Giovanni Rossitto prende il posto di Santi Pellegrino
Si svolgerà il 15 luglio con inizio alle ore 10, nella Caserma “Pepe-Bettoja” di Catanzaro, sede del Comando Militare Esercito “Calabria”, la cerimonia del cambio del Comandante.
Al Colonnello Santi Pellegrino, cedente, subentrerà il Colonnello Giovanni Rossitoo Alla Cerimonia presenzierà il Comandante del Comando delle Forze di Difesa Interregionale Sud, Generale di Corpo d’Armata Luigi Francesco De Leverano.
All’ evento parteciperanno le massime Autorità Militari, civili, religiose della città e della Regione Calabria.
Il curriculum
Il Colonnello Giovanni Rossitto e' nato il 16 luglio 1963 a MILAZZO (ME).
Ha frequentato il 165° Corso “Fierezza” presso l'Accademia Militare di MODENA dal 1983 al 1985 e la Scuola di Applicazione di TORINO dal 1985 al 1988.
Ha svolto gli incarichi di:
• Cte pl. e Cte di cp fucilieri presso il 21° Reggimento Fanteria Meccanizzata "Alfonsine" con sede ad ALESSANDRIA, dal 1988 al 1992;
• Cte cp C/C "AOSTA" con sede a Messina e Cte cp A/S del 5° RGT Mec. AOSTA" con sede a MESSINA durante il 1992;
• Ufficiale Addetto alla Sezione Relazioni Internazionali dell’Ufficio Generale Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa, dal 1996 al 2000;
• Ufficiale tutor ai frequentatori del 4° corso ISSMI , presso il Centro Alti Studi della Difesa;
• Ufficiale addetto alla sezione "NATO" dell' Ufficio "Politica delle Alleanze" presso il III Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, dal 2002 al 2005;
• Cte del 6° Btg Bersaglieri "PALESTRO" del 6° Reggimento Bersaglieri con sede a TRAPANI, nel periodo 2005-2006;
• Staff Officer per la Trasformazione nella Divisione Plans and Policy all’interno dello Staff Militare Internazionale (IMS) del Quartier Generale della NATO di BRUXELLES (Belgio), dal 2006 al 2010;
• Comandante del 1° Reggimento Corazzato nella sede di TEULADA (CA) nel periodo compreso tra il 2010 ed il 2012;
• Capo Ufficio della Divisione J5 scenari all’interno del Comando Operativo di vertice Interforze (COI), con sede a ROMA, dal 2010 al 2011;
• Capo Ufficio della divisione EU OHQ e successivamente del Centro Operativo UE ubicato all’interno del (COI), nel periodo 2012-2016.
• Comandante Comando Militare Esercito “Calabria” dal 15 luglio 2016.
Ha frequentato durante l’anno accademico:
- 1995 – 1996, il 123° Corso di Stato Maggiore alla Scuola di Guerra di CIVITAVECCHIA;
- 2001-2012, il 3° Corso ISSMI presso il Centro Alti Studi Difesa con sede a ROMA.
Ha partecipato alle seguenti operazioni:
- Operazione Vespri Siciliani durante la quale a svolto funzioni di Comandante in alcuni settori assegnati all’interno delle aree operative della Sicilia Nord Orientale, Orientale e Occidentale (1992 -1995);
- Operazione NATO, non-art., 5 JOINT ENTERPRISE (Kosovo), nel corso della quale ha svolto l'incarico di Comandante del South West Battalion con sede a DECANE (2005-2006);
- Operazione dell’Unione Europea “EUNAVFORMED SOPHIA”, durante la quale dapprima ha attivato l’IT EU OHQ con personale nazionale e multinazionale e successivamente ha partecipato alle fasi di pianificazione ed alla fase iniziale di condotta della stessa operazione (2015).
E’ in possesso dei seguenti titoli:
- Laurea in Scienze Strategiche;
- Master in Relazioni Internazionali;
- Frequenza del 3° Corso dell'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze.
Il Col. ROSSITTO parla e comprende correttamente la lingua inglese, ed ha una buona conoscenza della lingua francese.
