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IL SIGILLO DI PIETRO DI FRANCESCO M. AMATO

Sull’isola di Lipari, durante gli scavi archeologici effettuati negli anni ’50, sono stati rinvenuti, tra l’altro, anche due sigilli plumbei. Questi due sigilli fanno parte di una numerosa serie di piombi bizantini ritrovati nelle regioni della penisola italiana dove più a lungo perdurarono il dominio e l’influenza dell’Impero d’Oriente e dove, com’è ormai ampiamente noto, i sigilli servivano ai funzionari imperiali, ma anche ai Vescovi, per autenticare importanti documenti che l’amministrazione oppure l’alto prelato inviavano alla comunità che, nel caso specifico, potrebbe essere quella eoliana.

Il primo sigillo, appartenente al Patrizio e Stratega Costantino, fu rinvenuto rimuovendo la terra nell’area dell’acropoli denominata il castello; il secondo, fu rinvenuto fortuitamente durante gli scavi, sempre nella stessa area, ma nel chiostro benedettino. Il secondo, è un sigillo ecclesiastico semplice, senza immagini; è il sigillo di Pietro, Vescovo di Amantea.

Noi ci occuperemo esclusivamente di questo secondo sigillo e l’aspetto più importante di questo ritrovamento è la datazione precisa del reperto. Si evidenzia sin da subito che i sigilli ecclesiastici più semplici dell’Italia bizantina presentano al rovescio alcuni monogrammi, il nome “in extenso” e la carica o la funzione religiosa del personaggio a cui il sigillo va ricondotto. Un sigillo di questo tipo è anche il più antico e questo è già un indizio per la sua datazione.

Le iscrizioni sono in lingua greca e dimostrano che al momento dell’invio della bolla (che doveva essere anch’essa in lingua greca) alla quale il sigillo era appeso, la chiesa amanteana si era ormai grecizzata. Siamo in presenza di un reperto molto importante.

I sigilli italiani rinvenuti non presentano, ovviamente, differenze notevoli con quelli utilizzati a Bisanzio. Per ottenere l’impronta sui dischetti di piombo venivano utilizzate delle matrici che venivano distrutte alla morte del portatore.

Grazie alle lunghe ricerche di testi appropriati (ed altrettanto lunghe letture) ho acquisito un minimo di dimestichezza con le iscrizioni dei sigilli plumbei per cui proverò a spiegare il significato delle iscrizioni riportate sul sigillo. Al riguardo, ringrazio mia figlia Franca Maria (che condivide con me l’interesse per lo studio.........(VISUALIZZA, cliccando qui il TESTO COMPLETO in PDF)

 

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Generici Maran 11 Years ago
La Calabria è invasa dai nostri rifiuti ed urge trovare le soluzioni

Sei favorevole al commissariamento dei comuni che non effettuano la raccolta differenziata porta a porta?

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TirrenoNews.it pubblica i risultati del sondaggio sul "Problema Rifiuti che affligge la La Calabria, e vi proponiamo un nuovo sondaggio in merito.
Rispodete se volete al nuovo sondaggio sui rifiuti ve ne sarema grati

Abbiamo pubblicato un sondaggio sui rifiuti con una sola domanda : “Sei d'accordo che la soluzione ai rifiuti è incrementare la raccolta differenziata porta a porta eliminando i cassonetti nella città?”

Intendevamo verificare la conoscenza del problema da parte della comunità amanteana e la sua coerenza nell’affrontarlo.

Intendevamo accertare la disponibilità degli Amanteani a viaggiare verso il futuro.

O forse dovremmo dire verso il passato, pensando che (per chi ha memoria) negli anni 50-60 non esisteva in tutta la città nemmeno un cassonetto, e la spazzatura veniva raccolta casa per casa.

Poi venne il benessere economico, aumentarono i redditi familiari, aumentarono i consumi, aumentarono le quantità di spazzatura prodotta.

Contestualmente e contemporaneamente il territorio urbanizzato decuplicò e si scelse il sistema dei cassonetti da raccogliere con gli automezzi.

Fu l’inizio del sistema attuale. La scelta peggiore che poteva essere fatta perché raccoglieva tutto insieme e gettava tutto insieme sul nostro territorio coprendo poi la spazzatura.

Mille le sottovalutazioni tra cui quella della presenza di inquinanti pericolosi, a cominciare dalle pile, alle batterie, dall’ amianto, ai farmaci, eccetera, che venivano sversati senza alcun trattamento e senza alcuna precauzione così che il percolato aveva modo di giungere fino al mare.

E quel che è peggio bruciando i rifiuti, ignari che, così, si dava luogo alla produzione di diossine.

Ci volle Seveso per capire.

Ma nemmeno, visto che la politica amanteana ha scientificamente sottovalutato le leggi ambientali sversando i rifiuti prima a Cannavina( con il percolato che scendeva nel sottostante Catocastro) , poi a Grassullo( con il percolato che scendeva nel sottostante vallone Santa Maria) e dulcis in fundo nel letto del fiume Oliva ( con il percolato che giungeva facilmente fino al mare).( Nella foto il percolato da discarica)

Solo il giudice Greco operò le prime attenzioni ambientali giungendo chiudere la discarica di Grassullo ma non quella dell’Oliva che era nel territorio di Aiello Calabro.

Fatti questi sconosciuti o volutamente dimenticati dalla gran parte degli amanteani.

