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Redazione TirrenoNews

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Dai, non disperiamo! Non va tutto male nella nostra cittadina! Si vede la luce in fondo al lunghissimo tunnel nel quale stiamo vivendo. Non sappiamo se sia semplicemente una feritoia od un fuoco fatuo, ma potrebbe essere anche la sua fine.

La notizia c’è per chi la vuole. Ed è riportata tra le righe della delibera di giunta n 147 del 12 settembre 2913 al titolo “Destinazione anno 2013. Proventi delle sanzioni Amministrative Pecunarie Codice della Strada”.

Può sembrare incredibile, ma è così! Tra le uscite , alla voce “Redazione piano urbano del traffico. Interventidi educazione stradale” la bella somma di 185.650,00 euro. Una somma mai vista e mai impiegata. Ma il bilancio è bilancio. In particolare se fatto a fine settembre , quando cioè ogni posta dovrebbe essere certa mancando meno di 3 mesi alla sua chiusura!

E’ vero che non c’è la divisione tra le due voci e che quindi, almeno in teoria, i 186 mila euro potrebbero essere destinati al PUT ed alla educazione stradale pochissimi euro( magari i restanti 650!).

Ma perché mai porre la voce, ci chiediamo, se non si vuole educare la comunità al rispetto delle norme del codice della strada?

Peraltro lo sanno tutti che Amantea è tra le città “non mafiose” nelle quali il codice della strada è il meno rispettato , al punto che la gente è costretta a camminare sulla carreggiata, vista la selvaggia occupazione dei marciapiedi che nessuno vede(!), con rischio di essere calpestati dalle auto, con strombazzamento da parte delle stesse( giustificato peraltro da incredibili attraversamenti sempre al di fuori delle strisce pedonali che sono pochissime).

E questo è il meno!

Tutti sanno che Amantea è tra le città “non mafiose” nelle quali è impossibile trovare parcheggio visto che ne mancano tantissimi e quei pochi che esistono sono nella gran parte a pagamento mentre quei pochi che residuano sono costantemente occupati per la intera giornata.

Tutti sanno che Amantea è tra le città “non mafiose” nelle quali è il casco è un optional, l’assicurazione una condizione difficile da realizzare , parlare al telefono una costante, anche per le Forze dell’ordine!

Ed allora ben venga questa famosa ed attesa “educazione stradale” a cominciare da chi poi dovrebbe addirittura attuare.

Il dossier della inciviltà stradale sarà man mano pubblicato. Intanto vi presentiamo un parcheggio selvaggio che blocca il traffico che arriva da Via Nuova e vuole immettersi su via Margherita .

Eh, no! Non ci stiamo. Da Palazzo Senatorio: «Il Governo ci aiuti, altrimenti il Campidoglio fallisce», è il senso dell’appello che trapela, pur senza dichiarazioni ufficiali, da sindaco e giunta, costretti a confrontarsi con una montagna di 800 milioni e passa da recuperare in un bilancio, quello del 2013, che rischia di diventare un ostacolo insormontabile per l’amministrazione. E’ assolutamente ingiustificato e sarebbe vergognoso accordarlo anche se è Roma una città che già gode del lavoro di tantissimi uffici pubblici mentre in gran parte dell’Italia il Governo li chiude i pochi uffici pubblici ancora esistenti come l’Ufficio del Giudice di pace di Amantea, dopo la chiusura della Pretura e quella dell’ufficio del registro.

Martino è preoccupato? E quale sindaco non lo è ? Roma non riesce a chiudere il bilancio 2013? E quanti altri comuni sono nelle stesse condizioni, Amantea compresa,costretti a sospendere o ridurre tantissimi servizi o ad aumentare le tasse comunali e le tariffe dei servizi?

Inaccettabile l’accoglimento e tra l’altro a spese di tutti gli altri comuni ai quali il governo sottrae risorse! Sarebbe una vergogna!!!

