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punto-interrogativo-566x330L’Università è una fase della vita che tutti conoscono, è un momento, il momento in cui si sceglie cosa fare della propria vita. Medicina, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia, ecc. Sono tante le facoltà a cui molti studenti ambiscono e le difficoltà che si incontreranno, già al momento del test di ingresso per l’ammissione.

Il test d’ingresso, richiede infatti una preparazione abbastanza solida per essere superato. Molte future matricole sono già tornate dalle vacanze estive per ritirarsi in camera a concentrarsi sulle materie da preparare, altri hanno rinunciato completamente alle ferie ed una notevole percentuale invece, crede molto nelle proprio capacità, infatti questa solida sicurezza non ha fermato le matricole più spensierate e meno ansiose, che si stanno godendo gli ultimi mesi di libertà, prima che arrivi anche per loro, il momento delle sessioni di esame estive dell’Università. Ma non tutti i freschi diplomati, sono convinti di voler proseguire con gli studi, la percentuale degli iscritti negli Atenei è ogni anno sempre più in calo, se vi state chiedendo il perché, sappiate che i motivi che spingono a non iscriversi, sono più di quelli che spronano all’iscrizione in Università.

Come ad esempio la crisi economica che ha toccato il nostro Paese, ha coinvolto soprattutto i giovani laureati, molti dei quali dopo i molteplici colloqui non sono riusciti a trovare un posto di lavoro stabile e sicuro. Pertanto, molti neo diplomati ascoltano le esperienze dei propri parenti o dei propri amici più grandi, decidono così di non proseguire gli studi e cercare il lavoro in base a ciò che offre il mercato di impiego, inerente al titolo di studio che si possiede. Se non è condizionata da un fattore esterno, allora la scelta riguarda se stessi. Molti ragazzi hanno un forte spirito di libertà, per questo motivo, spesso, preferiscono fare esperienze all’estero, soprattutto nel momento in cui si compie la maggiore età, ci si sente ancora più responsabili e si parte con la voglia di conoscere nuove persone, nuove culture ed imparare la lingua straniera. Sono molteplici i motivi, basta pensare a ciò che si vuole veramente per il proprio futuro.

Studiare è importante, non solo perché consente di ottenere un titolo di studio e costruire una carriera lavorativa, ma rappresenta anche un’opportunità che arricchisce il proprio bagaglio culturale. Poi, è anche vero che le scuole superiori vengono vissute durante il periodo di crescita adolescenziale, pertanto, la maggiora parte delle volte, si studia il meno possibile per avere più tempo da dedicare al divertimento, a volte con il rischio di essere rimandati. Tuttavia, la bocciatura ormai, non rappresenta più un limite per chi volesse decidere di continuare l’Università, soprattutto dal momento in cui sono nate le scuole di recupero anni scolastici che hanno l’obiettivo di dare agli studenti l’opportunità, di seguire corsi interattivi attraverso una piattaforma e-learning, come ad esempi su www.unioneprofessori.it e di conseguire il diploma. Ciò permette agli studenti rimandati di non restare indietro rispetto ai promossi, e di proseguire con la carriera universitaria senza perdere altro tempo, consentendo anche a chi lavora, di trovare il tempo per seguire le lezioni, grazie alla piattaformaon line.

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foto tour estivo

Riceviamo e pubblichiamo

Si svolgerà in data 30 luglio con inizio alle ore 17:30, presso il Lungomare di Catanzaro Lido, la prima tappa del Tour Estivo 2016.

L’ INFO-TEAM del Comando Militare Esercito “CALABRIA” fornirà informazioni sull’arruolamento distribuendo brochure illustrative sui principali Concorsi banditi dall’ Esercito Italiano e fornendo informazioni sui percorsi professionali, sugli sviluppi di carriera e le varie attività, che le donne e gli uomini dell’ Esercito, svolgono quotidianamente sul Territorio Nazionale e nelle Operazioni all’Estero.

