
Tra pochi giorni saranno 25 anni dalla strage in via Mariano D'Amelio a Palermo, nella quale persero la vita il magistrato italiano Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
L’agenda rossa del magistrato Paolo Borsellino è sparita misteriosamente subito dopo l’attentato di stampo mafioso del 19 luglio 1992 in cui lui perse la vita.
Un documento importante che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci in cui morì Giovanni Falcone.
Tutta l’Italia se l’è chiesto e se lo chiede ancora perché a queste domande non sono mai state date risposte.
L’AGENDA RITROVATA, un progetto ideato e promosso dall’associazione culturale l’Ora Blu per commemorare il venticinquesimo della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta – attraverserà lo stivale sulle ruote di una bicicletta e, come un testimone, passerà di mano in mano fino ad arrivare in Sicilia (dove ci sarà la tappa conclusiva il 19 luglio) a riprova che c’è un’Italia che non ha dimenticato e che vuole ricordare e raccontare quel che è successo.
Mercoledì 12 luglio la ciclostaffetta di Agenda Ritrovata farà tappa nel borgo di Fiumefreddo Bruzio proveniente da Rossano Calabro, e il giorno seguente dalla Marina di Fiumefreddo (ore 8.00 Bar Regio) partirà alla volta di Pizzo Calabro.
Il programma dell’evento–promosso dalla Cooperativa di Comunità “BorgodiFiume”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Pro Loco, prevede (ore 18.30 Castello della Valle) l’accoglienza dell’agenda e dei ciclisti da parte del Sindaco Vincenzo Gaudio Calderazzo e dell’Amministrazione Comunale.
A seguire “Il dovere della Memoria.
Letture nel castello” un reading di brani tratti dagli scritti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (a cura di Franca Dora Mannarino del Piccolo Teatro Popolare Il Coviello) e Il convegno “Culture e pratiche contro le mafie. Tra impegno e memoria”
Al convegno, moderato dal giornalista Antonio Chiappetta, interverranno:
Bruno Giordano, Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia;
il documentarista calabrese Claudio Metallo;
Mauro Francesco Minervino, antropologo e scrittore;
Piero Fantozzi, Ordinario di Sociologia dei Fenomeni Politici presso l’Università della Calabria
Dal 3 al 13 luglio a Belmonte Calabro, Cosenza, si terrà Crossings, un evento di innovazione culturale e sociale che cerca di qualificare due fenomeni come lo spopolamento dei borghi e l’immigrazione vista non come situazione di criticità ma come opportunità.
L’evento è una rassegna internazionale di arte, architettura, musica, sport, teatro, cinema, in cui artisti, registi, attori, musicisti, architetti, cuochi, stilisti e artigiani incontrano i lettori, i cineasti, gli sportivi, gli anziani, i giovani e gli studenti, leggendo, dibattendo delle loro opere in una numerosa serie di eventi che impegna tutta la città per dieci giorni.
L’iniziativa è la conseguenza di un laboratorio estivo organizzato dal gruppo le Seppie a luglio 2016 presso la residenza artistica l’Ex Convento a Belmonte Calabro, in collaborazione con la London Metropolitan University.
Il laboratorio ha dato vita a una classe di ricerca sulla Calabria presso la London Metropolitan University creando sei progetti che si concentrano su temi che riguardano l'abbandono dei villaggi italiani e il crescente bisogno di integrare i rifugiati che arrivano sulla costa meridionale.
Il compito degli studenti è stato quello di esaminare, capire, sviluppare e costruire iniziative culturali attraverso e all'interno della città di Belmonte.
