La storia è quella di tanti comuni calabresi
I comuni non pagano l’acqua alla Sorical.
La Sorical minaccia di ridurre la erogazione
Il comune emana una ordinanza con la quale diffidala società a ridurre la portata dell'erogazione idrica quale rivalsa sui ritardi nel pagamenti della fornitura da parte del municipio.
La Sorical propone ricorso al TAR
Il TAR da ragione al comune di Cosenza sostenendo che i cosentini sono già penalizzati da continue sospensioni nell'erogazione idrica a causa dei frequenti guasti alle condotte e ad una rete colabrodo che disperde il 70% dell'acqua.
Entusiasta il sindaco Occhiuto il quale afferma che «Questa importantissima sentenza è a mio parere una sentenza storica perché sui beni pubblici non si può pensare di speculare. La mia ordinanza era a esclusiva tutela dei cittadini e riceve adesso legittimità giuridica, il che significa che era quella la strada giusta per impedire che i nostri residenti, già afflitti da una dispersione idrica di oltre il 70%, venissero ulteriormente penalizzati. Dovrebbe essere superfluo ripeterlo, ma, date le circostanze, è necessario ribadire che l'acqua è un bene di tutti e di conseguenza va gestito in maniera oculata. Un compito, questo, che la Sorical ha dimostrato di svolgere male».
Se questa è la Calabria, io intanto penserei di scendere , appena possibile. Voglio scendere da questo treno impazzito che è la politica calabrese.
Primo perché la Sorical è a maggioranza pubblica ( della regione Calabria). Secondo perché la rete interna del comune di Cosenza è dello stesso ente. Ci pensino gli abitanti di Cosenza andando a votare tra pochi giorni. Voglio scendere da questo treno impazzito che è la società calabrese. Possibile che i cosentini si accontentino di ciò e considerino una vittoria continuare a non avere l’acqua perché la rete di adduzione e di distribuzione sono inefficienti?