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Ci pare incomprensibile e per molti versi inaccettabile il comportamento di Mario Oliverio o meglio dei suoi giornalisti che pubblicano il seguente post:

“Illeciti per selezione personale regionale? Oliverio a Tansi” Denuncia in procura ciò che sai”

Il Presidente della Regione Mario Oliverio – informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta – ha inviato, oggi, una lettera al Dirigente dell'U.O.A. Protezione civile regionale Carlo Tansi.

Questo il testo: "Con riferimento ai post pubblicati sulla rete in ordine a presunte illiceità relative allo svolgimento di procedure di selezione di personale da utilizzare presso la Regione Calabria, riprese anche da alcuni organi di informazione, ritengo sia necessario riferire circostanze e fatti a tua conoscenza alla competente Procura della Repubblica.

Infatti, la trasparenza e la legalità dell'azione amministrativa costituiscono pilastro della mia azione di Governo e, dunque, è preciso interesse della Regione che eventuali fatti aventi rilevanza penale siano tempestivamente perseguiti.

Conoscendo la Tua sensibilità in tema di legalità e trasparenza sono sicuro che comprenderai l'importanza di questa mia sollecitazione".

Ma Mario Oliverio, proprio perché come lui dice “la trasparenza e la legalità dell'azione amministrativa costituiscono pilastro della mia azione di Governo”, non ha l’obbligo di esercitare attenti controlli sui concorsi proprio perché la voce proviene da Carlo Tansi che LUI ha scelto proprio per la sua capacità e la sua onestà?

Non si accorge Oliverio, o chi per lui, che demandare sempre e soltanto alla Magistratura( vedi Calabria Verde) dimostra la sua insufficienza alla VERA affermazione della vantata legalità e trasparenza della sua azione?

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chiesaIl 28 maggio u.s. venne ucciso a Montreal, Canada, il boss della ‘ndrangheta Rocco Sollecito originario di Gruma Appula nelle Puglie. Ora, a distanza di alcuni mesi e in occasione della visita del figlio Franco nella cittadina pugliese, il Parroco della Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta don Michele delle Foglie con un pubblico avviso ha invitato la comunità dei fedeli a partecipare alla celebrazione di una Messa in memoria del defunto boss. Apriti cielo. Subito molti parrocchiani e le istituzioni si sono scagliati contro don Michele. Le sue dichiarazioni hanno alzato un vespaio di polemiche in questo paesino della provincia di Bari. Don Michele aveva promesso ai familiari del defunto boss che avrebbe celebrato una Santa Messa in suo suffragio se i suoi familiari fossero venuti in Puglia. E così, ora, approfittando della presenza del figlio Franco, il 27 dicembre alle ore 18,30 celebrerà una Santa Messa perché, secondo il sacerdote “la chiesa deve pregare per i suoi figli, anzi più peccatori sono e più si deve pregare. Dobbiamo ricordarlo come tutti, nessuno può dirmi per chi devo o non devo fare messa”. E’ intervenuto finanche il Vescovo della Diocesi che ha stigmatizzato l’operato del sacerdote.

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Per descrivere un paese fantoccio, senza leggi , con una amministrazione corrotta ed inefficiente e quindi senza futuro, controllate, ieri, direttamente dalle potenze coloniali europee, oggi dalle potenze economiche mondiali e nel quale ognuno arraffava a spese dello Stato, si usò il termine “Repubblica delle banane”( nella foto Woody Allen ne Il dittatore dello stato libero di Bananas).

 

Ma come descrivere la Calabria ? E di essa, in particolare, la sanità? Un servizio pubblico che non offre garanzie di assistenza , tantomeno tempestiva ed efficiente, e gestita da politici , sindacalisti e dirigenti la cui preoccupazione principale è assumere, assumere ed assumere, creando spesa inutile e tutto senza che alcuno intervenga per porre fine a queste porcherie.

 

L’ultimo caso è la storia dei falsi precari, sulla quale, diciamo, finalmente, ha preso posizione la magistratura, anche se esiste, sempre, la possibilità che tutto finisca a “tarallucci e vino” e la quasi certezza che i veri responsabili non emergano dalla inchiesta.

Parliamo dei manovratori e di coloro che se ne sono serviti. Della serie , cioè, “uno a me, uno a te, uno a xxxxx , perché se no parla, uno( anzi due) a yyyyy perché deve portare i voti a CCCC od a BBBBB, eccetera”.

Oggi entra in campo il sen Giovanni Bilardi, vice coordinatore regionale vicario di Ncd Calabria, il quale dice:.

"Sulla questione dei cosiddetti falsi precari noi di Ncd, già due anni fa invocammo l'annullamento degli atti e l'intervento della magistratura.

Lo diciamo senza infingimenti e senza alcuna remora.

Il direttore generale Mauro deve porre fine alle situazioni di discriminazione presenti e Scura non può fare il Ponzio Pilato.

La stessa cosa riguarda Oliverio e Fatarella.

L'Asp di Cosenza eredita situazioni che riguardano la gestione dell'ultimo periodo 2008-2010, ma su vicende in cui è intervenuta la magistratura e anche il ministro della Salute non si può continuare a menare il can per l'aia"

E poi “gli altri” , quelli che non hanno protettori sono costretti per vivere ad andare fuori anche all’estero perché qui, in Calabria, non trovano posto e Poletti oggi ministro e ieri Presidente nazionale di Legacoop mortifica i giovani emigranti forse perchè il figlio non ha dovuto emigrare , ……..

 

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I Racconti

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