
E’ un Michele Vadacchino emozionato quello che legge davanti al Consiglio e ad un folto pubblico presente le motivazioni del Riconoscimento della Cittadinanza onoraria al prof Gioacchino Francesco La Torre.
Carissimo prof La Torre,
lei (mi perdoni, ma il carattere ufficiale della cerimonia e la qualità della sua persona mi impongono l’uso del lei, dimenticando, ma solo in questa occasione, l’amicizia che ci lega e la ovvia semplicità e naturalezza di rapporti umani), lei, dicevo, avrebbe meritato ben altro proscenio che questa semplice aula consiliare.
Sarebbero stati necessari bande musicali e tappeti rossi.(e qui scatta il sorriso del prof. Vedi foto)
Ci perdoni se ci limitiamo, quindi, soltanto ad un sentitissimo grazie, ad un mazzo di fiori ed agli applausi, nella consapevolezza, comunque, che sono tutti figli di un rispetto profondissimo per la sua persona, per il suo lavoro, per il suo impegno, per la sua gioia di donare conoscenza, per il suo amore per la nostra città.
Lei come altri, ma molto più di altri, ha voluto donare il suo tempo e le sue conoscenze per portare alla luce una gran parte della sconosciuta storia di questo territorio, offrendoci la possibilità di conoscere da dove veniamo, di chi siamo figli , la nobiltà del nostro passato.
Tutti elementi che, se diffusi e partecipati come avremmo dovuto, come dovremmo, possono essere condizioni per amare, quanto ama lei, questa terra e la sua storia.
Il suo impegno civile e culturale è riuscito a dare lustro alla nostra città a livello nazionale ed internazionale, offrendoci le prospettive per la diffusione di una qualificata immagine di Amantea.
Ed era impossibile che non si creasse, come, infatti, si è creato un rapporto di profondo rispetto da parte della città e dei suoi abitanti, un rispetto così intenso che ci ha imposto, oggi, questa piccola cerimonia all’interno della quale la preghiamo di cogliere anche i momenti di sincero affetto oltre che di profondissima stima.
Lascio a giorni breve questo defatigante impegno politico di amministratore e porterò con me tantissimo. Ma, ed in particolare, la gioia di essere stato vicino a lei, caro prof la Torre, ogni giorno in cui è stato presente in Amantea.
Quando ha scoperto e protetto i resti del tempio greco di Imbelli, quando ha scoperto e protetto i resti della necropoli di Campora san Giovanni, quando ha scoperto e protetto i resti della villa romana de La Principessa, quando ha presentato alla cultura italiana ed europea la grande storia di questo territorio, nel famoso convegno del settembre 2007, su Temesa.
Ma sarei insufficiente, parziale, se non segnalassi che alla sua grandezza culturale lei unisce altre doti straordinarie che la rendono quasi unico
Vorrei tra tante altre doti segnalare la sua passione che le fa spesso dimenticare tutti gli altri problemi quotidiani e familiari, la semplicità, che unita al suo sorriso ed alla sua dolcezza, le permette di diventare immediatamente amico della gente, degli amanteani in primis.
Il suo lavoro, il suo impegno per la storia di Amantea, che ci auguriamo continui ancora nel tempo, ha posto la nostra città e le città dell’antico territorio di Temesa, su una strada che è foriera di conoscenza e di sviluppo.
Ecco la sua grandezza è mostrata dall’aver tolto la città ed il territorio dagli angusti spazi visuali di una piccola cittadina calabrese sul Tirreno cosentino, da una cultura se pur espressiva fortemente anche contratta, da una banalità di rappresentatività , e di aver posto le basi per la sua proiezione verso scenari di magia e di protagonismo atti ad offrire cultura, conoscenza, sviluppo, turismo.
Ed ancora , la sua grandezza è anche quella di averci offerto la leva per sollevare questa città dalle sue ambasce, dai suoi limiti, offrendoci i mezzi per far dimenticare quanto di brutto e di infelice siamo abituati quotidianamente a vedere , grazie ad una storia così antica e ricca che può e deve essere il contraltare alle pochezze anche della nostra politica .
Ci creda avremmo voluto darle di più, avremmo dovuto darle di più
E per questo che ho inteso riconoscerle la Cittadinanza onoraria di Amantea.
Perchè lei non dimentichi mai questa città.