Roma trovi da se la soluzione, riduca i servizi, aumenti le tariffe e le tasse.

Inaccettabile anche l’aumento fittizio dell’aliquota Imu sulle prime case, dal 5 al 6 per mille, per ottenere 130 milioni in più di rimborso dal Governo, uno stratagemma che Palazzo Chigi avrebbe già negato alla giunta milanese di Giuliano Pisapia, che voleva spuntare un surplus di 50 milioni. Mezzucci!

Bene invece il pensionamento di 4000 dipendenti che hanno maturato i requisiti pre riforma Fornero: una misura che farebbe risparmiare da sola 160 milioni di euro!

 

Il finto dibattito su “Infrastrutture e viabilità quale prospettiva di sviluppo per il tirreno cosentino”, si è svolto nei soloni dell’Hotel Torrione, ieri sera con inizio alle ore 1930. Presenti gli onorevoli Mario Pirillo ed Ernesto Magorno ai quali si è anche aggiunto il consigliere regionale Scalzo. In sala anche GB Morelli, Antonio Carratelli ( andato via quasi subito), Antonio Rubino e Vincenzo Pugliano.

Presenti anche Franco Filice, Demetrio Metallo, Enzo Alfano, Michele Gagliardi. Antonio Gagliardi, Rocco Giusta, Lento Lodi, Raffaele Romano e Luca Ferraro .

“Troppa” sinistra per non “dribblare” il tema delle infrastrutture e dello sviluppo e passare alla politica. A nulla è servito l’indirizzo del coordinatore Gianluca Cannata ed il primo preciso intervento del segretario del PD Salvatore Pirillo. Infatti sin dal primo intervento di GB Morelli la serata ha mosso verso i temi più specificatamente politici, sospinti dalla dichiarazione del consigliere provinciale della forte delusione di un sogno , quello presentato dal centrodestra di Scopelliti , infrantosi quasi subito, con una cocente delusione che orienta verso il centro sinistra, lui non escluso.

La stessa delusione è stata dichiarata da Demetrio Metallo almeno sotto il profilo del fare. Ovviamente il tema dominante non poteva non essere il turismo ed il momento critico nel quale versa anche per la mancanza di servizi connessi al suo sviluppo

Il vicepresidente nazionale della Confartigianato Franco Filice ha posto in campo il problema dell’accesso al credito da parte del cosmo delle micro imprese artigiane.

È seguito l’intervento di un giovane disoccupato che ha posto il campo il problema dello sviluppo come elemento principe per la occupazione.

E’ seguito un intervento di spessore da parte dell’euro parlamentare onorevole Mario Pirillo che ha percorso il campo dei grossi limiti di una giunta come quella di Scopelliti che non si dimostra in grado nemmeno di spendere i fondi Fesr con la ovvia conseguenza che a fronte di un bilancio regionale ingessato dalla spesa storica che lo assorbe nella sua interezza lo sviluppo può essere indotto solo dai fondi europei per cui non spenderli significa impedire lo sviluppo. Pirillo ha poi invitato sindaci, associazioni , mondo delle imprese a fare unità per cambiare la nostra terra.

Anche Magorno ha posto l’attenzione sul fallimento del governo di centro destra e sulla necessità di superare ogni e qualsiasi frizione nel centro sinistra al fine di riprendere il governo regionale ma sulla base di un programma finalizzato alla rinascita della Calabria.

Sulla stessa linea il consigliere regionale Scalzo che ha ipotizzato un accordo anche trasversale nell’ambito di un programma di sviluppo che non mortifichi la Calabria come sta avvenendo oggi anche per causa di un consiglio regionale prono a Scopelliti.

Un peccato comunque non aver aperto il dibattito a chi poteva sconfessare opere pubbliche fallimentari richiamando alle distinte responsabilità( ricerca inutilmente tentata dall’onorevole Pirillo) non per una ricerca sterile di chi ha sbagliato ma per evitare che chi lo ha fatto sbagli ancora!!!

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