Si dimentica e poi si grida come “jocche”

E ci pare possa essere questa ignoranza se il 28 % dei partecipanti al sondaggio ha sottovalutato il problema NON RITENENDO UTILE E SOLUTIVA LA RACCOLTA PORTA A PORTA, a fronte del 72 % che al contrario la ritiene necessaria ed utile.

Eppure la differenza tra Campora SG ed Amantea è sotto gli occhi di tutti; Campora dove si effettua la raccolta porta a porta è una felice evidenza ed ha permesso di abbattere come opportuno non solo i costi di conferimento ma anche le quantità conferite.

Suggeriamo pertanto all’amministrazione comunale di effettuare una intensa sensibilizzazione della comunità perché quanto fatto finora non basta.

Non sarebbe male che chi intenda candidarsi a guidare la città ne parli con la gente, con gli elettori.

Sempre sperando che non sia nel 28%!!!



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Il comunicato messo online nella giornata di ieri e che elencava una serie di nomi, 25 per l'esattezza, di persone tra Amantea e Campora San Giovanni, al fine di "ridare slancio al territorio" presentava anche il nome di MIRAGLIA BIAGIO.
Miraglia che oggi stesso prende le distanze dal simbolo e dal gruppo di "Amantea - Bene Comune. Siamo sicuri che altre mail arriveranno in merito all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Biagio Miraglia ci scrive quanto segue:

“Egregio Signor Giuseppe Marchese, in riferimento all'articolo apparso sul sito di informazione da lei gestito ci tengo a fare una gentile e cortese comunicazione al fine di tranquillizzare i tanti Cittadini di Amantea e Campora San Giovanni che ripongono in me tanta fiducia e speranza.

Con la presente le comunico che la mia persona non è per nulla accostabile al simbolo AMANTEA - BENE COMUNE.

Ho letto su internet che l'autore di questo movimento ha espresso la volontà di restare nell'anonimato e ciò è la conferma che la mia persona non può essere parte di questo progetto in quanto le scelte da me intraprese sono di senso opposto.

E' risaputo da tempo, che in vista delle prossime elezioni comunali, sono impegnato nella costruzione di un progetto politico denominato " LA NUOVA PRIMAVERA " che con passione e spirito di servizio sto portando avanti insieme a tanti amici ed a Gianfranco Suriano, Pasquale Ruggiero, Giovanni Aloe e Mario Pizzino.

Spero che questo movimento trovi la forza di uscire allo scoperto, come fatto da noi circa 3 mesi addietro con la conferenza stampa svoltasi a Campora San Giovanni, in modo da aprire un confronto serio per il bene della Città e dei Cittadini. Altrimenti dovrò desumere, ahimè, che tale iniziativa politica è attivata con i soliti vecchi metodi che io ed i miei amici stiamo cercando di combattere per il bene di Amantea e Campora San Giovanni .

Con stima la saluto e la ringrazio.

BIAGIO MIRAGLIA - COFONDATORE DELLA LISTA "LA NUOVA PRIMAVERA"

Allegato al comunicato anche questo messaggio di Amantea Bene Comune tratto da Facebook

“Chiarimento del buongiorno - Non siamo una lista elettorale, non lo saremo alle prossime amministrative e ne mai... Vogliamo solo attivare un dibattito ad Amantea e Campora, che vada oltre i soliti nomi e riconosca a persone di valore, che quotidianamente dimostrano di avere buone idee e capacità i propri meriti. Ci piacerebbe che il dibattito non fosse su chi siamo noi che abbiamo lanciato questa provocazione, ma sul cosa hanno da dire quelle persone e cosa potrebbero fare quelle 25, così come tante altre, per invertire la rotta del nostro comprensorio con proposte, idee e progetti concreti. Vorremmo che si dimostrasse che Amantea ha un'altra politica, basta tirarla fuori. Rinnoviamo la stima alle persone indicate... E a chi parla di querele e denunce, punto primo non abbiamo indicato i dati per esteso... Punto secondo, mai nessuno è stato querelato perché ha scritto il nome di una persona dicendogli bravo, tu puoi fare qualcosa per migliorare il nostro paese. Inoltre, vogliamo rompere uno schema, quello del "io sono il più bravo", no ci sono persone anche più brave e capaci di noi e bisogna riconoscere questi meriti apertamente e senza timore..

Ndr. Una sola domanda ad Amantea Bene Comune. Le idee camminano sula gambe degli uomini ed è assolutamente normale che si giudichino oltre le idee anche i loro portatori, la loro storia, la loro cultura, i loro comportamenti sociali. Non si tratta di diffidenza, né, e tantomeno, di paura o di prudenza. Sapere con ci si stia parlando è un fatto ASSOLUTAMENTE NORMALE. Piuttosto è ANORMALE nascondersi dietro una sigla o un acronimo. E che ci sia qualcosa che non convince( almeno fin quando non spiegato),lo si rileva dalla “pre valutazione”, confermata nella nota , che non si possa parlare di “querele e denunce” perché:

-primo punto non abbiamo indicato i dati per esteso;

- secondo punto mai nessuno è stato querelato perché ha scritto il nome di una persona dicendogli bravo, tu puoi fare qualcosa per migliorare il nostro paese.

Qualcuno sostiene infatti, che dietro il Logo “Amantea Bene Comune” ci sia uno dei 25 eccellenti che abbia inteso darsi da solo( o da sola) un bravo per essere chiamato ( o chiamata) grazie a questa assunta credibilità politica. Non lo riteniamo, ma non possiamo nemmeno escluderlo.

Cordialmente.

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