E’ sposato con la Signora Giosy Pierpaola ed ha una figlia, Carola.
Incredibile! Mario Oliverio da ragione a Nicola Gratteri. Il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri denuncia che i colletti bianchi sono diventati più pericolosi delle coppole.
In Calabria dipendenti pubblici più pericolosi della ’ndrangheta”.
Per il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, «prima ancora della politica e della ’ndrangheta, il problema della Calabria sono i quadri della pubblica amministrazione».
Dopo aver seguito gli ’ndranghetisti nelle boscaglie dell’Aspromonte durante la stagione dei sequestri di persona, ricostruito le rotte del narcotraffico fino al Sudamerica, ora il magistrato, che da quasi trent’anni vive sotto scorta, punta su chi siede sulle comode poltrone degli uffici appena inaugurati della Cittadella regionale.
«Ci sono direttori generali - ha spiegato intervenendo a una manifestazione a Reggio Calabria - che da vent’anni sono nello stesso posto, e da incensurati gestiscono la cosa pubblica con metodo mafioso».
Un centro di potere cresciuto sulle spalle di «una politica debole che non ha la forza e la preparazione tecnico-giuridica per affrontare il problema della gestione dei quadri.
Per amministrare la cosa pubblica basterebbe un po’ di buon senso - ha detto ancora Gratteri - ma la parte procedurale dei meccanismi di appalto è governata da un centro di potere che è lì da sempre.
Anche per questo quando mi hanno proposto di candidarmi ho detto di no».
Quello che è incredibile è la dichiarazione di Mario Oliverio, governatore della Calabria, il quale dichiara «Sottoscrivo convintamente la valutazione del procuratore Gratteri».
E poi, insiste ,dicendo che “Quello della burocrazia è un problema più che politico direi ( nientemeno) che di democrazia».
E poi aggiunge «Si avverte una pressione, una presenza che definirei un macigno, uno schema sempre uguale di burocrazia dominante. Sono dell’idea che questa struttura abbia avuto un peso tutt’altro che secondario nel ritardato processo di sviluppo della Calabria».
Insomma una dichiarazione di resa, quasi a dire che la Calabria è così indietro non per una politica sciatta ma per una burocrazia corrotta.
Ma, ci scusi “governatore”, chi ha nominato questi dirigenti, chi li gestisce, chi permette loro di bloccare il futuro della nostra terra?
Ma quello che appare incredibile è che LUI chieda una mano ai cittadini calabresi invitandoli a denunciare comportamenti scorretti e soprusi
Ed ancora più incredibile è che sempre LUI assicuri che dopo le invocate denunce “ noi e la magistratura saremo al loro fianco”.
Nessuno gli ha spiegato che la magistratura può indagare anche LUI se non garantisce una corretta gestione dell’ente ?
Sono due anni che è alla regione e non ha attivato nessuna forma di tutela della efficienza dalla burocrazia, nessun controllo sostanziale e nemmeno nominato una struttura anticorruzione.
La verità che nessuno dice è che questa burocrazia è così potente che nessuno si mette contro di essa , perché tutti per essere eletti hanno bisogno dei loro voti!
VIBO VALENTIA – Da poco iniziata la stagione estiva, continua incessante l’attività del personale della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, comandata dal Comandate Capitano di Fregata CP Antonio LO GIUDICE, finalizzata ad accertare e reprimere reati in materia di sicurezza della navigazione.
Nella giornata di oggi 07 luglio 2016, l’equipaggio del battello GC 353 in attività di vigilanza lungo il litorale di giurisdizione, ha elevato sanzioni amministrative ad alcuni diportisti per navigazione in zona riservata alla balneazione. Inoltre, lo stesso battello GC 353, in attività di vigilanza pesca nelle acque antistanti il lungomare di Gizzeria (CZ), ha proceduto ad elevare una sanzione amministrativa di € 4.000,00 con relativo sequestro di un attrezzo da pesca del tipo “rete da posta” a carico di un diportista in attività di pesca sportiva con attrezzo professionale e per tanto non consentito dalla normativa vigente.