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Redazione TirrenoNews

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Buongiorno!
Non riuscivo più a dormire stamattina e mi sono alzata molto presto.

Tante le cose da fare, la famiglia, il lavoro, i problemi..

Ma la prima che mi sono messa a fare, mannaggia a me, è venire

davanti al computer per scrivere il comunicato stampa con il quale informare i cittadini di quello che sta accadendo ad Amantea, politicamente parlando.

E quello che sta accadendo non è bello: certo ci sarà anche questa volta come è successo un anno fa, esattamente il 13 gennaio, qualcuno che gongola pensando "adesso tocca a me", quasi come se la città di Amantea fosse una palla da gioco attorno alla quale quelle due o tre persone giocano avidamente e voracemente facendo a gara, con ogni mezzo, per accaparrarsela.

E paradossalmente sono sempre gli stessi anche la maggior parte dei cittadini che non si rendono conto che di gioco al massacro trattasi e stanno a guardare aspettando di vedere chi sia il prossimo ladro di palla e di galline.

Che nel caso di Amantea erano galline dalle penne d'oro per tutto quello che poteva essere e non è stato, ripeto erano perchè adesso nemmeno le penne ci sono rimaste.

E dico questo con riferimento non solo ai soldi di cui il Comune di Amantea poteva essere ricco se non fosse iniziata circa trenta anni fa la stagione della "esenzione fiscale" agli amici soprattutto quelli più possidenti, mentre i poveretti pagavano, e dell'amministrazione scellerata modello "mucca da mungere" finchè è possibile.

Lo dico con riferimento all'ambiente che è stato massacrato e con l'ambiente inevitabilmente la salute, lo dico con riferimento al lavoro e alla sua dignità ( e solo il 30 dicembre si è persa, spero non per sempre, la possibilità di stabilizzare 6 vigili precari per non parlare della mancata dignità degli autisti degli scuolabus e degli operai delle cooperative), lo dico con riferimento alle occasioni di sviluppo (qualche giorno vorrei contare quanti milioni di euro di finanziamenti si sono persi, solo Pizzino in pochi mesi sarà arrivato a circa un milione tra strade interpoderali, isola ecologica e persino i pacchi alimentari di Natale promessi ai disagiati!), lo dico e lasciatemelo dire con riferimento alla cultura, perchè se i modelli sono stati questi amministratori e queste squallide amministrazioni che si sono intercambiate che cosa abbiamo potuto trasmettere alle generazioni che si andavano formando?

E lasciatemi pure dire e finisco che questa ultima forse è la cosa più importante perchè solo un cambiamento radicale nel modo di pensare ci può dare la capacità di cambiare nel tempo le sorti di questa città e dell'intero Paese.

Buon anno 2018 a tutti.

La politica, si sa,è sempre un mistero.

Come nella cabala, dove può uscire qualsiasi numero.

Ma ora sembra sia uscito il 56 , cioè “‘A Caruta - La caduta”

Ma davvero è finita, come diceva la canzone degli anni sessanta e, peraltro, “senza un vero perché?”

Solo perché Robert Aloisio ha restituito le sue deleghe?

O forse perchè Signorelli ha

 

duramente contestato l’amministrazione sostenendo “che non ha le idee chiare su nulla” e che “agisce d’impulso creando danni notevoli”, ed anche che “ i vari responsabili dei servizi non hanno voluto assumersi una responsabilità così importante, perché non l’hanno fatto nemmeno i politici “

O perché la Sabatino ha scritto dello stato penoso in cui si ritrova oggi il nostro Ente che “ E’ come una nave abbandonata nella tempesta, non c’è una guida autorevole, l’apparato comunale è allo sbando e basta farsi un giro tra gli uffici comunali per percepire il totale disorientamento del personale causato da una radicale variazione della pianta organica e dei dirigenti che avevamo già in passato sottolineato.

L’amministrazione Pizzino non ne sta facendo una giusta nel silenzio complice delle opposizioni elette in consiglio comunale.

La constatazione più curiosa che ci viene fatta dai cittadini quasi quotidianamente è proprio lo stupore di come solo un anno fa ogni giorno c’era qualcuno pronto ad attaccarci per il nostro operato ed oggi che siamo nell’immobilismo totale tutti stanno zitti”

E che poi conclude dicendo “E non si dica che il problema è il dissesto perché non è vero, il dissesto, che non c’era e che noi non avremmo mai fatto, è diventato un alibi per l’incapacità di affrontare e risolvere i problemi. Dal punto di vista amministrativo l’esecutivo Pizzino dovrebbe pensare a riscuotere i tributi correnti e a recepire più finanziamenti possibili ma da quello che ci risulta non riesce a fare né una cosa né l’altra”.

Ed ancora non ha parlato il M5s.

La verità è che ognuno può dire quello che vuole di questa amministrazione che è come l’albero di Giovanni Verga con la differenza che puoi “accettarla”prima ancora che cada!

