Si tratta di un uomo di 45 anni , incensurato, residente nella frazione Campora San Giovanni di Amantea.
Ora è agli arresti domiciliari per detenzione illegale di arma da fuoco
Si tratta di una 7,65.
L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri della stazione di Amantea, coordinati dal comandante della Compagnia di Paola, capitano Luca Acquotti, i quali hanno rinvenuto una pistola non denunciata, nel corso di un regolare controllo.
L’arrestato sarà giudicato con rito direttissimo.
Il quarantacinquenne ha dichiarato che la pistola gli era stata affidata da un’altra persona la quale , ascoltata in merito, ha confermato
Quest’ultimo ovviamente è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere di omessa custodia.
Sull’arma sono in corso indagini.
Sembra incredibile ma questa volta sono le prostitute le attrici della storia.
Due prostitute rumene che operano nella centralissima Piazza Garibaldi della città di Reggio Calabria
Adocchiano un sessantaduenne che le osserva nei loro abiti succinti e ne resta evidentemente attratto.
E così lo adescano e gli offrono una prestazione sessuale da consumare nella sua abitazione, nella quale evidentemente vive solo
Qui giunte, altro che prestazione sessuale. Il malcapitato stando alla sua denuncia viene malmenato e derubato di 400 euro in contanti. Poi vanno via.
L’uomo si rivolge alla Polizia che, sulla base delle indicazioni date dal denunciante, le individua le dichiara in stato di fermo e successivamente le traduce nella casa circondariale
Catanzaro – Con l’entrata in vigore della Legge salva-olio, dal week end sul territorio regionale partono i controlli con una apposita task force impegnata in una serie di blitz per smascherare l’extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. E’ quanto informa la Coldiretti Calabria in riferimento alla pubblicazione sulla G. U. del 31 gennaio 2013 che riporta la legge salva olio Made in Italy: “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini”, dalla quale prende il via una vera rivoluzione sulle tavole per il prodotto simbolo della dieta mediterranea e che rappresenta la componente più importante dell’agroalimentare calabrese.
L’etichetta sarà più chiara, per porre fine ad una proliferazione di truffe ed inganni e svelare il mistero delle anomalie di un mercato dove alcuni oli sono venduti a prezzi che non coprono neanche i costi di raccolta delle olive.
Ci sono sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, che vanno dall’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, all’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali.
La Calabria è il secondo produttore italiano di olio con circa 20 milioni di piante ed una produzione di oli extravergine d’oliva Dop con un fatturato ed un impiego di manodopera consistente.