A dieci giorni dal terremoto che ha interessato il Centro Italia, in particolar modo le popolazioni di Amatrice, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto, continuano le iniziative in varie località calabresi per la raccolta di fondi da destinare alle popolazioni colpite dal disastroso sisma che ha causato 296 vittime, oltre a ingenti danni.
L’ultima, in ordine di tempo, ci porta ad Orsomarso, un paesino di poco più di 1.000 anime, immerso nel Parco nazionale del Pollino e noto per le sue bellezze naturalistiche, con panorami mozzafiato, rocce che formano monumenti, la suggestiva Torre dell’Orologio, e anche per la purezza dell’acqua dei torrenti e delle cascate, come quelle del fiume Argentino.
In piazza Municipio, nella serata di sabato 3 settembre, è stata organizzata l’iniziativa solidale «Una Amatriciana per Amatrice», con la vendita del piatto tipico che ha reso la città di Amatrice famosa in tutto il mondo, il cui ricavato è stato devoluto per affrontare l’emergenza post terremoto.
La manifestazione, nata grazie alla sensibilità del sindaco Antonio De Caprio, dell’amministrazione comunale e dell'associazione «La Peonia Peregrina»,è una goccia in mezzo al mare di necessità che occorre navigare per risolvere la difficile situazione, ma comunque rappresenta un apprezzabile segnale di solidarietà da parte della popolazione orsomarsese. È «un piccolo contributo per una grande causa», come è stato scritto nella pagina Facebook dedicata all'evento, che ha, inoltre, attirato tanti turisti e abitanti delle località limitrofe, che per l’occasione si sono recati sul posto per trascorrere una piacevole serata in un accogliente territorio tra buon cibo, musica e aria salubre. La serata solidale è l'ultimo degli eventi enogastronomici che hanno caratterizzato l'estate dell'incantevole borgo con un record di presenze che non si riscontrava da tempo
La classica cronoscalata calabrese, organizzata dalla Cosenza corse, si svolgerà dal 28 al 30 ottobre sul tracciato di 6,150 km che dall’abitato conduce all’abazia di Sambucina. Il 7 novembre invece riprenderà dopo 20 anni lo Slalom di Sartano
La ventunesima edizione della cronoscalata Luzzi-Sambucina si disputerà dal 28 al 30 ottobre. La classica gara automobilistica montana, organizzata dalla Cosenza corse, farà parte del Trofeo Italiano Velocità Montagna, serie cadetta Aci Sport.
Una manifestazione sportiva, quella luzzese, che ogni anno trasforma il meraviglioso borgo luzzese in un vero e proprio paese-paddock, e che porta in Calabria i migliori esponenti della specialità. Il tracciato di 6,150 km dall’abitato di Luzzi conduce all’abazia della frazione Sambucina.
Sul percorso sono attivi gli adeguamenti di sicurezza, mentre gli organizzatori stanno lavorando alacremente per far sì che ogni dettaglio sia curato al meglio. Oltre al presidente della scuderia bruzia, Sergio Perri, al lavoro di organizzazione collaborano Gaetano Tropea, Franz Caruso, l’Aci di Catanzaro, da sempre vicino all’automobilismo in salita, e naturalmente l’amministrazione comunale del paesino luzzese.
La settimana successiva alla Luzzi-Sambucina (7 novembre) – sempre con l’organizzazione della Cosenza Corse – riprenderà dopo 20 anni di inattività il suggestivo Slalom di Sartano. Si tratterà della settima edizione di questa manifestazione sportiva, che si svolge su 2,8 km di tracciato. Un evento per il quale la popolazione del posto beneficerà doppiamente, in quanto sono stati predisposti i lavori di adeguamento delle strade interessate.
Ieri quasi 1000 profughi sbarcati in Calabria.
Di essi 833 sono arrivati a Corigliano e 119 a Reggio Calabria.
Gli 833 migranti sono stati tratti in salvo dalla nave "Vos Chablis" di un'organizzazione umanitaria internazionale in varie operazioni sul Canale di Sicilia.
119, invece , raccolti e portati dalla nave Fiorillo.
I profughi provengono dall'Africa subsahariana, dalla Libia e dal Maghreb.
Tra di loro anche libici, che si spingono in Italia anche per ragioni di salute riuscendo a ricevere da noi quella assistenza sanitaria che non hanno nei propri paesi.
Negli ultimi arrivi 859 migranti adulti, 82 donne di cui 5 incinte, 61 bambini di cui solo 11 accompagnati.
Tra i migranti un caso sospetto di tubercolosi.
All’arrivo la regione Calabria ha predisposto la tenda gli screening sanitari e per il trattamento igienico – sanitario delle patologie cutanee.
Da oggi parte il trasferimento dei profughi verso tanti comuni calabresi ed italiani che presentano situazioni complesse .