Nessuno la difende, come se non fosse “loro”.

Eppure tutti sanno o dovrebbero sapere che questa amministrazione è come il cavallo nella foto, magari anche bello da vedere ma immobile.

Certo che sembra che abbia avuto la capacità di farsi tanti( troppi) nemici

Tra tutti i commercianti ( vedi nota stampa di oggi) le vigilesse non stabilizzate, le cooperative, i personale interno dell’ente, i poveri che stanno aspettando i pacchi di Natale, e potremmo continuare a lungo…. .

Ma davvero è solo responsabilità del sindaco?

O c’è altro?

Il direttivo della Associazione Commercianti (ACA) prende decisamente le distanze dal comportamento del presidente Marano sul caso dei vigili precari di Amantea.

Ecco il comunicato stampa:

“In merito a quanto apparso sulla stampa riguardo il caso vigili precari di Amantea, essendo stati chiamati in causa come componenti del direttivo della Associazione Commercianti (ACA) è a nostro avviso doveroso intervenire nella vicenda al fine di chiarire alcune inesattezze e chiedere pubblicamente alcune risposte alla politica ed allo stesso presidente Marano.

Ecco i fatti: Premesso che l’assemblea dei commercianti iscritti, che verrà convocata a breve, dovrà pronunciarsi circa le sorti e sull’operato del presidente Marano, il direttivo dell’Associazione, venuta a conoscenza della “proposta di sponsorizzazione” protocollata in autonomia dal Marano, calpestando ogni sorta di regolamento, decise di chiedere un parere legale.

Il legale interpellato, analizzato il documento nella sua interezza ci informava del fatto che l’Associazione Commercianti non poteva richiedere un contratto di sponsorizzazione, in quanto:

a) non costituita con atto notarile e

b) della presenza nella documentazione di una serie di errori, omissioni e strane incongruenze che potevano avere conseguenze legali e determinare delle responsabilità oggettive nei confronti dei firmatari della proposta.

Tutto ciò avrebbe sicuramente screditato l’Associazione.

In conseguenza di questo, il presidente Marano, resosi conto della gravità della situazione, consultato un suo legale di fiducia decideva di annullare la richiesta di sponsorizzazione.

Sorgono, quindi, evidenti dubbi su come è stata gestita la vicenda e sull’operato dell’Amministrazione Comunale.

Ci si chiede se realmente si volesse impiegare i vigili o si cercasse un agnello sacrificale a cui attribuire la colpa della non assunzione.

Più si analizzano i fatti, più si arriva alla conclusione che invece di avere di fronte benefattori che hanno a cuore il destino dei vigili, ci si trovi davanti a degli ingannatori spregiudicati.

Troppi gli errori commessi, mascherati da semplici dimenticanze.

Evidentemente era solo un teatrino ed una messinscena ridicola.

Troppi gli interrogativi lasciati senza risposta: Per quale motivo hanno chiesto l’aiuto dell’Associazione commercianti?

Un’associazione di recente costituzione, che muove i primi passi e che non ha i requisiti necessari per richiedere una sponsorizzazione?

Forse per eliminare uno scomodo interlocutore?

Chi ha fatto i calcoli della somma da versare?

Come ha fatto a determinare la somma se non si conosceva il numero del personale necessario?

Infatti nella richiesta non veniva indicato nessun numero di personale necessario, ma si richiedeva solo una vigilanza aggiuntiva.

Perché molti della maggioranza avevano deciso di non andare al consiglio comunale e successivamente hanno cambiato idea?

Forse perché hanno trovato a chi dare la colpa?

Perché nella richiesta sono state inserite manifestazioni inesistenti, quando invece durante il mese di dicembre sono state organizzate e realizzate una serie di attività?

Perché questo personale non è stato utilizzato durante il periodo della Fiera?

Perché il segretario comunale e il Comandante dei vigili (proponente della deliberazione), non hanno firmato la proposta?

A queste richieste, a nostro parere, dovrebbe rispondere anche la politica.

Quella politica che si è definita competente e che Delibera l’approvazione di un contratto di sponsorizzazione con un’associazione che per la legge n.449/1997 deve essere costituita con atto notarile. Disconoscendo (o facendo finta) che per costituire un'associazione commercianti non è necessario l'intervento di un notaio.

Infatti per la sua regolare costituzione basta che gli atti, cioè l'atto costitutivo e lo statuto, siano registrati presso un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate (procedura "Registrazione atti privati") (l’intervento del notaio è necessario per quelle associazioni con patrimonio notevole o per quelle associazioni che necessitano di riconoscimento da parte delle prefetture).

A tutti gli amministratori i nostri vivissimi complimenti per la coerenza e la dignità che hanno saputo dimostrare. Il sindaco ha avuto tutto il tempo per studiare soluzioni efficaci e non lo ha fatto.

Anzi sì, lo ha fatto scrivendo una sceneggiatura dall’epilogo scontato.

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