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Redazione TirrenoNews

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Lo dice Salvatore Alessandro il consigliere eletto con la lista di Monica Sabatino e che prima degli altri l’ha abbandonata nel giugno 2015.

Lo stesso denuncia: “la grande delusione dei camporesi che non si sentivano rappresentati, come territorio e come bisogni”, contestando” il comportamento poco corretto dell’ Assessore Gianluca Cannata, che ha barattato il posto di Assessore a discapito di un’intera frazione, il nostro territorio è completamente abbandonato a se stesso”; contestando “ il pensionato comunale che lavora con le cooperative”; contestando” il Dirigente dell’ufficio tecnico manutentivo che, non solo è esterno ma, soprattutto, con un rinvio a giudizio in essere”; osservando che “l’etica e la moralità tanto propagandate non si addice alla giunta Sabatino” e che “Niente del programma politico è stato rispettato” ed infine che “l’operato dell’Amministrazione è, a dir poco, DISASTROSO” con scelte “SCELLERATE fatte a discapito di tutta la città di Amantea”.

 

Ora dopo la conclusione della giunta Sabatino che dal 2105 ha continuato a fare danni alla città e grazie alla visione comune di tutta la minoranza ed alla onestà ed al coraggio della consigliera giusi Osso, Salvatore Alessandro aggiunge:” Intanto ringrazio vivamente Giusi Osso che ha avuto la forza di lasciare una giunta che non ha rispettato nè la citta' nè gli stessi consiglieri di maggioranza, ed ho avuto soprattutto apprezzamento per il grande coraggio dimostrato, a differenza di altre che ancora volevano solo continuare ad alzare la mano in consiglio senza sapere nemmeno quello che stavano facendo.

 

Poi continua: Grazie a lei la giunta sabatino ha finito con il suo strapotere, ha cessato di fare il male della citta', di lasciarla alla deriva, senza timone e senza timoniere.

Era il tempo di dire basta e lo abbiamo fatto

Ora nasce la speranza di una amministrazione piu' giusta, piu' equa, piu' onesta; una amministrazione che dia a tutti quanto giusto, che pretenda da tutti quanto dovuto.

 

Basta con chi e' trattato con i guanti bianchi e chi è trattato con indifferenza, se non a pesci in faccia ed e' perfino malvisto.

L'ormai  ex sindaco Sabatino mi ha voluto in lista solo perche' sapeva di essere eletto ma il giorno dopo le elezioni mi ha messo e fatto mettere da parte da tutti i colleghi.

Sapete perche? Perche' ero amico di Tommaso Signorelli e quindi non dovevo sapere tutto, addirittura si riunivano a mia insaputa.

Ebbene io sono amico di Tommaso Signorelli e me  'ne vanto, a differenza vostra che non sapete nemmeno cosa sia l'amicizia ed il rispetto, ma pensate solo al vostro interesse personale.

 

Cara Monica pensavi di avere tutti dalla tua parte?

Pensavi che Giusi Osso era una burattina come le altre che hai avuto fino a ieri in maggioranza?

Ti sei sbagliata di grosso, dal 18 giugno 2015 giorno del mio passaggio in minoranza il mio obiettivo era quello che vi e'successo venerdi' mattina.

Caro Cannata il tuo predominio e' finito, hai tradito un'intera comunita' ti sei andato a prenotare il posto di assessore di nascosto pensando che i tuoi colleghi di Campora eravamo buoni a nulla.

Anche tu ti sei sbagliato, la politica e' un altra cosa, non si addice proprio al comportamento che hai usato nei confronti dei nostri cittadini e soprattutto dei tuoi ex colleghi di maggioranza.

Ti faccio i miei migliori auguri di trovarti un bell'hobby perche' la politica e' lontana anni luce dalla tua persona.

 

Quella doccia fredda che vi e' arrivata venerdi mattina in comune e' anche merito del  comportamento che hai usato nei confronti dei camporesi; abbandonare una comunita' per uno stipendio!.

Complimenti Cannata!!!

Ad oggi cari cittadini mi ritengo soddisfatto di essermi tolto un sassolino dalle scarpe. Con questo concludo facendo i migliori auguri alla mia amata comunita' sperando presto di avere un'amministrazione capace di risollevare i tanti disastri di questa uscente consiliatura.

 

Ad oggi vi dico:

-Viva Amantea!!!

-Viva Campora San Giovanni!!!

 

Alessandro Salvatore.

disinteressatamente , cosi come è iniziata, l’avventura, perché di “avventura” si è trattata quella di Monica Sabatino, Sindaca inadeguata per una Città come Amantea.

 

Non sapremo mai, se di un capriccio si è trattato, o di un calcolo meccanico di un “ mago Zurlì “alias “ volontario civico “, fuori dal tempo, nel mentre regnano : internet, face book, twitter, affinchè questa figliol prodiga potesse assurgere agli onori della politica.

Tutto iniziò con l’aumento al massimo possibile dell’indennità di carica di Sindaco ed assessori, primo atto politico rilevante dell’ amministrazione Sabatino & C. , nel mentre nella nostra Città centinaia di famiglie arrancavano per arrivare alla fine del mese e centinaia di giovani laureati e diplomati vagavano in cerca di un lavoro; per proseguire poi con la devoluzione del mutuo contratto dall’amministrazione “ Tonnara “ per l’ammodernamento del lungomare cittadino, verso opere minori, irrilevanti rispetto al “ Lungomare “, infischiandosene di una raccolta di migliaia di firme popolari a sostegno di questa opera strategica per lo sviluppo di una cittadina turistica qual è Amantea.

