prima è il parterre costituito dal comune, per la presenza del sindaco Mario Pizzino, dalla Provincia, per la presenza di Franco Iacucci, dalla regione, per la presenza del consigliere regionale Carlo Guccione.
La seconda è il corollario, non da poco, relativo alla presenza di Massimiliano Ianni nella qualità di segretario provinciale della CGIL.
Una presenza che esclude la natura prettamente politica dettata dalle presenze di Signorelli, Pizzino, Iacucci e Guccione
Una natura politica suggerita dal titolo che riportiamo: “Il gruppo consiliare Una città nel cuore incontra la città.
Comunque occorre complimentarsi con il gruppo consiliare Una città nel cuore
E lo suggeriamo fortemente è un incontro da seguire.
Quello che sorprende più di tutto è che dietro all’argomento Il rilancio di Amantea per lo sviluppo del comprensorio sembra celarsi la dichiarazione del fallimento della giunta di Pizzino desumibile dal fatto che si rilancia ciò che è stagnante, immobile, fermo.
Per questo molti sono sorpresi della presenza di Mario Pizzino, salvo che, non si tratti di una trappola, come ci viene fortemente suggerito da qualificati uomini politici amanteani
Non deve disorientare il fatto che si suggerisca che si tratta di un rilancio di Amantea finalizzato allo sviluppo del comprensorio perché il rilancio ove dovesse avvenire servirebbe in primis la stessa Amantea e solo di conseguenza il comprensorio.
In attesa dell’incontro aspettiamo le prese di posizione della politica locale.
In primis quella dello stesso sindaco.
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del PD
“Venerdì 31 maggio alle ore 19.00 – nella sede del Partito Democratico di Amantea, Sezione “Moro-Berlinguer” (in Corso Vittorio Emanuele n. 71) – si terrà un Seminario di approfondimento per analizzare il voto alle Elezioni Europee dello scorso 26 maggio, a cura del Prof. Roberto De Luca, Ricercatore di Sociologia Politica all’Università della Calabria.
L’obiettivo è quello di riflettere insieme sui significati e sulle implicazioni che l’esito del voto potrà avere sulle prospettive dell’Europa, ma anche all’interno del Paese.
L’ascesa della Lega anche nel Mezzogiorno, il pesante arretramento del Movimento Cinque Stelle, la ripresa del Partito Democratico, la bassa partecipazione al Sud saranno al centro dell’analisi del Prof. De Luca.
Quella di venerdì, però, sarà anche l’occasione per soffermarsi sul significato del voto in Calabria, in provincia, ma anche nel Comprensorio e ad Amantea.
Il Seminario è aperto a tutti e sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del Partito Democratico di Amantea: https://www.facebook.com/PartitoDemocraticoAmantea/
Amantea, 28 maggio 2019 PD AMANTEA
Istituto Cattaneo, il flusso dei voti delle europee. Veri dati: perché il PD è a fine corsa
Chi a sinistra esulta per il quasi 23% raccolto dal partito di Nicola Zingaretti domenica alle elezioni europee non ha capito granché.
Secondo Pier Giorgio Ardeni, presidente dell'autorevole Istituto Cattaneo che come a ogni tornata elettorale ha analizzato il cosiddetto "flusso dei voti" per capire come si muovono gli italiani nel segreto dell'urna, il grosso problema difficilmente risolvibile stando così le cose è che i dem hanno di fatto assorbito tutto l'assorbile in termini di voti.
"Quella del Pd - spiega Ardeni a Italia Oggi - è stata una vittoria difensiva.
È riuscito a proteggere il proprio bacino elettorale, quindi evitando un esodo, ma non ha avuto appeal al di fuori di esso, cioè non è riuscito a convincere elettori 5 Stelle o Lega". Inoltre, a differenza di quanto accaduto al Movimento, "sono trascurabili i suoi voti dispersi a favore dell'astensione.
La sottolineatura, da parte della dirigenza, dell'importanza di questo appuntamento elettorale e i timori che il partito potesse imboccare la strada verso la scomparsa hanno reso il voto particolarmente saliente.
Questo spiega la scarsa entità delle perdite verso l'astensione.
Quindi il Pd ha sostanzialmente interrotto l'emorragia che negli anni scorsi aveva portato molti voti del suo bacino elettorale verso il M5s però non riesce a fare rientrare quei voti".
Considerato che la Lega ha davanti a sé secondo Areni ancora margini di crescita, il ruolo del Pd come principale partito dell'opposizione ma senza reali prospettive di allargare il proprio campo di alleanze sembra destinare il centrosinistra al ruolo di spettatore ancora per molti, molti mesi
29 Maggio 2019