Ma soprattutto perché questa città, ad iniziare dai futuri governanti , non dimentichi quanto lei può ancora fare per la nostra città ed il nostro territorio.
Grazie per ieri, per oggi e per domani, prof La Torre.
Lo stimato professionista si alza emozionato e raggiunge il tavolo della presidenza salutando uno per uno tutto il consiglio comunale.
Il suo intervento di ringraziamento offre memoria della sua antica vicinanza alla città, da quando ancora ragazzino faceva i bagni nella un tempo bellissima spiaggia di Coreca, del suo amore per la storia di questo territorio, ed assume l’impegno di continuare nel tempo la messa in luce delle evidenze storiche e la conoscenza della nostra citt.
Gradevolissima l’offerta dei fiori da parte della presidente del consiglio prof Monica Sabatino.
“Ieri abbiamo girato noi il video-clip di una nostra nuova canzone ke uscirà a breve sotto etichetta discografica. Purtroppo per nostra distrazione e anche per stanchezza ci siamo dimenticati di togliere le candele”
Poi gli autori aggiungono “Per girare il video-clip abbiamo avuto il permesso dal sindaco quindi sia tu ke tutta la popolazione di amantea potete stare tranquilli perchè si tratta semplicemente di un video-clip del nostro nuovo singolo!”
Ci scrive Marian Pirillo dicendo che “Ciao! Ho letto il tuo articolo riguardo quello ke è successo stamattina nella villa comunale di amantea.... Allora mi presento, sono Marian Pirillo faccio il dj/Producer insieme al mio collega Alessandro Antonicelli...ci chiamiamo Calabro Project non so se hai mai sentito”
E così scopriamo Calabro Project, una fucina di idee, di musica, di videoclip, da seguire nella loro strada e grazie ad Angelo Portogallo, che :
- L'idea “Calabro Project” è nata dall'unione di due ragazzi con la passione per la musica, Alessandro Antonicelli (Alex Antuàn) e Marian Pirillo (Goldj). Entrambi usciti da un'accademia con, rispettivamente, 9 e 8 anni di esperienza alle spalle. Abbiamo deciso di unire le forze e iniziare questo viaggio insieme.
- Con la nostra musica vogliamo trasmettere armonia e divertimento, il progetto è partito con l'idea “Welcome to Calabria”: mischiare l'inglese con il dialetto locale, però un dialetto americanizzato, abbiamo un po’ ironizzato sul Sud per far capire che non ci sono solo le brutte cose come dicono in giro ma per far vedere che al Sud rendiamo tutto magico, anche con poco. è uscita “Welcome to Calabria” per un nostro gioco ma che, alla vista di tutti, è diventato un vero e proprio tormentone uscita a giugno 2013 e in meno di due mesi avevamo già passato le 200.000 visualizzazioni. Da quel momento eravamo per tutti i “ZUMPA ZUMPA” dai bambini agli adulti. Ormai ad agosto ci conoscevano non solo in Calabria ma in tutto il mondo, il primo remix del nostro singolo è arrivato addirittura dal Giappone portando così tantissima fama. Ormai non passavamo più inosservati, ma la cosa che ci rendeva più felici erano i bambini e i ragazzi che quando ci vedevano in giro gridavano il nostro nome fin quando non facevamo le foto e firmavamo gli autografi. Dal 10 giugno 2013 uscita ufficiale del singolo: la nostra vita è cambiata, fino a fine agosto non abbiamo avuto un giorno di riposo, ospiti in tutta la Calabria, Basilicata e Puglia. Un'estate che rimarrà incisa nei nostri cuori. Ad accompagnare “Welcome to Calabria” è uscito il nostro nuovo singolo “Noche Màgica” sempre con videoclip ufficiale girato in una delle città più belle della nostra regione: Tropea. Una canzone molto diversa da quella precedente, ora tutta in Spagnolo, e da qui sempre meglio ovviamente, più si va avanti, più si migliora. “Noche Màgica” ha portato ancora più successo, ora siamo sotto etichetta discografica "Only The Best Records" a livello nazionale le serate aumentano sempre di più e stiamo iniziando a “salire verso il Nord”. Dopo “Noche Màgica” è uscito l'altro singolo, un'altro genere...un'altro ritmo: "Safari" e siamo arrivati secondi nella TOP 10 della “Spinnin' Records” su milioni di partecipanti a livello mondiale.
