La fonte della notizia è quella dei sindacati
Mancano i medici del 118 ed allora saranno attivate autoambulanze senza medici
Cioè con il solo autista ed un infermiere.
Quando ne sarà richiesto l’intervento l’autoambulanza si dirigerà verso l’ospedale di competenza territoriale.
L’allarme lo ha lanciato una nota di Fp Cgil del comprensorio Pollino, Sibaritide, Tirreno; una di Fp Cgil, comprensorio di Cosenza; ed una della Cgil Tirreno.
Addirittura il servizio notturno medicalizzato, andrebbe a qualche società privata, mentre il diurno resterebbe sempre con i mezzi ed il personale dell'Azienda sanitaria provinciale.
“Siamo all’assurdo – si legge nella nota - la sanità pubblica prende atto dei suoi limiti e pensa quindi di avvalersi del privato per poter garantire i servizi essenziali. O almeno, così sembrerebbe. Da voci sempre più insistenti, infatti, sembrerebbe che, sul Tirreno cosentino, la carenza di medici del sistema pubblico sanitario stia portando a valutare la possibilità di affidare ai privati il servizio notturno medicalizzato del 118, restando alle strutture pubbliche di Praia-Scalea, Cetraro, Paola e Amantea, il solo servizio diurno.
Tale scelta sarebbe dettata dalla carenza ormai cronica di Personale medico, peraltro in buona parte assunto con contratti a termine”.
“È l’ennesima conseguenza – commenta la Cgil - di una scellerata gestione della sanità, che vede sempre più ridotti gli spazi destinati al servizio pubblico, a tutto vantaggio dei privati. Ma è anche l’ennesima occasione per poter tornare a ridiscutere sulle gravi carenze di personale, dopo un decennio di commissariamento della sanità e di piani di rientro che hanno comportato, oltre che la contrazione di servizi e un incremento dei costi di compartecipazione a carico dei cittadini, anche il blocco del turn-over, con un progressivo invecchiamento del personale rimanente, l’utilizzo di personale precario e il sempre più frequente ricorso a prestazioni straordinarie e aggiuntive.
C’è bisogno di una vera programmazione e di una vera stabilità degli organi di gestione. Il conflitto permanente fra organi istituzionali, Ministero, Regione, Commissario straordinario, Direttori generali, ha finito per distogliere l’attenzione, che si è spostata dal bisogno di garantire una Sanità efficiente ai Cittadini, a una vera e propria guerra di potere, o dei poteri. Nel frattempo – ricorda infine la Cgil - ci approssimiamo all’estate; ossia, a un periodo dell’anno in cui la costa tirrenica cosentina subirà un forte incremento turistico e, conseguentemente ci sarà tendenzialmente più bisogno di sanità, soprattutto di interventi in emergenza. La risposta a tale incremento di domanda non potrà essere il ricorso al privato: non lo accetteremo e anzi, ci batteremo affinché il primato della sanità resti saldamente in mano al Pubblico”.
Ci chiediamo se c’è qualcuno che intende salvare la sanità alla popolazione del poliambulatorio dell’hinterland di Amantea?
Il sindaco di Amantea o qualche sindaco dei comuni di Aiello Calabro, Cleto, Serra d’Aiello, Lago, San Pietro in Amantea, Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio?
Qualche partito che opera nei detti comuni
Qualche politico che da tempo dice di voler operare per i nostri comuni?Omettiamo i nomi dei politici che sono in parlamento e che intendono candidarsi anche alle europee.
Ricordiamo soltanto che Amantea è l’unica località dove non esiste un ospedale con relativo pronto soccorso!
Quest’anno, ho avuto l’onore di rappresentare la città di Amantea , con devozione e umiltà, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono della Calabria San Francesco Di Paola. Un grazie al sindaco di Paola Avv. Roberto Perrotta per la calorosa accoglienza, al quale vanno i miei complimenti per l’impeccabile organizzazione di questo importante evento che unisce la Calabria nella fede. Un grazie al sindaco Mario Pizzino per avermi fatto vivere questa meravigliosa esperienza e un grazie alle mie gentili accompagnatrici le vigilesse Anna Montemagno e Cinzia di Rende
Pasqua è il momento della tristezza, quello che ricorda la sofferenza di Cristo ed il dolore della Madonna.
Ma Signorelli dimentica ed usa tutta la sua incomprensibile e virulenta acredine per attaccare la mia persona.
E lo fa senza nemmeno citare il mio nome tanta è la sua inaccettabile violenza.
E per indicarlo in modo indiretto usa la copia della delibera n 43 del 17 aprile nella quale io ero assente.
Inspiegabile ed ingiustificabile questa disistima, se non questo odio nei confronti della mia persona.
Ci saranno ragioni che conosce solo lui.
Io non voglio nemmeno conoscerle, ma so che un giorno io e tutta Amantea le sapremo.
Signorelli però perde l’occasione per evitare la ennesima brutta figura.
Non è andato nemmeno a vedere che la delibera è stata proposta non da me ma dal Sindaco.
Se non si fosse lasciato vincere dalla sua rabbia si sarebbe potuto domandare perché quella che lui assume fosse una mia competenza era stata attratta in quella del sindaco Pizzino.
Ed avrebbe potuto capire anche altro.
Ed invece no!
Lui vuole un palco.
Questa volta ha tentato di salirci sopra senza assicurarsi che era fragile , tanto fragile da cadere giù nel soppalco travolto dalla sua approssimazione.
Chiudo ricordando che forse nessuno più di me che ha aiutato tutte le associazioni che hanno voluto donare alla città i loro spettacoli è più felice quando non solo d’estate nascono momenti di spettacolo spontanei come quelli proposti dal sindaco nella delibera richiamata e che sono figli di quella Amantea ancora gioiosa e vitale ed alla quale occorrerà dire sempre grazie.