Proseguono a Fiumefreddo Bruzio gli incontri sul consumo consapevole promossi da BorgoSlow e dalla Cooperativa di Comunita’ BorgodiFiume. Questa volta si parlerà di grani antichi, di biodiversità e di cibo salutare. Con l’occasione, verrà ricordato il giurista calabrese Stefano Rodotà, recentemente scomparso, che in più occasioni si era speso proprio sul tema del cibo quale “diritto universale”. “Penso sia opinione condivisa che il modo più corretto di guardare al diritto al cibo – e alle sue molteplici declinazioni come diritto a un’alimentazione sana, sicura e adeguata – è di considerarlo un elemento fondamentale della cittadinanza globale, intesa come un insieme di diritti che accompagnano le persone ovunque esse siano” – Stefano Rodotà
L’incontro intende fare chiarezza sulle differenze tra grani antichi e grani moderni, e sui diversi utilizzi di grani duri e teneri, fornendo chiavi di lettura e spunti di riflessione sui temi della biodiversità naturale, le problematiche affrontate dai piccoli produttori, nonché sugli aspetti nutrizionali e di salute dei cereali.
Dopo i saluti del Sindaco, della Proloco, di Slow Food Lamezia, del medico oncologo Raffaele Leuzzi (ideatore della manifestazione) e della nutrizionista Pamela De Luca, le relazioni principali saranno tenute da Mauro Minervino, professore ordinario di Antropologia Culturale ed Etnologia nella Accademia di Belle Arti di Catanzaro, e da Anna Rizzo, archeo-antropologa, etnologa, ed esperta di culture antiche. In particolare, Mauro Minervino, studioso di etnografia e di letteratura di viaggio, affronterà il tema delle culture mediterranee nel processo di modernizzazione dei fenomeni culturali collegati al turismo contemporaneo, mentre Anna Rizzo relazionerà sull’agricoltura storica e sulle conseguenze dell’abbandono dei borghi, con particolare riferimento ai risultati delle sue ricerche svolte nella Valle del Sagittario in Abruzzo.
Spazio poi alle testimonianze di agronomi e di piccoli produttori locali. In particolare è prevista la testimonianza di Giovanni Basile, proprietario di azienda agricola biologica a Belvedere Spinello in provincia di Crotone, dove si coltiva il grano Senatore Cappelli macinato in un antico mulino a pietra, e quella di Michela Cusano dell'”Osservatorio Donne del Pollino”, che – da Roma – ha deciso di vivere almeno per 4 mesi l’anno nel piccolo borgo di Civita, nel massiccio del Pollino, per osservare quotidianamente le pratiche contadine delle donne del paese con l’intento costruire una banca dati sui metodi di agricoltura e di trasformazione dei cibi naturali, sul significato dei cibi e sul loro utilizzo nella cucina popolare. Ulteriori interventi programmati sono quelli di Antonio Genise, coltivatore e panificatore di grano Verna, che dopo un primo periodo in cui il cereale è stato commercializzato all’ingrosso, ha deciso di creare l’azienda “Farine di Pietra”, per la produzione di farine con macina a pietra e pane tradizionale a lunga lievitazione e cottura a legna. Sarà presente anche Daniela Brunetti, proprietaria de “Il Podere Collina del Vento”, piccola azienda agricola situata in Calabria nell’Alto Ionio Cosentino, alle pendici del Parco Nazionale del Pollino, specializzata in coltivazioni con metodi di agricoltura sostenibile, rispettosi della fertilità della terra, dell’ecosistema, degli animali e delle persone. L’evento intende porre all’attenzione pubblica l’importanza di farine integrali macinate a pietra e ricche di germe e crusca. Infatti, è nel germe – che la macinazione a pietra riesce a conservare – che è contenuta la parte più nobile e saporita del seme. Questi elementi, uniti alla lavorazione lenta a pietra (che fa sì che la farina non si surriscaldi, e quindi il prodotto non perda le sue qualità) fanno della farina un prodotto di notevole pregio.
L’incontro, moderato dal giornalista Tonino Chiappetta ( ufficio stampa BorgodiFiume) proseguirà dalle ore 20 in poi presso il Convivium di Largo Salvatore Fiume, con la degustazione di pasta e pane ottenuti da grani antichi ed il loro companatico, fatto di prodotti tipici quali l’olio evo, i famosi pomodori di Belmonte, la frittata di patate e la parmigiana di melanzane delle mamme, in abbinamento ai vini biologici di Cataldo Calabretta.