- Ora, nel 2014, usciranno tre brani di cui il nuovo che si chiamerà “Buddha” questa volta si vola in India poi verso marzo-aprile uscirà "La Danza De La Muerte" che sarà il nostro fiore all'occhiello...con tanto di videoclip ufficiale. Un'insieme di riti voodoo e maledizioni in questo brano per impossessarsi delle persone con una danza. Il tutto sulla base di violini e percussioni, “non possiamo dire altro”. Infine, per l'estate 2014, il boom: stiamo cercando di far uscire un nuovo tormentone: Pika Pika, questo sarà il titolo del nuovo singolo estivo. “I punti interrogativi stanno per una collaborazione con un cantante molto noto ma ancora non possiamo svelarne il nome, le sorprese non sono finite”.
- Con la nostra musica abbiamo trasmesso gioia, armonia e serenità e continueremo a farlo perché è questo il nostro scopo: “far divertire i ragazzi...farli sognare con la nostra musica perché è proprio di sogni che stiamo parlando”. “Tutto quello che siamo oggi è nato proprio da un sogno che è diventato realtà perché se uno crede...i sogni diventano realtà”. Noi fin'ora abbiamo cercato di trasmettere un messaggio forte: che nel Sud non c'è solo distruzione come fanno credere, c'è anche vita…amore. Non siamo di meno a nessun'altro posto e, piano piano,stiamo riuscendo a trasmettere questo messaggio: volere è potere...basta crederci
Ed infine che Il gruppo Calabro Project ,altro simbolo della “Calabria sana”, è formato da Alessandro Antonicelli (Alex Antuàn) e Marian Pirillo (Goldj). Poi ci sono i nostri cantanti e vocalist nelle serate: Chiara Cortese (Lady Chica) Luca Filippo (Luke VL).
In bocca al lupo, allora!
Il sito è a disposizione se dovesse servirvi!
Scriveva Corrado Alvaro nel suo “Quasi una vita” :” Il meridionale ha un tale desiderio del potere, poiché, non conoscendo una libera società, dipende tutto dai potenti, che è entusiasta del potere qualunque esso sia”.
Già in Calabria tutto dipende dai potenti.
Ed allora ognuno lo desidera, qualunque esso sia.
Ancora meglio se è politico.
Non aborro il potere; esso, di per sé, non è una cosa obbligatoriamente negativa.
Potere significa la possibilità di esercitare il comando, di governare, di assumersi la responsabilità di fare scelte, anche dolorose, per garantire un futuro, ma anche un presente migliore, giorno per giorno a chi è sottoposto.
Significa per le Forze dell’ordine garantire la sicurezza e la democrazia
Significa per la magistratura punire i colpevoli di reati
Ma potere significa anche violenza, vessazione, illiceità, ed il grave è che qui da noi si ha spesso la consapevolezza di farla franca.
Nessuno più contesta gli errori dei potenti. La gente ha paura perfino di parlare . La gente si rifugia da sempre dietro la distanza di un palmo . Chiude gli occhi e le finestre per poter dire di non aver visto, salvo poi dire il mendacio a comando.
La gente sa che i potenti sono tali e che sono spesso se non sempre intoccabili.
E sa anche che non si deve farseli nemici, anzi è indimenticato il detto “Franza o Spagna purchè se magna”
Non solo, ma la gente sa che in Calabria la ‘ndrangheta assorbe la gran parte dell’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura così che chi malgoverna quasi mai rischia, tanto più se poi si autodetermina i compensi, se le legifera per la eliminazione dei controlli su taluni suoi operati, se assume precariamente ma con la certezza che tanto poi si trova modo di stabilizzare.
Ed un posto di lavoro pubblico significa eterna gratitudine.
Fosse anche il posto in una cooperativa.
Il famoso “ I miei figli mangiano grazie a lui” è la affermazione che da un lato dichiara la resa dell’uomo e dall’altro la potenza del potere.
Amantea poi è la città dove per antonomasia si cerca il potere.
Da qualche tempo si cerca la Caravella ed il condottiero che portino verso il regno dell’oro.
E tutto mentre la città muore inesorabilmente, giorno per giorno, ma nobilmente, mentre cioè la gente è distratta dalle sagre, dagli incontri culturali, dalla proiezioni di film o dalle rappresentazioni teatrali.
Il meridionale allora non ha solo desiderio del potere come diceva Alvaro, ma se non lo trova si accontenta di essere nobile spettatore.