
Dalila Nesci parlamentari del Movimento 5 stelle a oggi alle 19:00 presso Piazza Commercio Amantea
Incontro con la cittadinanza in un confronto aperto sui problemi della nostra terra per iniziare a costruire insieme i progetti necessari a riappropriarci della nostra regione.
Partendo dalle esperienze dei Meetup locali intraprese dai tanti gruppi attivi sul territorio e con il contributo della portavoce alla Camera dei Deputati Dalila Nesci, vogliamo avviare con gli attivisti e i cittadini presenti, un confronto costruttivo finalizzato alla costruzione di un progetto per la Calabria.
PROGRAMMA
Ore 19.00 Amantea, Piazza Commercio.
La questione Porto di Amantea e le sue ripercussioni sull’ambiente e sulla già precaria situazione occupazionale.
Ore 21.00 San Lucido, Piazza Monumento
SOS Ambiente ed Erosione Coste:
Strumenti ed azioni da avviare a tutti i livelli per favorire uno sviluppo turistico della Calabria
L’esperienza ed i progetti del Meetup di San Lucido su Acqua e Rifiuti.
Partiamo dalle esperienze locali per costruire insieme il Bene della Calabria.
Idee e proposte per la nostra terra: La parola ai cittadini calabresi.
Chi lo avrebbe mai pensato?
La “giurisprudenza” amanteana fa scuola.
La storia è identica.
Amantea piazza i photored per determinare supposte ragioni di sicurezza.
(Molti invece pensano che si tratta di un espediente per far soldi).
Guarda caso anche Scalea piazza i photored
Il giudice di pace di Amantea si pronuncia a favore degli automobilisti
Guarda caso anche il Giudice di pace di Scalea si pronuncia a favore degli automobilisti
Il comune di Amantea ricorre in Tribunale che commina sanzioni che la gente non può pagare.
Guarda caso anche il comune di Scalea ha ora deciso di appellare le sentenze del Giudice di Pace relative ai verbali di violazione delle norme del Codice della strada.
Il Comune di Scalea, infatti, ha tenuto conto dell'orientamento del Tribunale di Paola su analogo contenzioso relativo al Comune di Amantea.
Insomma tutto eguale
L’unica differenza è che a Scalea i photored sono stati staccati
Ad Amantea NO!
Ah. L’altra differenza è che ad Amantea non vive l’avvocato Campilongo , quello che a Scalea ha condotto una battaglia politica contro i photored e tempo fa ha affermato: «Si potrebbe discutere sulla necessità o meno. Ma, anche da quanto riferitomi dalla comandante della Polstrada di Scalea, so che nei periodi di maggior presenza a Scalea il semaforo attivato rappresenta un pericolo. Il photored, invece, è stato installato in quel punto per far cassa e non per la sicurezza stradale che eventualmente potrebbe essere “gestita” dallo stesso semaforo o in casi eccezionali da personale destinato a tale servizio».
Anche ad Amantea non solo i photored ma anche i semafori talvolta vengono disattivati.
Che strano in certi casi la sicurezza se ne va a “strafottere”
Nella foto il verbale dell’Anas ai semafori di Scalea
Il procuratore Bruno Giordano pur con i suoi problemi personali non molla di tutelare l’ambiente ed in particolare il mare.
Ed in questa ottica ha disposto da mesi accertamenti in via di effettuazione su tutti gli impianti di depurazione del Tirreno cosentino.
Ma ha fatto di più. Molto di più.
Si è speso per condurre accertamenti lungo le aste fluviali e correntizie facendo risalire gli agenti lungo tutto il loro corso fino alle sorgenti .
Sono stati verificati e lo saranno anche in prosieguo gli impianti di depurazione dei comuni ed i pozzi neri delle case sparse poste lungo i fiumi e torrenti
Era una condizione obbligata atteso che quando si procedeva fare sul serio gli accertamenti della presenza dei colibatteri e coliformi fecali sulle acque fluviali i loro valori erano e sono abnormi.
E con estrema logica, se non intelligenza , il Procuratore ha disposto accertamenti anche di notte, atteso che molti sversamenti dagli impianti di depurazione e dai pozzi neri vengono effettuati di notte ( all’insegna del proverbio: occhio non vede , cuore non duole).
Suggeriamo anche accertamenti con prelievi lungo tutte le aste fluviali in occasione di pioggia considerato che anche in questi casi sono possibili scarichi illeciti.
Suggeriamo anche la inopportunità di servirsi dei tecnici o personale comunale atteso che in caso di inottemperanza degli obblighi di legge da parte dei relativi comuni sono istintivamente portati a limitare le informazioni.
Esiste comunque, e lo stiamo suggerendo ormai da oltre 10 anni, la possibilità di controllare gli sversamenti illeciti e perfino che cosa viene sversato. Basta volerlo
Peraltro con la nostra soluzione, riportata dal progetto depositato anche presso l’assessorato regionale all’ambiente, il mare lungo le coste sarebbe notevolmente più pulito.
Speriamo anche che la procura cominci anche ad indagare su altri due aspetti rilevanti dell’inquinamento del mare
Parliamo delle acque bianche che dopo aver lavato le strade ed essersi portato di tutto e di più ( dal percolato agli Idrocarburi incombusti (HC), al Monossido di carbonio (CO) agli Ossidi di azoto (Nox) alle polveri sottili).
E parliamo anche dell’ipoclorito che viene immesso nelle acque erogate dagli acquedotti urbani e dell’ipoclorito che viene addizionato alle acque di scarico per la sua potente azione battericida