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"Quando nella sanità si facevano le assunzioni clientelari, dove erano i sindacati?

Probabilmente, alcuni di questi, erano seduti al tavolo della spartizione".

Il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, parlando con i giornalisti a Cosenza della manifestazione per il diritto alla salute di Cgil, Cisl e Uil, in programma per oggi e poi rinviata per il maltempo ha dichiarato :

"Taluni manifestano mentre noi inauguriamo e mettiamo in circuito nuovi strumenti.

Una riflessione sorge spontanea: quando qualcuno scrive che abbiamo fallito e che ho fallito e che l'Amministrazione Scopelliti non garantisce i livelli essenziali di assistenza, io rispondo:

ma quando assumevano, non più tardi di qualche anno fa, 439 ausiliari invece di mettere a disposizione delle strutture medici e personale sanitario, dove erano i sindacati?

Probabilmente, alcuni di questi, erano seduti al tavolo della spartizione".

Non è la prima esternazione del governatore sul tema, anzi è ben più di una esternazione, cio sembra una vera e propria denuncia perfino ripetuta. Ed allora una domanda : ha chi spetta coglierla ed indagare ? O , se volete, chi deve rispondere a questa denuncia? È meglio il silenzio ? Ed ancora è sicuro Scopelliti che i responsabili siano tutti dall’altro lato?

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Lo scontro Laratta-Gentile. Archiviata dal GIP Salvatore Carpino del Tribunale di Cosenza, la querela dell'assessore regionale Pino Gentile nei confronti del deputato on Franco Laratta.

Per il giudice 2le affermazioni hanno contenuto prevalentemente valutativo e si sviluppano nell'ambito di una polemica politica, pur aspra, ma di indubbia rilevanza sociale (la trasparenza della gestione di un bando di concorso per la realizzazione di edilizia sociale) senza trascendere mai in attacchi personali gratuiti, finalizzati all'unico scopo di aggredire la sfera morale del denunciante on Gentile “ !

Per i GIP si è trattato di pieno e legittimo diritto di critica.

Secondo l'on Laratta (assistito dall' avv. Gisberto Spadafora) l'intenzione era quella di verificare la regolarità degli atti amministrativi prodotti in seguito alle vive proteste delle imprese vincitrici del vecchio bando suscitate dall'annullamento operato dall'assessore Gentile.

Una Impresa esclusa aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica.

Numerosi erano stati i ricorsi al tribunale amministrativo della Calabria le cui sentenze favorevoli alle imprese ammesse alla prima graduatoria, sono state appellate dall'assessore Gentile al Consiglio di Stato.

Della vicenda si era occupato in una inchiesta il Corriere della Calabria.

L'on Laratta aveva presentato formale interrogazione parlamentare.

Per l'on Laratta: “Il mio ragionamento e le mia accuse avevano ed hanno un valore politico. Gentile avrebbe dovuto difendersi in sede politica, non già in un tribunale”

 

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La storia è quella di tanti comuni calabresi

I comuni non pagano l’acqua alla Sorical.

La Sorical minaccia di ridurre la erogazione

Il comune emana una ordinanza con la quale diffidala società a ridurre la portata dell'erogazione idrica quale rivalsa sui ritardi nel pagamenti della fornitura da parte del municipio.

La Sorical propone ricorso al TAR

Il TAR da ragione al comune di Cosenza sostenendo che i cosentini sono già penalizzati da continue sospensioni nell'erogazione idrica a causa dei frequenti guasti alle condotte e ad una rete colabrodo che disperde il 70% dell'acqua.

Entusiasta il sindaco Occhiuto il quale afferma che «Questa importantissima sentenza è a mio parere una sentenza storica perché sui beni pubblici non si può pensare di speculare. La mia ordinanza era a esclusiva tutela dei cittadini e riceve adesso legittimità giuridica, il che significa che era quella la strada giusta per impedire che i nostri residenti, già afflitti da una dispersione idrica di oltre il 70%, venissero ulteriormente penalizzati. Dovrebbe essere superfluo ripeterlo, ma, date le circostanze, è necessario ribadire che l'acqua è un bene di tutti e di conseguenza va gestito in maniera oculata. Un compito, questo, che la Sorical ha dimostrato di svolgere male».

Se questa è la Calabria, io intanto penserei di scendere , appena possibile. Voglio scendere da questo treno impazzito che è la politica calabrese.

Primo perché la Sorical è a maggioranza pubblica ( della regione Calabria). Secondo perché la rete interna del comune di Cosenza è dello stesso ente. Ci pensino gli abitanti di Cosenza andando a votare tra pochi giorni. Voglio scendere da questo treno impazzito che è la società calabrese. Possibile che i cosentini si accontentino di ciò e considerino una vittoria continuare a non avere l’acqua perché la rete di adduzione e di distribuzione sono inefficienti?

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