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Cosenza non sfugge alla regola aurea delle città dell’Italia e del mondo con gente dai nasi imbiancati dalla coca sniffata.

La vicenda della neve risale alla attenzione pubblica per via dell’arresto di Davide Pasqua, di Fausto Gagliardi, di Antonio Scarpelli e di Simone Santoro.

La vicenda si riferisce allo spaccio di droga che iniziava dal bar di fronte al Tribunale (un tempo gestito da Davide Pasqua)

La vicenda parla della morte dell’avvocato Andrea Russo, il legale di 37 anni deceduto nel giugno del 2011 dopo aver ingerito alcuni grammi di “roba” per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine.

Di questa vicenda necessario chiarire il principale dubbio :chi ha materialmente venduto la cocaina-killer all’avvocato Russo?

C’è intanto la testimonianza dell’imprenditore col vizio della sniffata, che ha trascorso attimi drammatici con il legale deceduto. Il testimone ha ricostruito tutto il percorso, dal bar di fronte al Tribunale fino all’alt imposto dai carabinieri. Nel mezzo c’è la fermata nei pressi di un centro sportivo, con Russo che scende dall’auto e ritorna con la “roba”.

Ora emerge la presenza di un personaggio sui generis, un imprenditore con interessi nel mondo dell’intrattenimento e nell’organizzazione di eventi. Ora gli inquirenti stanno risalendo alla sua identità, per interrogarlo.

E similmente tentano di risalire alla identità di tanti altri consumatori vip.

A breve molti potrebbero essere convocati per essere sentiti dagli inquirenti.

E la “Cosenza bene, trema”

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I dipendenti delle cooperative che si occupano dei lavori di manutenzione per conto del municipio di Cosenza protestano assediando l’esterno di Palazzo dei Bruzi ed impedendo le normali attività della casa comunale, oltre a creare disagi al centro urbano.

Da mesi non percepiscono lo stipendio.

Esistono difficoltà finanziarie e poi c'è un grosso problema.

Secondo quanto si è appreso, Palazzo dei bruzi , non potrebbe pagare gli stipendi nemmeno se avesse i soldi e se lo volesse. Si dice che le cooperative non sarebbero in regole con i contributi, né con l'erario.

Ma i lavoratori non sono contabili, né fiscalisti, né commercialisti.

Chiedono una soluzione che garantisca lavoro e reddito

Ed ecco che interviene il sindaco Occhiuto il quale rassicura i lavoratori delle Cooperative e dichiara:.

“E’ necessario essere per l’ennesima volta chiari, come sempre lo siamo stati e sempre lo saremo, a scanso di equivoci e strumentalizzazioni”.

“Occorre precisare alcuni aspetti fondamentali di una questione delicata che fin dall’inizio del mandato abbiamo trattato con il massimo della trasparenza di intenti.

Come ho ripetutamente affermato, ribadendolo anche in sede di Consiglio, è nostra ferma convinzione impegnare sforzi e risorse per mantenere i livelli occupazionali delle Cooperative sociali nonostante il grave periodo di crisi che stiamo attraversando. A tale scopo abbiamo previsto in Bilancio di stanziare fondi del Comune per ottenere la somma necessaria di copertura che faccia fronte alla scadenza del contratto. La città, nessuno può negarlo, usufruisce di importanti servizi offerti da questi lavoratori ma, d’altro canto, occorre che proprio i lavoratori delle Cooperative si adoperino nell’interesse dei cittadini accrescendo la qualità dei servizi. Informazioni sbagliate di chi non vuole il bene della comunità, indirizzano periodicamente le azioni dei dipendenti delle Cooperative con l’evidente fine di creare un muro con l’Amministrazione che, al contrario, sta cercando di tutelare i loro interessi e quelli dei cosentini.”

Poi precisa: “La procedura di gara che abbiamo avviato conterrà da un lato la clausola di salvaguardia per i dipendenti già impiegati nelle Cooperative che potranno così conservare l’attuale posto di lavoro, dall’altro consentirà di regolarizzarne i contratti. Inoltre, il Piano Salva Comuni al quale abbiamo richiesto di aderire, ci consentirà di scongiurare la procedura di dissesto riferito agli anni precedenti il 2010, dissesto già in atto presso la Corte dei Conti regionale che, se dichiarato, ci condurrebbe alla messa in mobilità di gran parte del personale e alla chiusura delle Cooperative sociali. Comprendendo dunque in maniera chiara i programmi di questa Amministrazione sull’emergenza in atto mi auguro che i lavoratori delle Cooperative sociali possano tornare a collaborare con noi attraverso un percorso di reciproca fiducia e di confronto civile”.

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Operazione antidroga dei carabinieri. Per Cosenza hanno operato gli uomini del Comando Compagnia di Rende insieme a quelli delle Compagnie di Cosenza, Paola e S.Marco Argentano oltre il Nucleo cinofili Vibo Valentia,. Per Palermo gli uomini di Piazza Verdi San Lorenzo, per Roma di Piazza Dante, hanno proceduto all’esecuzione di misure cautelari e perquisizioni

Otto le misure cautelari eseguite e disposte dal GIP del Tribunale di Cosenza.

Ecco gli arrestati:

-Intrieri Antonio, nato Montalto Uffugo (CS) cl. 63, residente in Marano Marchesato (CS), pluripregiudicato, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno;

-Gagliardi Fausto, nato Cosenza cl. 62, residente a Dipignano (CS), pregiudicato, già avvisato orale;

-Pasqua Davide, nato a Hohenlimburg (Germania) cl. 73, residente a Cosenza;

-Marotta Francesco, nato a Cosenza cl. 83, ivi residente, censurato;

-Santoro Simone, nato a Cosenza cl. 81, residente in Carolei (CS), pregiudicato, Avvisato Orale (eseguita in Roma);

-Scarpelli Antonio, nato a Cosenza cl. 67, ivi residente, con precedenti;

Ai domiciliari:

-Mignolo Mario, nato a Cosenza cl. 90, ivi residente, censurato, (arresti domiciliari);

-Arena Francesco, nato a Cosenza cl. 90, residente a Marano Marchesato (CS), censurato, (arresti domiciliari – arrestato in flagranza in Roma);

Con obbligo di firma:

-Greco Alberto, nato a Cosenza cl. 73, residente a Rende (CS), (obbligo di firma).

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