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Redazione TirrenoNews

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Non riesco a seppellire mia madre

Venerdì, 02 Giugno 2017 10:45 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziaria

Sempre più strana questa “italia”; lo scrivo volutamente con la “i” minuscola.

 

Ma “strana” è dir poco.

 

Ad Amantea abbiamo centinaia e centinaia di profughi che dormono in alberghi o case private, pagati dallo Stato.

E gli stessi mangiano sempre a spese dello Stato; quello che un tempo era nostro!

Nel mentre abbiamo cittadini “italiani”( ovviamente cittadini con la “c” minuscola) che dormono in un furgone( anzi adesso la situazione è migliorata perché in passato dormivano in una vecchia auto)

 

Intanto, proprio oggi il presidente mattarella celebra la Festa della Repubblica Italiana, una giornata celebrativa nazionale italiana, istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana.

Non solo, ma, nella ricorrenza celebrativa della “italia” il cerimoniale della manifestazione comprende la deposizione di una corona d'alloro in omaggio al Milite Ignoto all'Altare della Patria. “quello” che ha dato la vita per la patria!

A Cosenza, invece, il sig Italo De Cicco scrive a Iacchitè di non riuscire a seppellire la madre morta da 3 mesi perché il comune di Cosenza vuole pagato e lui disoccupato e con figlia a carico non ha questi soldi

Ed il sig De Cicco conclude “Insomma, per fare andare via i rumeni dal fiume li hanno pagati e non se ne sono neanche andati (lo sanno tutti che adesso stanno nel centro storico!) e noi cittadini di Cosenza non abbiamo diritto a niente.

 

I soldi per feste, luminarie e incarichi a persone benestanti escono e per la povera gente no.

Non so davvero più a che santo votarmi!”

Sarò uno stupido se mi aggrediscono sentimenti di amarezza e paura per il futuro di una italia che è caritatevole solo con i (poveri) profughi ma non con i (poveri) italiani?

E se mi pongo la domanda se esista ancora ( o sia mai esistita) l’italia?.

 

E se avesse avuto ragione Fabrizio Rondolino che nel suo pamphlet intitolato L’Italia non esiste (per non parlare degli italiani) ci affascina con la suggestione che sia soltanto una idea ottocentesca, “come lo spiritismo, le fiabe dei fratelli Grimm, il dagherrotipo e l’idealismo tedesco”.

E peraltro ci chiediamo se può essere Stato quello il cui “popolo” straparla una lingua di cui evidentemente ignoriamo anche gli aspetti più elementari, importando in nome della universalità e del modernismo culturale massicciamente parole straniere di cui ignoriamo, oltre alla pronuncia, il significato (su un campione di 158 anglicismi recenti, lo Zingarelli ne registra 121, contro i 42 dello spagnolo Clave e i 34 del francese Petit Robert) ma non sappiamo il valore della “e” verbo e quello della “e” congiunzione.

Ciclo staffetta itinerante 25 giugno 2017 – 19 luglio 2017

Dal prossimo 25 giugno e sino al 19 luglio 2017 si svolgerà la ciclo staffetta itinerante.

Una importante iniziativa nazionale promossa, nell’ambito del progetto “L’Agenda Ritrovata”,

dall’Associazione Culturale Orablù che vuole ricordare e testimoniare che esiste un Paese che non ha dimenticato quanto accaduto ai magistrati Falcone e Borsellino e ai tanti uomini dello Stato che hanno perso la vita a difesa dei principi di legalità e giustizia, pilastri di un sistema di convivenza civile e democratico.

Dichiarazione di Gianfranco Suriano

Segretario Regionale UNITA’ SINDACALE Falcri-Silcea - CALABRIA

<< Anche la nostra Organizzazione Sindacale ha voluto fortemente sostenere tale importante e significativa iniziativa di sensibilizzazione sui temi della legalità e della giustizia, traendo spunto da quanto accaduto ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

“L’Agenda Ritrovata” è un progetto che va sostenuto in quanto tiene sempre vivo il comune sentimento di chi ritiene che non possa esserci sviluppo sociale ed economico in una società che dimentica il sacrificio fatto da tantissimi uomini dello Stato a difesa del vivere civile e per il mantenimento di un “Sistema Paese” democratico, giusto e solidale.

La ciclo staffetta partirà il prossimo 25 giugno da Ivrea e terminerà il 19 luglio a Palermo e farà tappa anche in Calabria.

Precisamente il 12 luglio a Rossano Calabro (CS),

il 13 luglio a Fiumefreddo Bruzio (CS) e

il 14 luglio a Pizzo Calabro (VV).

Unità Sindacale, proprio in occasione dei 25 anni da tragici eventi che hanno interessato i due magistrati e gli uomini della loro scorta, vuole mostrare quanto più possibile sensibilità verso i temi della legalità e della giustizia e, pertanto, invita anche i cittadini calabresi, oltre alle proprie Iscritte e ai propri Iscritti, a partecipare agli eventi promossi sui territori percorsi dalla ciclo staffetta de “L’Agenda Ritrovata”. >>  

In questi giorni stanno arrivando agli amanteani le bollette “idriche”.

Le stesse hanno suscitato vive e numerose proteste da parte dei cittadini a fronte dei quali appaiono ingiustificati gli spiegabili silenzi dei politici in corsa per il governo della città.

Che cosa sia successo lo spiega la nota diffusa ieri 31 maggio grazie alla quale siamo venuti a conoscenza che diverse bollette sono state calcolate sulla base di un consumo” tecnico”.

Ovviamente la “ colpa” del ricorso a tale “consumo tecnico” è dell’utente che non ha comunicato al comune nell’anno 2016 la lettura del contatore

In sostanza il ricorso al consumo tecnico sarebbe una specie di “sanzione” comminata al cittadino.

Ed il ”reato” sarebbe quello della mancata comunicazione.

Un reato non previsto da nessuna norma. Anzi.

Anzi è esattamente il contrario.

Ma prima di spiegare ( lo abbiamo già fatto in un nostro articolo) il tutto e di pubblicare la lettera firmata che ci hanno detto essere pronta , dobbiamo evidenziare comunque la piena disponibilità degli uffici a correggere i propri comportamenti.

Dice infatti la nota che “ In caso di divergenza tra consumo effettivo( quello indicato nel contatore) e consumo tecnico( quello riportato in bolletta) l’ufficio tributi è disponibile alla rettifica ( della bolletta) previa trasmissione della foto relativa al contatore, purchè leggibile.

Che dire se non GRAZIE per questo comportamento signorile…..

In sostanza chi ha un consumo superiore a quello tecnico potrebbe anche non comunicarlo.

In tal modo pagherebbe solo la quota tecnica e non quella reale.

Questo significa che il comune prima o dopo DEVE provvedere alla lettura del contatore, diversamente si creerebbe una inaccettabile disparità di comportamento tra “comunicatori” e “non comunicatori”.

Ingiustificati i silenzi della politica.

Nessuno ad Amantea sa o vuole sapere quale è il costo del servizio, distinto per costo di approvvigionamento, per costo di distribuzione, per fognatura, per depurazione.

Così come ad Amantea nessuno sa o vuole sapere quale è l’incasso determinato dalle bollette predisposte con questo sistema di “consumo tecnico”

Così come nessuno ad Amantea sa o vuole sapere quale è l’acqua che si perde per le inidonee reti idriche o che viene rubata.

Qualcuno sospetta infatti che il comune potrebbe chiedere più di quanto spende dando luogo a comportamento oltre il lecito

Se non fosse una cosa tragicomica ci sarebbe da scompisciarsi…..

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