Nessuna connessione tra i due incendi, per amore del cielo, ma per un paesino di poche migliaia di abitanti due incendi a poca distanza di tempo lasciano sorpresi.
2 aziende, 2 incendi.
Ma questa volta è diverso.
Questa volta c’è di mezzo un morto.
La fabbrica è una fabbrica di calze andata completamente distrutta da un incendio divampato martedì notte nella cittadina del Tirreno cosentino.
Immediati gli interventi dei carabinieri.
Rapido l’intervento dei Vigili del Fuoco
Le indagini sono svolte dai Carabinieri di Paola e di Belmonte Calabro e sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Maria Camodeca e dal procuratore capo Bruno Giordano
All’interno della fabbrica è stato trovato un cadavere completamente carbonizzato.
Si tratta di Francesco Cervino, 27enne, genero del titolare della fabbrica.
La Procura di Paola non esclude alcuna pista, nemmeno quella di un delitto.
Per questo gli inquirenti sono in attesa che i medici legali compiano l'autopsia sul cadavere.
In particolare i medici legali dovranno chiarire se il decesso del giovane sia precedente o meno al rogo che ha coinvolto la fabbrica.
I risultati dell'esame sono attesi anche per oggi.
Si parla di danni ammontanti a circa 500mila euro
Un altro incendio. Questa volta a Belmonte Calabro. Questa volta è toccato una azienda connessa ai servizi automobilistici.
Sono quasi le 05.40 di stamattina 19 aprile quando un signore di Belmonte scorge il forte fumo che si alza dalla autofficina Sconza posta sulla SS18 poco prima del Paese di Michele Bianchi.
Qualcuno chiama i vigili del fuoco dalla lontana Paola.
Giungono intorno alle 6,20-6,30 e si danno subito da fare.
Nel frattempo il proprietario Leonardo Sconza è riuscito a salvare due delle auto depositate nel primo vano della azienda(vedi foto di una di esse).
Le altre sono bruciate totalmente ( vedi foto)
Il fuoco è divampato con violenza al punto da distruggere gran parte dell’immobile e le fiamme dopo che i vetri sono scoppiati hanno attinto alle tende esterne.( le foto)
Per fortuna l’ incendio si è fermato al primo vano, lasciando intatti quanto altro della azienda, dall’autolavaggio , alla officina meccanica, al deposito di auto, ai locali adibiti alla revisione degli automezzi.
Secondo la squadra dei Vigili del Fuoco l’incendio sarebbe partito per autocombustione da una delle auto depositate nel grande locale.
Un fenomeno di combustione derivato da un corto circuito
A sostegno due elementi.
Il primo la mancanza di punti di innesco esterni
Il secondo la vasta gamma di telecamere esistenti in tutta l’area, telecamere che hanno registrato anche eventuali passaggi esterni ( le foto)
Ovviamente non mancano quelli che restano sorpresi per il fatto che un’auto depositata nella serata di ieri abbia avuto un corto circuito dopo otto ore.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione che stanno conducendo le opportune indagini
Notevoli i danni che ammontano tra immobile , mezzi ed attrezzature a decine di migliaia di euro.
Auto distrutte
Altre auto distrutte dal fuoco
Il soffitto inciso dal fuoco
una delle due auto salvate dall'incendio
Due delle tante telecamere
Gli investigatori intervenuti la notte scorsa in una delle villette poste sul lungomare di Belmonte Calabro sono sulle tracce dei ladri che sono entrati per rubare.
Si tratta di villette che in questo periodo non sono abitate e che quindi sono apparse un ghiotto boccone.
Nessuna notizia è trapelata su eventuali altre effrazioni nelle altre case della stessa zona.
L’unica notizia certa è che ad un certo punto è scattato l’allarme e che vigilanti e Forze dell’ordine sono intervenuti.
Ma i ladri erano già andati via.
Non si esclude che le telecamere della zona possano aver registrato qualcosa che possa condurre agli autori della effrazione.
Se la informazione dovesse risultare attendibile non si può essere escludere che se i ladri fossero della zona potrebbero anche essere riconosciuti con le conseguenze del caso.
Sembra, invece, certo che questa volta non possa trattarsi dei 4 extra comunitari che hanno imperversato anche nelle nostre zone fino a quando sono stati arrestati.
Restiamo in attesa di eventi, successivamente ai quali potremo avere anche maggiori informazioni sui proprietari della villa.