Successivamente, l’ INFO-TEAM sarà presente sulle spiagge dei Comuni di Falerna (01 Agosto 2016) e di Amantea ( 02 Agosto 2016).

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Dice Gratteri : “Ho la fila a Catanzaro di persone che vogliono parlarmi e denunciare”

 

 

 

 

 

E’ molto probabile che fra breve, tanti calabresi residenti in Calabria e nel mondo capiranno il miracolo costituito dall’arrivo alla DDA di Nicola Gratteri.

Un miracolo per la buona Calabria e per i buoni calabresi

Per meglio capire quanto diciamo non sarebbe male leggersi qualcosa di quanto detto dal procuratore nell’incontro avvenuto a Capo Vaticano, nel giardino della storica dimora calabrese del grande scrittore veneto Giuseppe Berto, nel dibattito con il giornalista Paolo Mieli moderato dalla giornalista e scrittrice Paola Bottero.

Tra il tanto segnaliamo alcune cose:

  1. La liberazione delle droghe. Mieli ha ricordato come il recente disegno di legge finalizzato a consentire una limitata liberalizzazione delle droghe leggere in Italia abbia trovato il positivo riscontro da parte del procuratore nazionale antimafia (Dna), Franco Roberti, già procuratore di Salerno.

Gratteri, in merito, ha sostenuto :“Non sono d’accordo su tale specifico argomento con Roberti per la semplicissima ragione che è scientificamente provato da seri studi medici che anche la marijuana fa male: diminuisce la corteccia cerebrale di 4 millimetri, provoca incapacità di ricordare le cose, stordisce e spesso è l’anticamera verso l’uso di droghe pesanti come la cocaina o l’eroina. Sto constatando personalmente tutto ciò ascoltando tanti tossicodipendenti ospiti in strutture di recupero a Catanzaro. Non è neanche vero che la liberalizzazione della marijuana creerebbe un danno alla ‘ndrangheta, perchè per i costi di produzione della cannabis allo Stato, un grammo di marijuana verrebbe a costare – acquistato liberamente da un tabaccaio – non meno di 12 euro, mentre sul mercato nero la ‘ndrangheta lo piazza già oggi a 4 euro, non dovendo le mafie spendere soldi per l’acqua – abbondante più che mai nei boschi e nelle fiumare dell’Aspromonte – e risparmiando quindi sui costi di produzione. E sappiamo inoltre benissimo che la marijuana la consuma principalmente chi ha meno soldi, il poveraccio e spesso i minorenni, che si continuerebbero ad acquistarla da chi gliela vende meno, cioè la ‘ndrangheta”.

  1. La Calabria che denuncia. Si è aperto un rapporto fiduciario indissolubile tra la buona Calabria ed il procuratore Gratteri. In pochissimo tempo Gratteri ha ascoltato personalmente circa 200 persone che sono entrate nel suo ufficio denunciando con nomi e cognomi.

Ed altrettanti aspettano di essere ricevuti perchè chiedono di parlare solo con lui. “Vengono per denunciare magari una semplice truffa, ma sbaglia quel collega che non dovesse dar loro retta, perchè se queste persone non trovano un magistrato che li ascolta, poi si rivolgeranno di certo alla ‘ndrangheta che in 24 ore gli risolverà il problema presentandogli il “conto” e comprando di fatto per sempre la loro libertà”.

Ci si interroga su tale denunciato fenomeno ed in particolare su quel “magari”.

Molti si chiedono chi saranno questi calabresi che denunciano, da dove vengono, che cosa denunciano.

Non solo ma molti altri sono in attesa di denunciare.

Sembra stia per iniziare una nuova stagione per la Calabria ed i calabresi.

E continua a diventare sempre più forte la speranza che entro qualche tempo qualcuno degli investigatori di Gratteri vada a bussare alle porte degli intoccabili ponendo fine alla loro arroganza.

E prima si vedranno gli effetti di questi toc toc prima i calabresi si affrancheranno dalla ‘ndrangheta, dalla massoneria, dalla malapolitica.

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