Per passare poi attraverso errori ed orrori, che hanno fatto di Amantea una cenerentola regionale e nazionale.

E’ finita con il documento di dimissioni di nove consiglieri comunali, la maggioranza in seno al consiglio e la stragrande maggioranza della Città, stanca ormai di una guida dimostratasi sin da subito alla prova dei fatti, non all’altezza del ruolo da ricoprire : superficiale, approssimativa, impreparata.

Dei nove consiglieri sottoscrittori delle dimissioni, ben quattro provenivano dai banchi della maggioranza due donne e due uomini che hanno trovato il coraggio civile di staccare la spina ad una amministrazione oramai alla deriva, “ ammesso che una bussola l’abbiano mai avuta “, evidentemente come abbiamo avuto modo di scrivere sette giorni fa, non si è trattato di rami secchi mai di petali stanchi di restare attaccati ad uno stelo arrogante ed egoista-

Il prezzo più alto sarà come sempre pagato dai cittadini : due anni e mezzo persi, in cui il tempo è fattore determinante per la crescita e lo sviluppo, in un periodo di cosi grande crisi, occorrevano ben altri cervelli e ben altre esperienze.

Occorrerà rimboccarsi le maniche, per tirare fuori Amantea dalla palude, in cui si è cacciata in questo periodo, occorrerà ridare fiducia ai cittadini nelle istituzioni, occorrerà scegliere con oculatezza quando nella prossima primavera saremo chiamati a dare ad Amantea un nuovo governo.

Un giuoco di squadra sarà necessario, consapevoli delle grandi difficoltà in cui dovrà partire la prossima amministrazione comunale.

E’ dalla nostra storia che dovremo tirare fuori la forza le energie necessarie ed indispensabili per risalire la china in cui ci troviamo.                                                                                            

Questi due anni e mezzo non hanno lasciato traccia, non un qualcosa da lasciare ai posteri, solo una rosa appassita velocemente ed un arcobaleno che ha perso i suoi originari colori.

 

Nulla da lasciare alla Storia,                                                  Insieme per la Città

                                                                                              Il Gruppo Consiliare

Riceviamo e comunichiamo:

“Dopo due anni e sette mesi di partecipazione attiva alla esperienza politico – amministrativa della giunta Sabatino ho deciso di porre fine a questo mio percorso al quale avevo dato tutta me stessa, con dedizione entusiasmo e positività.

 

Non è stata una decisione presa a cuor leggero ma molto sofferta.

 

Ho conosciuto Monica Sabatino qualche mese prima della presentazione della lista,si è presentata come una persona sensibile, affabile ed affettuosa, cogliendo le mie fragilità emotive ed i miei punti deboli, per via del mio passato.

 

Col passare del tempo, il nostro rapporto, grazie alla mia disponibilità e massima vicinanza si è consolidato tanto da essere considerata non un semplice consigliere comunale bensì una persona di fiducia.

 

La sua considerazione nei miei confronti era solo a parole, nei fatti, quotidianamente registravo che nulla si concretizzava.

Tutto inizia con le deleghe conferitemi in fase di composizione della giunta municipale e deleghe ai consiglieri, per me ( Pari opportunità – Educazione alla Legalità – Comunicazioni esterne ) che io ho accettato ed espletato con il massimo impegno, naturalmente negli spazi che queste deleghe consentivano.

Successivamente, dopo aver dimostrato a lei ed ai colleghi di maggioranza la mia serietà, fedeltà incondizionata, a differenza di altri consiglieri che pubblicamente dichiaravano gli accordi preelettorali di rotazione delle deleghe assessorili pena l’abbandono della maggioranza, chiedevo di poter avere maggiori possibilità di esprimere la mia voglia di contribuire alla crescita della nostra amministrazione e conseguentemente della mia Città.

Reiteratamente, ho evidenziato il disagio che si avvertiva nella cittadina in seno alla giunta ed alla maggioranza, ma nessuno è stato cosi sensibile da porre in essere iniziative, ed accorgimenti da attenuare il distacco che si creava fra noi ed i nostri concittadini.

Nulla di tutto questo, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’originaria volontà del Sindaco di conferirmi la delega al servizio manutentivo nel capoluogo, mai perfezionata, per capricci di qualche poppante assessore dedita ai piagnistei.

 

Infine, per ultimo la tragicomica vicenda relativa della delega alla Cooperazione Sociale, spacciata quale posto di rilievo per la gestione delle cooperative.

Non appena mi sono messa all’opera per capire questo settore importantissimo della vita dell’ente municipale e far finalmente chiarezza nella gestione del personale, immediatamente sono stata ostacolata della serie “falla parlare, tanto alla fine comando io “.

A questo punto ho preso consapevolezza della mancanza di volontà politica a cambiare rotta e modi di governare e nel contempo ho compreso che nei miei confronti non c’era alcuna stima e considerazione per la voglia che avevo di contribuire alla crescita della mia Città.

Mia cara Monica, hai ragione quando dici che ti ho impartito una lezione di vita, dimettendomi e contribuendo in maniera determinante allo scioglimento del Consiglio Comunale, nella vita non bisogna approfittare della bontà e della disponibilità di chi te le ha sempre dimostrate, nel mentre tu le scambiavi per sciocco servilismo, e pensavi che tutti possono essere un numero attraverso il quale mantenere in piedi una amministrazione che oramai era giunta al capolinea e non più in grado di dare nulla ai cittadini.

Assecondare le tue scelte politiche significava per me mancare di rispetto ai miei elettori ed alla Città intera.    

 

Giusi Osso

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