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Redazione TirrenoNews

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Il papà di Giovanni, Luigi, mi giura che ieri non c’erano e che non sono nemmeno state viste dagli esperti che sono venuti stamattina a visionare le immagini del figliolo senza pronunciarsi e senza capire come siano nate.

Sono scomparse due immagini di Giovanni e sono comparse due immagini di un volto femminile che rassomiglia a quello impresso sulla stampa della Madonna che si vede in bella vista sul divano a fianco alla foto di Giovanni.

Ancora una volta la voce viaggia veloce per la città; raggiunge ogni angolo e porta gente da ogni dove.

E sono lì donne ed uomini, giovani e anziani , discreti ed increduli , piegati, perfino inginocchiati a torcere la testa ed il collo per riuscire a cogliere i volti delle due “madonne” poste sulle fiancate dell’armadio.

Se guardi i loro volti ti accorgi che si illuminano se riescono a cogliere il volto della madonna mentre si rabbuiano se non ci riescono.

Qualcuno stende il dito per indicarle ma viene subito richiamato per il timore che il sudore possa cancellarle.

E poi parlano tra di loro serenamente chiedendosi come possa essere successo un fatto del genere, se sia un segno, se la Madonna si sia stancata di questo mondo dove non esiste più amore tra la gente, dove ognuno tenta di sopraffare gli altri, di arricchirsi impunemente mentre altri soffrono la fame.

E così.

La gente coglie questo fatto come un segnale. E questo indipendentemente dal fatto se lo sia o non lo sia.

E forse non è ancora finito.

Perviene e ne diamo pubblicazione la nota di Fabio Garritano Responsabile dei “Fratelli d’Italia” per il Basso Tirreno Cosentino.

“ Che questa amministrazione non legge i nostri comunicati, quelli degli altri partiti o movimenti politici, nonché le istanze provenienti dai cittadini, è cosa nota, ma che la stessa sorte subiscono le ordinanze comunali è una novità, una peculiarità dell’attuale maggioranza, non agire!

Questo il destino della ordinanza nr 47 del 16/04/12, con la quale, in sunto, si impone ai proprietari di cani, di denunciarli all’anagrafe canina, di condurli al guinzaglio e con la museruola e, evidenziato in neretto, di raccoglierne le feci e depositarle nei cassetti della spazzatura.

L’amministrazione si è prodigata, spendendo soldi pubblici, nell’affiggere i manifesti della stessa ordinanza, ma alla fine nulla è cambiato. Di chi la responsabilità?

Le multe minacciate per i trasgressori non sono mai state elevate né dai Carabinieri né tantomeno dal Comando della Polizia Municipale, eppure, quest’ultimo oggi ha un nuovo Comandante il quale, probabilmente perché non percorre a piedi le strade cittadine, non ha ritenuto di prendere in considerazione il problema, col risultato che la città continua ad essere sporca grazie anche ai proprietari di cani incivili.

Fratelli d’Italia del Basso Tirreno Cosentino torna sull’argomento attraverso una campagna di sensibilizzazione che ha come slogan: “Noi ne abbiamo le scarpe piene, pulisci dove il tuo cane sporca”. Attraverso questa iniziativa invitiamo i nostri concittadini, proprietari di cani, a rispettare l’ordinanza del comune, i soggetti preposti, Polizia municipale in primis, a dare attuazione alla stessa, sanzionando i cittadini irrispettosi delle regole del vivere civile.

I volantini verranno distribuiti domenica 29 settembre sul corso principale e sulle vie limitrofe, nell’occasione, simbolicamente, saranno consegnati ai proprietari degli amici a quattro zampe, un sacchetto per raccogliere le feci con su scritto “Lui non può farlo, raccoglila tu”.

Di sicuro non è questo “Il problema” di Amantea, ma di sicuro va ad aggiungersi ad un elenco, insieme alla viabilità caotica, mancanza di parcheggi, scarsa pulizia e manutenzione delle strade, per fare qualche esempio, che non fa di certo definire vivibile e turisticamente appetibile la nostra città.

Giovanni era un ragazzo dolce, semplice che un brutto incidente ha portato via alla sua famiglia, ai suoi amici, alla città. Aveva solo 19 anni!

Era il 12 gennaio 2008.

E 5 anni dopo questo terribile evento che ha fatto dire ai suoi cari: “ oggi e' accaduto un miracolo: il nostro caro Giovanni si e' voluto far vedere sulle ante di un armadio. Un avvertimento straordinario. Chi desidera venire a vedere, le porte dei nostri magazzini sono aperte a tutti...”

Parliamo del negozio di Carlo Massali sulla SS18 nei pressi del primo semaforo per chi viene da sud.

Un grosso armadio nel deposito del negozio risultava spostato di 30 cm ma nessuno lo aveva spostato.

Davanti all’armadio un divano e sui cuscini la foto del nipote Giovanni.

Arrivano i parenti e si vede in controluce una immagine.

I familiari la ascrivono a Giovanni. Un segno tangibile

Poi se ne scoprono altre 4. Tre sulla parete e due su un’anta.

Sono simili alla foto: un volto che poggia su una mano.

La notizia corre per la città. C’è chi crede ad un segno divino, ad un miracolo. Al contrario c’è chi la ritiene artefatta. C’è infine chi si lascia attrarre dal mistero e non vorrebbe nemmeno che si accertasse la verità.

Certo questo evento ha ricordato a tutta Amantea l’infelice destino di un giovane che purtroppo non è l’unico.

Diversi altri giovani anche recentemente hanno lasciato questo mondo per salire certamente in cielo dove certamente sono più felici che in questo mondo dove c’è sempre più bisogno di miracoli!

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